cap 27

442 62 36
                                    

Theo's pov

Apatia.
È esattamente quello che provo dopo tutto quello che è successo.
Nonostante gli antidepressivi presi e tutti i calmanti che stavo assumendo questo periodo di merda sembra non avere mai fine.

Le righe ormai si susseguivano una dopo l'altra, seguite da un senso di colpa sempre crescente, per tutti i miei tentativi di voler smettere e tutte le aspettative dei miei amici deluse.
Avevo deluso tutti ributtandomi in quella merda.
Ero un cazzo di fallito e nemmeno la droga non mi faceva stare meglio.

Alice era stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e ora avevo solo voglia di mollare tutto.
Da anni avevo smesso di sentirmi così impotente, cosi poco rilevante per le persone

Mi sento come se fossi in un oscuro tunnel, intrappolato tra le pareti della mia mente. Dopo anni di lotta contro la depressione, pensavo di aver finalmente trovato la luce alla fine del tunnel, credevo che la musica mischiata all'affetto dei miei fan mi avesse in qualche modo riparato..
Ma a quanto pare non era vero.
Nascondevo sotto diversi strati della mia personalità, ferite profonde che con gli anni avevo imparato a mascherare con falsi sorrisi e convinzioni.
La delusione portatami in amore ha riportato tutto alla superficie lasciandomi dopo anni di nuovo vulnerabile.
Non mi ero mai sentivo così esposto e così umiliato come ero stato.
La prima volta che riuscivo ad aprire il cuore ad una persona finiva che mi veniva restituito spezzato a metà.
Mai come prima d'ora sentivo mie le parole della mia stessa canzone

L'amore spacca il cuore a metà.

E a causa di quello come ero finito?
Senza il sostegno di cui avevo bisogno, o quello che mi veniva dato da persone che non volevo sono scivolato nuovamente nel tunnel oscuro della droga, cercando un escape che so essere solo temporaneo, ma che mi sembra l'unico modo di sopportare questo dolore insopportabile.
Il cuore ormai era spezzato e fuori uso, l'unica cosa che mancava da spegnere era il cervello, che invece non si fermava mai.
Continuava e continuava a farmi pensare a tutto quello che tentavo di tener nascosto e cercavo di reprimere sperando di dimenticarmelo.
Mi faceva tornare alla mente tutte le delusioni portate a casa, a tutti i fallimenti che provocavo ai miei genitori, a tutte le botte ricevute da mio padre fin da quanto ero solo un ragazzo.

Mi meritavo davvero quello?
Un padre che non mi aveva mai fatto sentire apprezzato per quello che facevo?
Per lui sono sempre stato sbagliato in tutto e per tutto, non avevo mai fatto una scelta positiva secondo i suoi pareri. "Vivere" con lui mi era impossibile e quando finalmente abbandonai casa SUA il peso non si alleggerì.
Sapevo di non essere il figlio che qualcuno vorrebbe, ma nonostante quello era così sbagliato volersi sentire apprezzati almeno una volta nella vita dai propri genitori?
Difficilmente potevo dimenticare la frase di quello che doveva essere mio padre
"Beata tua madre che è morta prima di vedere come sei diventato"
Questa è stata l'ultima frase che sentì uscire dalla sua bocca prima di sbattere la porta di quella casa maledetta.

Avevo perso chi mi aveva messo al mondo solo perché avevo scelto di essere me stesso.

Mi ritrovavo nel mezzo di un vortice di emozioni che mi trascina sempre più in basso, come se fossi intrappolato in un abisso senza fine, e nel quale potevo solo andare sempre più a fondo. I miei problemi erano come pesanti massi legati ai miei piedi che non solo mi impedivano di arrivare a galla ma, invece, mi mandavano sempre più a fondo.

Sono un uomo di trentasei anni, che pensava di aver superato i momenti più bui della sua vita.
Avevo vissuto tante cose e non pensavo che tutto avrebbe potuto prendere una piega del tutto inaspettata. La vita ha sempre un modo strano di sconvolgere le nostre certezze e di farci precipitare nell'oscurità quando meno ce lo aspettiamo.
Non credevo che dopo Sanremo sarei finito in questo modo, ma la vita è diventata per me così imprevedibilmente schifosa.

La mia battaglia con la depressione era iniziata anni fa, quando mi sono trovato ad affrontare una serie di sfide personali che sembravano insormontabili.
Avevo combattuto con tutte le forze per uscirne, ma non avevo cercato aiuto, non ne ero in grado, anzi, non ne avevo il coraggio.
Mi sentivo come volevano farmi sentire gli altri, sbagliato. E chi avrebbe mai voluto aiutare una persona sbagliata?
Col tempo mi accorsi però che nessuno di noi è perfetto e persino le persone "sbagliate" possono stare meglio.
Francesco ed Enrico mi furono fondamentali per la mia ripresa ai tempi, anche loro stavano affrontando delle dipendenze serie e per la prima volta nella mia vita mi sentivo giusto, mi sentivo a casa.

E per un po', sembrava che ce l'avessi fatta. La luce alla fine del tunnel era diventata sempre più luminosa, e ho creduto di aver superato il peggio. Mi sono sentito accettato e preso sul serio.
La mia famiglia che era sempre stato un disastro ora era diventata enorme, avevo bimbi in tutta Italia che ci acclamavano come se fossimo degli eroi, ma tutto mi sentivo tranne che uno di quelli.
Nelle canzoni denunciavo e urlavo il mio dolore e scoprì dopo poco che era condiviso da migliaia di persone.
Io avevo salvato loro e loro avevano salvato me..
Mi sentivo quasi con le ferite disinfettate e curate..

Ma poi è arrivata lei. Alice aveva acceso in me una scintilla di speranza, che mi ha fatto credere che finalmente avessi trovato qualcuno con cui condividere la mia vita più della musica.
Mi ero abbandonato completamente a questa nuova relazione nonostante la conoscessi da pochissimi giorni, investendo tutte le mie speranze e i miei sogni in lei.
Ma come volevasi dimostrare le cose nella mia vita non sono andate come speravo.

Non si poteva considerare nemmeno "tradimento" quello che era successo tra me e Alice. Ma qualcosa in me lo percepiva come tale. Mi sentivo preso in giro dalle sue parole, avevo come l'impressione che tutto quello su cui avevano fondato il nostro rapporto fosse una bugia.

E sentire che la persona in cui avevo riposto tutta la mia fiducia e il mio amore mi tradiva è stato come un pugno nello stomaco. Mi sono sentito tradito non solo da lei, ma anche da me stesso, per aver creduto così ciecamente in qualcosa che si è rivelato essere una bugia.

La delusione è stata così grande, così travolgente, che ho sentito di nuovo l'oscurità avvolgermi e circondarmi come successe anni fa.
Non sentivo di avere la forza di resistere alle mie stesse pulsioni, non riuscivo a controllarmi quando uscivo di casa compulsivamente e andavo ad acquistare la merda che poi assumevo.
Sono scivolato di nuovo nel tunnel della droga, cercando un modo di annegare il dolore, di spegnere la voce che continuava a ripetermi che non sono abbastanza, che non merito l'amore e la felicità.

È come se fossi in un loop senza fine, in cui la droga mi offre solo un momentaneo sollievo, ma alla fine mi lascia ancora più vuoto di prima.
Sono consapevole che dovrei uscire da questo tunnel oscuro e che devo trovare la forza di affrontare il dolore per guarire le mie ferite.
Ma per ora, sono completamente perso nei meandri della mia mente, in balia di emozioni che sembrano più grandi di me.

Ogni volta che l'effetto della droga svaniva, il dolore tornava ancora più forte di prima, come un boomerang che ritorna sempre al mittente. E ora mi sono trovato intrappolato in un ciclo autodistruttivo, in cui la droga mi sembra essere l'unica via di fuga dalla realtà che non riesco ad accettare.

La mia vita è diventata un'ombra di ciò che era una volta. Sono diventato apatico nei confronti di tutto ciò che mi circonda, come se avessi perso la capacità di provare gioia, speranza o persino dolore.
Percepisco ogni momento solo come un intervallo di attesa tra un'assunzione di droga e l'altra, un modo per passare il tempo mentre aspetto che qualcosa, o forse qualcuno che mi salvi da questo abisso oscuro in cui mi sono ritrovato di nuovo.
Per la seconda volta.

____________________________
CIAO!
Mi avete supplicato per avere un pov di Theo ed eccovi FINALMENTE accontentati.

Spero vi piaccia, ci ho messo davvero tantissimo per scriverlo, stavo provando in tutti i modi a farvi percepire un po' le emozioni del nostro caro Matteo, dite che ci sono riuscita?

Che succederà nel prossimo capitolo??
Avete qualche idea?

Anche qui arriviamo a 45 stelline e continuo più velocemente giuro (ora posso essere più attiva)

RINGRAZIO PERSONALMENTE
SABRINA, SARA E GWEN
RINGRAZIATELE PERCHÉ MI HANNO OBBLIGATA A FARE QUESTO CAPITOLO.
vi amo ciauu💚💙💖

La sad 2.0Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora