Capitolo 3

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"Normani che cazzo significa che quella ragazzina è la mia nuova manager?" entrai in casa sbattendo la porta seguita da Normani alle mie spalle. Durante il viaggio non avevamo proferito parola e mi ero limitata guardare fuori dal finestrino stringendo il bordo della mia giacca di pelle ,cercando di non incrociare lo sguardo di Normani alla guida.Dopo quel breve dialogo avevo addirittura terminato con anticipo il mio allenamento: avevo i nervi a fior di pelle e non avevo assolutamente intenzione di rimanere in quella palestra senza avere delle spiegazioni, nonostante Carlos mi avrebbe sicuramente redarguita l'indomani.

Mani era stata la mia manager per anni e dovevo ammettere che gran parte della mia fortuna sportiva era legata all'indissolubile rapporto che ci legava e alla chimica che avevamo come amiche: mi fidavo ciecamente di lei,sebbene non lo dessi a vedere. Era una delle poche a sapere che dietro al mio atteggiamento duro e scostante c'era una incredibile sensibilità .Insomma,non la avrei cambiata per nulla al mondo: cambiare manager rappresentava un grande passo in avanti,comportava fidarsi e non sarei stata in grado di farlo nei confronti di un'estranea ,per di più non con quella latina saccente!. La bruna chiuse gli occhi come ad attutire il suono della mia voce ,mi rendevo conto di starle urlando in volto ma ero davvero fuori di me. "Laur ero venuta per dirtelo...volevo parlarti con tranquillità ma non me ne hai dato modo" disse con voce flebile. "Volevi parlarmene con tranquillità?Mani ma ti rendi conto cazzo! Tra due settimane ho un match in Italia e tu cosa fai? Mi lasci con il culo scoperto! Mi dici che cazzo ti passa per la testa?!" stavo andando in escandescenza e più pensavo a ciò che era avvenuto e più mi arrabbiavo. Mi tornava in mente l'indisponente ghigno della latina dinnanzi a me,con fare superiore e pieno di sé.

*Flashback di qualche ora prima*

"Sono Camila Cabello,la tua nuova manager" disse con sicurezza e con un ghigno stampato in volto. Mi gelai sul posto,cercando di processare velocemente le informazioni che avevo ricevuto. Manager? Lei? Non poteva essere. Mi continuava a guardare,fino a che Mani le disse qualcosa per scusarsi che non riuscii a percepire. Uscii prima di noi dalla palestra e l'unica cosa che riuscivo a vedere era il suo fottuto sorrisetto davanti alla mia espressione esterrefatta.
*Fine Flashback*

"Lauren so che è una notizia che ti destabilizza,ma ho davvero cercato il momento più adatto per dirtelo e oggi che Camila era in città..." la interruppi quando sentii quel nome. "Non mi importa un cazzo di Camila! Non voglio che lei entri più nella mia palestra. Spiegami per quale fottuto motivo mi hai cercato una nuova manager!" sbraitai e in quel momento anche Mani alzò la voce "Perché LAUREN -scandii il mio nome- la mia vita non gira attorno a te,la vita di noi tutti non ruota attorno alla pugile Lauren Jauregui! Mi hanno offerto un posto come insegnante di ballo alla NYC Ballet Academy e se tu non fossi stata troppo concentrata su te stessa e sui tuoi risultati saresti riuscita ad intuire la mia felicità in questi giorni,dato che l'ho scoperto appena 4 giorni fa!" urlò tutto d'un fiato. Finsi che le parole che aveva usato non mi avessero colpita, non mi avessero minimamente toccata.Ma la realtà era che in cuor mio sapevo che avesse ragione, non potevo pretendere che sarebbe rimasta accanto a me per sempre: non era giusto, soprattutto perché conoscevo la sua passione per il ballo. Sarei dovuta essere fiera di lei e felice per il suo successo, così come lei lo era da anni per me. Eppure non era così che mi ero comportata. Ingoiai tutta la rabbia che aveva fatto scaturire in me e cercai di calmarmi. Respirai a fondo e strinsi pugni ,conficcando le unghie nei miei palmi. "Bene" cercai di risultare calma mentre Normani si era ormai girata dandomi le spalle e iniziando a cucinare qualcosa per la sera: sapevo bene che quello era il suo modo per distendere i nervi. La sentii sospirare e decisi di troncare la discussione facendo ciò che ero solita fare quando si presentava un litigio: fuggire.

Mi avviai a passo veloce nella mia camera al piano superiore,chiusi la porta sbattendola e mi gettai sul letto. Avevo una camera abbastanza spaziosa, un letto matrimoniale che spesso e volentieri era riempito da qualche ragazza conosciuta al Sound ,uno dei locali che più spesso frequentati da me e Mani e in cui spesso erano organizzate serate a tema. Il resto della camera era occupato da una scrivania in legno scuro e due armadi, uno specchio davanti al letto e qualche poster: uno dei Pink Floyd e uno dei Guns N'Roses. Adoravo quel genere musicale e mi ero maledetta mentalmente quando l'anno precedente mi ero persa i biglietti per il concerto degli Arctic Monkeys. Sospirai profondamente e decisi di distrarmi al meglio leggendo qualcosa ,non avevo un genere che prediligevo rispetto ad altri ma una cosa era certa : nessuno sarebbe riuscito a trovare nella mia libreria un romanzo d'amore. Avevo la predilizione per altro: adoravo la saggistica filosofica e mi inorridiva vedere che i miei coetanei portavano avanti un'esistenza senza porsi domande. Cogito Ergo Sum,diceva qualcuno,eppure spesso e volentieri ero circondata da persone depensanti. Alla fine optai per la Nausea di Sartre,lo avevo iniziato da poco e mi sembrava la serata adatta per terminarlo. Mi rendevo sempre più conto di quanto potessi, dall'esterno,apparire come un paradosso: probabilmente nessuno da fuori avrebbe considerato la possibilità che dietro Lauren Jauregui,la nota pugile,si nascondesse un tale amore per la letteratura e la filosofia. La realtà era che contribuivo notevolmente a salvaguardare questo segreto,era come se mi aiutasse a proteggere la parte più autentica di me,quella che era uscita fuori in compagnia degli altri in occasioni più che rare ma che ,alla sera,nella mia camera,fuoriusciva in tutto il suo splendore. Dopo circa un'oretta la rabbia era quasi del tutto scomparsa, avevo ancora un'infinità di domande da fare a Normani ed ero comunque in parte ancora delusa da lei,ma appena mi inviò un messaggio con scritto 'se vuoi mangiare ho preparato il pollo con le patate che tanto adori..' mi alzai dal letto e corsi in cucina.

Mangiammo in silenzio e dovevo ammettere che più il tempo passava e più Mani diventava una cuoca eccellente, aveva una capacità innata ed ero sicura che questo aspetto della sua personalità unito al suo essere iperprotettiva,l'avrebbero resa una mamma perfetta in futuro. "Era davvero buono" dissi semplicemente e la vidi alzare lo sguardo dal piatto e sorridermi "Che mi venga un colpo...cosa ho sentito? È per caso il tuo strano modo di chiedermi scusa?" disse "Fottiti Kordei" sbottai e lei rise. La tensione accumulata precedentemente si era allentata ma continuava a passarmi per la testa un'infinità di domande e allora decisi di parlare. "Perché lei?" le domandai ma la bruna parve non capire "Perché hai scelto lei come mia manager?" rettificai. "Perché è una delle migliori nel campo,mi stupisce tu non la conosca. Inoltre è cubana come te e credo che questo sia un elemento fondamentale per poter andare d'accordo inizialmente...anche se non mi è sembrato fosse così oggi" disse con una lieve nota di dispiacere l'ultima frase. "Per me sei tu la migliore nel campo,non quella ragazzina incompetente!" dissi una volta terminato totalmente di mangiare "Lauren non la conosci,non elaborare giudizi affrettati di cui potresti pentirti.So bene come sei fatta e ti chiedo solo una cosa...dalle una possibilità" disse Normani con tono supplicante,sbuffai "non mi sta simpatica" ,"Lauren a te nessuno sta simpatico,ti devo ricordare cosa mi hai detto quando ci siamo incontrate la prima volta?" sapevo bene a cosa facesse riferimento Normani.

*Flashback ,8 anni prima
Action Flame ,NYC*

Strinsi svogliatamente la mano dell'ennesimo pallone gonfiato seduto a quel tavolo,facevamo tutti finta di essere interessati a me ma la realtà era che ciò che volevano era una notizia.Volevano far si che io mi fidassi di loro per rivelargi qualcosa di indicibile sulla pugile Lauren Jauregui, appena divenuta maggiorenne.Mi sollevai mentalmente quando vidi Josh venirmi incontro,era uno dei membri del mio team e sapevo che almeno in sua presenza nessuno mi avrebbe dato fastidio. Stavo per prendere un bicchiere di champagne che mi aveva offerto quando una donna di colore alta e con i capelli scuri mi porse la mano.Aveva un sorriso smagliante e tra me e me pensai a quanto questi giornalisti stessero inscenando al meglio la parte degli amiconi. Sbuffai e non riuscii più a trattenermi "Mi lasciate bere un bicchiere di champagne in pace o dovrò temere di avervi tra le palle anche quando andrò in bagno?" la donna mi guardò e il sorriso che aveva si tramutò in una fragorosa risata.Tutto mi sarei aspettata fuorché quella reazione. Josh fece un passo in avanti e rise insieme a lei,le mise una mano sul fondo della schiena e disse "Lauren ti presento Normani Kordei,la mia fidanzata".
*Fine flashback*

Sorrisi al ricordo che Mani aveva portato a galla e decisi di cambiare argomento,dovevo scusarmi per ciò che era avvenuto sebbene non fosse il mio forte. "Sono contenta comunque per il posto che hai ricevuto.." dissi ad un tono di voce talmente basso da apparire impercettibile. Normani sorrise brevemente e mi accarezzò la mano con un gesto veloce, era una delle poche persone con cui il contatto fisico non mi dava fastidio. "Sarò comunque la tua coinquilina,non disperare troppo.Fino a che non troverò  una sexy ballerina con cui vivere il mio sogno temo che dovrò vivere qua con te" disse con tono drammatico e le puntai un coltello contro,lo stesso con cui avevo mangiato il pollo poco prima "Attenta a ciò che dici Kordei" la avvisai con tono serio ma scoppiò a ridere.

NOTA AUTRICE
Ciao ragazzi! Spero che la storia vi stia piacendo,nei prossimi capitoli ci saranno ovviamente delle novità nella storia.Per il momento ho cercato di rendere al meglio il personaggio di Lauren e anche quello di Normani che,nonostante cambierà lavoro, rimarrà ovviamente un personaggio fondamentale.Fatemi sapere se questa storia vi sta piacendo e se la lunghezza dei capitoli va bene.A presto!

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