Fighting For Us

Capitolo 32

Lauren's Pov
Silenzio,tutto ciò riuscivo ad udire era un assordante silenzio: pareva inghiottirmi senza riguardo alcuno. Alle volte mi chiedevo se quel silenzio che sentivo fosse realmente esterno a me o solamente specchio della mia interiorità,poi prendevo tempo per respirare e mi tranquillizzavo: era solo l'ennesima volta in cui piombavo nei miei pensieri in quelle due settimane. "Sei stata grandissima Lauren!" la  voce Allyson, la maggiore del mio Team, mi riscosse da quella condizione di oblio. La ragazza bionda,di poco più grande di me ,mi assestò una pacca sulla spalla,premurandosi di passarmi l'asciugamano lungo le spalle e sul viso. Avevo alcune ferite leggermente aperte sul volto: ormai era prassi per ogni incontro che disputavo,sembrava che il mio corpo non ci facesse neanche più caso, talmente ero avvezza al dolore.

"Grazie Ally" le sorrisi,asciugandomi le goccioline di sudore che mi incorniciavano il viso. Era stato un match abbastanza tranquillo, conclusosi con la mia vittoria schiacciante per KO tecnico. Erano ormai quasi passate le due settimane, la durata del mio interno soggiorno in Australia, e dovevo ammettere che allontanarmi da tutti mi era servito decisamente. Avevo spento il telefono,cercando di vivere la vita nella maniera più autentica possibile,era un'abitudine che avevo sviluppato da tempo: in maniera ciclica avvertivo la necessità di staccare la spina,di allontanarmi da tutti e di vivere in solitaria. Questa volta, però,la motivazione era differente e recava con sé il nome di Camila Cabello.
Avevo agito di istinto? in maniera infantile? per ripicca? tutto estremamente probabile,eppure ciò non giustificava come in quel momento fossi apparsa sulle copertine di decine di riviste di gossip: il bacio tra me e Liz sembrava aver fatto il giro del mondo. Sapevo di dover dare spiegazioni,di dovermi esporre dinnanzi a quei ficcanaso dei paparazzi,ma soprattutto ero consapevole che la cubana mi stesse tempestando di chiamate (in veste strettamente professionale) pur di comprenderci qualcosa di quella situazione. Rettifico,avevo sicuramente agito per ripicca. Liz era una ragazza conosciuta in hotel,il primo giorno in Australia era stata fondamentale per muovermi al meglio a Sidney ma erano fin troppo percettibili al mio fiuto esperto le sue reali intenzioni. Così eravamo finite a scopare, una di quelle scopate prive di alcun sentimento e semplicemente mosse dall'istinto. "Una di quelle scopate che fanno schifo rispetto a quelle con Camila" mi rammentava il mio cervello,per quanto cercassi di scacciare quella insulsa voce dentro di me.

Eppure nei pressi dell'hotel qualcuno ci aveva visti,aveva deciso di immortalare quella che avevano definito "L'ultima vittoria di Lauren Jauregui", creando un polverone mediatico da cui mi sarei dovuta districare. Pensavo che quelle foto fossero solamente il pane di cui si nutrivano i giornalisti,eppure a 3 ore di aereo da me per qualcuno rappresentavano una dose di veleno: lo avrei compreso a mie spese.

Camila's Pov
I miei occhi erano incatenati a quell'immagine,mentre la polinesiana cercava di farmi ragionare,non comprendendo che in verità non stessi ascoltando nemmeno una sua parola. Ogni dettaglio di quella immagine mi urlava quanto fossi stata stupida a credere che Lauren potesse accantonare ,anche solo,per un minuto il suo ego smisurato e la sua arroganza. La corvina era sparita dal pianeta Terra in quelle due settimane,lasciandomi con un senso di indicibile amarezza: mi sentivo umiliata per averle inviato quei messaggi e per essere stata prontamente ignorata. "Cosa hai intenzione di fare con la stronza?" la voce della bionda,colma di risentimento, mi riscosse dai miei pensieri. "Non ne ho idea Dinah, Lauren non risponde a chiamate né messaggi da più di dieci giorni. Ma a quanto pare sta benissimo! Davvero benissimo!" girai attorno al bancone della cucina esasperata,gesticolando senza controllo e con un tono che lasciava sottointendere la mia vicinanza a un crollo mentale. Prima che la bionda potesse ribattere con altrettanto odio continuai: ero un fiume in piena che era sul punto di inondare tutto ciò che aveva attorno. "E io che mi ero anche preoccupata per lei sai? Ho pensato che si sentisse sola in Australia o che le fosse successo qualcosa di spiacevole! Ma a quanto pare l'unica cosa spiacevole è stata una caduta dentro questa ragazzina!" sbraitai,portandomi le mani alle tempie per alleviare la rabbia e il dolore lancinante che si stava facendo spazio in me.