Fighting For Us

Capitolo 6

Lauren's Pov
"Mi puoi spiegare che cazzo ti è saltato in mente?Avremmo potuto tranquillamente continuare la discussione in palestra,non era necessario invitarla al nostro locale" inveii contro Normani mentre salivamo sulla mia Jeep. La bruna aveva appena deciso di firmare la mia condanna a morte costringendomi ad una serata movimentata,rovinosamente disturbata dalla presenza della latina. Lo sguardo che aveva fatto saettare verso di me e l'indisponenza con cui aveva pronunciato quelle frasi,erano solo alcune delle motivazioni per cui avevo definitivamente posto una croce nera su Camila Cabello: era necessario che Mani mi trovasse una nuova manager e soprattutto che lo facesse in fretta. "Laur se non ci fossi stata io probabilmente l'avresti ammazzata con le tue stesse mani,sei troppo stressata,credimi. Camila è una brava ragazza e sono sicura che l'uscita di stasera gioverà ad entrambe." disse la bruna continuando a guidare,eravamo quasi giunte a casa. "...e poi guarda il lato positivo,se avrai fortuna potrai addirittura terminare la serata nel letto di qualche bella ragazza affascinata da te" mi lanciò uno sguardo malizioso. "Dio Lauren... così...continua" simulò una voce ansimante e scoppiai a ridere a quel teatrino. Ero arrabbiata con Normani ma forse aveva ragione,non mi prendevo del tempo per me da troppo e i costanti allenamenti mi stavano riducendo i nervi in brandelli.

Avevo un match importante tra due settimane,ma ero più che pronta e continuare a stressarmi avrebbe solamente compromesso la mia salute mentale e fisica. Arrivate sulla soglia di casa afferrai il mazzo di chiavi e aprii la porta d'ingresso "Prima lei signorina" dissi ironicamente a Normani che in risposta simulò una voce civettuola "Dio Lauren..sai essere così galante"ridemmo ed entrammo inncasa. Erano appena le 18, avevamo tutto il pomeriggio per preparare qualcosa da mangiare per la cena e per prepararci. La prima mansione venne perfettamente svolta da Mani: si cambiò velocemente,indossando una t-shirt consumata, adibita a grembiule. "Ricordami che domani devo andare a fare la spesa...questo frigo chiede pietà" disse con il viso nascosto tra i peperoni in frigo. Li prese e iniziò a pulirli ,nel mentre mi incaricò di disossare il pollo e di marinarlo. "Potrei denunciarti per lavori forzati..." dissi ,stanca dopo appena due minuti. "Se non vuoi rimanere digiuna sarà meglio che tu ti muova!" e così finii il mio compito in silenzio.

Dopo circa mezz'ora il pollo e i peproni erano pronti,posai il ruoto sotto al forno e salii al piano di sopra. Avevo parecchio tempo per prepararmi,quindi decisi di fare tutto con estrema calma. Mi gettai sul letto e pensai a come occupare il tempo,avevo ogni muscolo del corpo dolorante e non sapevo se e come sarei sopravvissuta ad una serata all'insegna del ballo. Agguantai la mia chitarra acustica e iniziai a suonare qualcosa: amavo farlo e soprattutto avevo recentemente scoperto una passione per la scrittura di testi musicali. Era incredibile come riuscissi ad esprimermi perfettamente solamente tra le note o su un ring. Suonai qualcosa che avevo in cantiere e aggiustai qualche giro di accordi in alcuni punti;stavo già lavorando da un po' a questo testo e ogni giorno mi convinceva sempre di più. Lo lessi e rilessi,finalmente soddisfatta.

Riposi la chitarra nella custodia e presi il cellulare,venni mossa da un'improvvisa curiosità...Azionai il motore di ricerca e senza rendermene conto digitai un nome : Camilla Cabello. I risultati mi davano alcune graduatorie in cui appariva il nome della latina,ma la mia attenzione venne catturata da un sito in particolare: era un articolo in cui si faceva riferimento alla chiusura di una nota azienda,la Nathan Bank,e tra i nomi in rilievo appariva proprio il nome della cubana e alcuni dei suoi dati sensibili quali l'età e il luogo di nascita, in aggiunta era presente una foto che la ritraeva. Aveva una camicetta stretta fino al collo e un maglioncino a coprirla,degli occhiali da vista e i capelli erano stati raccolti in una coda alta. Un sorriso le riempiva il volto. Mi trovai ad osservare la foto con un po' troppa curiosità: in quella foto era totalmente diversa da come l'avevo conosciuta. Camila era una ragazza di appena 24 anni e per quanto poco la tollerassi solamente un cieco non si sarebbe accorto della sua bellezza. Occhi a mandorla color nocciola,un naso piccolo e delle labbra carnose,per non parlare dei fianchi e del fondoschiena... insomma,in quella foto appariva in una mise molto più 'casa e chiesa' di quanto non mi fosse sembrata il giorno precedente .Quando mi accorsi dell'insistenza con cui stavo guardando la foto scossi violentemente la testa e spensi lo schermo del cellulare. Mi alzai rapidamente e controllai l'orologio:erano le 19.45, ciò significava che avrei potuto prepararmi con calma e poi cenare con Normani. Mi diressi velocemente in bagno e iniziai a spogliarmi,azionai il getto dell'acqua calda e rimasi per un tempo indeterminato sotto quella lunga cascata .Ero una fan delle lunghe docce ma Normani interruppe il mio idillio: subentrò nel bagno rimproverandomi di quanta acqua stessi sottraendo a chi era più in difficoltà e mi costrinse ad uscire velocemente dalla cabina.