cap 51

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Alice's pov

Dopo un paio di drink, il mio corpo iniziava a sentirsi leggero, quasi sospeso. Le risate di Samantha mi risuonavano nelle orecchie come un'eco lontano, mentre io sorseggiavo l'ennesimo bicchiere di troppo, sentendo il calore dell'alcol che mi scioglieva i pensieri e le tensioni.
La pista da ballo mi chiamava con il suo ritmo martellante e, avrei fatto di tutto per mettere a tacere la gelosia che mi consumava da quando avevo visto entrare Samantha e Theo. Senza nemmeno pensarci, trascinai Filippo verso il centro della sala per lanciarci in un ballo che credevo mi avrebbe fatto smettere di pensare a quei due.

Iniziammo a ballare, goffi come pochi.
Filippo non era male come ballerino ma io ero totalmente negata. A causa dei tacchi alti i movimenti mi erano complicati e il vestito lungo mi impediva di muovermi liberamente.
Filippo era pieno di energia, rideva e scherzava, e io cercavo disperatamente di sintonizzarmi su quella sua leggerezza e di affogare quel pensiero fastidioso che continuava a riemergere.
Ma, nonostante il ritmo coinvolgente della festa, nonostante i sorrisi che il mio cavaliere mi sfoggiava e nonostante l'alcol che mi scorreva nelle vene, il mio cervello aveva deciso che era divertente farsi mille paranoie sulla coppia che mi tormentava.

Lo immaginavo con Samantha, lei che sorrideva con quel suo sguardo da femme fatale, le mani che scivolavano lungo il braccio di Matteo, il modo in cui probabilmente lo guardava, facendogli credere che lui fosse al centro del suo mondo.
La gelosia mi stringeva lo stomaco, un nodo che nemmeno l'alcol non riusciva a sciogliere. Sentivo la musica diventare quasi ovattata, i volti attorno a me si sfocavano, e ogni battito del mio cuore ripeteva solo un nome: Matteo.

Filippo mi strinse la mano e fece una giravolta goffa che mi fece ridere, ma dentro di me quella risata suonava vuota. Mi sforzavo di godermi il momento, di perdermi nel ritmo, di non pensare a cosa stesse facendo Matteo, ma ogni volta che chiudevo gli occhi vedevo lui e Samantha, troppo vicini, troppo amici.
Continuavo a muovermi, fingendo di non pensarci nemmeno.
Anche mentre ballavo, il mio cuore non era lì, ma a chiedersi se, in quel preciso istante, Matteo stesse pensando a me anche solo per un secondo.

Le proiezioni si susseguivano una dopo l'altra a tal punto che non capivo nemmeno se fossero reali o me le stessi immaginando.
Una di quelle era fin troppo reale per essere frutto della mia semplice immaginazione.
Mi stropicciai gli occhi con l'intento di farla scomparire ma loro rimanevano lì.
La mia risata si congelò sulle labbra, il respiro mi si fermò in gola.
Erano veramente lì in mezzo alla pista da ballo. Con gli occhi di tutti fissi su di loro.
Matteo in piedi in mezzo alla folla, con accanto Samantha, avvinghiata al suo braccio con un sorriso perfidamente compiaciuto, quasi fiera di essere così vicina a lui.

Li osservai come incredula mentre iniziavano a ballare, la musica che diventava un rumore di fondo mentre ogni fibra del mio corpo si tendeva per lo spettacolo che avevo davanti.
Samantha si muoveva in modo volgare sui suoi tacchi color scarlatto, che avranno avuto almeno 15 cm di zeppa, con quella disinvoltura che fin dall'inizio mi aveva infastidito, mentre Matteo si lasciava trascinare, le mani che si posavano con naturalezza sui suoi fianchi.
Avrei voluto distogliere lo sguardo, fare finta di niente, ma era come essere ipnotizzata. Ogni loro gesto mi bruciava come una ferita aperta, ogni sorriso che si scambiavano era un coltello che affondava più a fondo.

La gelosia montava dentro di me, un fuoco che mi divorava dall'interno. Non riuscivo a smettere di pensare a quanto fosse facile per lei avvicinarsi a lui, ridere, toccarlo come se le appartenesse.
E lui... Matteo sembrava a suo agio, come se quel litigio tra noi non fosse mai esistito, come se IO non fossi mai esistita, come se il vuoto che mi aveva lasciato non significasse nulla.
Ero lì, in mezzo alla pista con Filippo che continuava a muoversi allegro e spensierato accanto a me, senza essersi accorto minimamente della situazione, mentre io mi sentivo spezzata, come se il mondo intero si fosse ristretto attorno a quella scena e come se non bastasse con gli occhi di tutti fissi su di noi, che eravamo le uniche due coppie che si erano dati alle danze.

Le mani di Filippo mi tirarono in un altro giro di danza, ma la mia mente ormai era altrove. Tant'è che rischiai di cadere se non fosse stato per i riflessi di Filippo.
Mi sentivo imprigionata in un vortice di pensieri, e ogni volta che Matteo sorrideva a Samantha, una parte di me si spezzava un po' di più. Non potevo sopportarlo, non riuscivo a tollerare l'idea che potesse divertirsi così con lei, mentre io ero lì a soffocare in un mare di emozioni che non trovavano pace. Non dopo tutto quello che avevo passato per lui.

Per un attimo i nostri sguardi si incrociarono. Come se i suoi occhi mi stessero cercando da tempo. Matteo mi vide. Il suo sorriso vacillò per una frazione di secondo che sembrò durare un eternità, come se avesse percepito tutto il turbine di emozioni che mi aveva provocato.
Ma non fece nulla. Tornò subito a fissare Samantha, più vicino a lei di quanto avrei voluto. Era come se mi avesse cancellata, come se tutto quello che c'era stato tra noi fosse solo un mio ricordo.

La rabbia e il dolore mi serrarono il petto. Non riuscivo più a fingere, non riuscivo più a seguire il ritmo. Ero intrappolata in quella gelosia che mi consumava, e l'unica cosa che riuscivo a fare era fissare loro, desiderando con ogni fibra del mio essere che Samantha scomparisse, che Matteo mi guardasse ancora come prima, come se fossi io l'unica che contava davvero.

Ero incapace di distogliere lo sguardo, anche se ogni secondo mi faceva sempre più male del precedente. Samantha si avvicinava sempre di più a Matteo, ridendo e sfiorandogli il viso con una confidenza che mi faceva venire voglia di gridare e prenderla per i capelli per di più tinti male.
Cercavo di convincermi che fosse solo un momento, che lo stessi sognando, ma c'era qualcosa di molto reale in quel modo in cui si guardavano.

In un attimo lei si allungò verso di lui e senza che avessi il tempo di battere ciglio le sue labbra si posarono su quelle di Matteo che non si ritrasse.
Li guardai e sentii qualcosa dentro di me spezzarsi, come se una lama affilata mi avesse squarciato il cuore e dato ufficialmente il colpo di grazia.
Le mie gambe iniziarono a tremare, la testa mi girava, e tutto il salone, con le luci colorate e la musica assordante, si trasformò in un vortice caotico in cui non riuscivo più a respirare.

La tristezza che mi travolse fu quasi insopportabile. Non era solo dolore; era un vuoto freddo e angosciante che mi risucchiava, facendomi sentire minuscola e insignificante. Mi chiedevo se a Matteo importasse minimamente di come mi sentivo, se in quell'istante pensava a quanto mi stesse ferendo. Ma la risposta era davanti ai miei occhi: no.
Non gli importava. Era lì, con Samantha, come se io non fossi mai esistita. Come se tutto quello che avevamo vissuto fosse stato cancellato per un semplice bacio. Come se quello che avessi passato era solo uno scherzo.

Senza neanche rendermene conto, lasciai andare la mano di Filippo e mi voltai di scatto. Le lacrime mi bruciavano dietro gli occhi, ma non volevo piangere lì, in mezzo a tutti. Dovevo allontanarmi, scappare prima che qualcuno si accorgesse di quanto ero a pezzi. Mi feci largo tra la folla, spingendo via i pensieri e il nodo che mi serrava la gola. Riuscii a raggiungere il bagno, chiudendomi dentro con un respiro strozzato.

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Ciao bimbi scusate l'attesa ma ne ho approfittato per scrivere insieme 3 capitoli in modo da non perdere il filo.

ALLORA?
Che ne pensate di questo capitolo?
Theo ha combinato un bel casino😬

Che farà Alice?
Lasciatemi commenti/pareri che leggo tutto!!

Arriviamo a 40⭐️ e 70 commenti e pubblico il prossimo capitolo che è già pronto❤️

un bacio a tutti e spero che stiate passando una bellissima summer (SAD)

cla☀️

La sad 2.0Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora