Capitolo 13

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Lauren's pov
"Hai preso tutto?Dio sono sicura tu stia dimenticando qualcosa!" disse Mani,in preda al panico. Era passata una settimana dall'ultimo tumultuoso incontro con la latina e ora era necessario iniziassero i preparativi per il viaggio a Roma. Il match si sarebbe tenuto il 10 maggio nei pressi del Colosseo, in una delle più note palestre italiane. Io e Camila non avevamo più parlato dal fatidico giorno né tantomeno avevamo discusso su ciò che era avvenuto,o meglio non avvenuto, al Sound, ci eravamo semplicemente limitate a fornirci informazioni strettamente professionali riguardo il viaggio e l'hotel da lei scelto. La realtà era che vivevo in uno stato confusionale,come se gli avvenimenti di quella serata fossero rimasti celati in una patina di mistero. Li percepivo confusi e lontani,eppure erano avvenuti eccome. Riuscivo solamente a ricordare con chiarezza il respiro affannato della cubana e il suo guardo colmo di desiderio ,' fin troppo per una ragazza fidanzata...' pensai.

Non potevamo ignorarci per sempre,ne ero consapevole.Saremmo rimaste sole a Roma per ben 3 giorni,di cui il secondo sarebbe stato interamente occupato dalla mia preparazione atletica per il match: avrei dovuto allenarmi per due ore ,cercando di allenare principalmente la velocità dei colpi, e poi avrei dovuto fare il taglio del peso. Era la prassi pre-match che più odiavo: rientravo nella categoria 65 kg eppure avrei dovuto perdere circa 2 kg di liquidi in poche ore,alternando allenamento e sauna,per fortuna presente nell'hotel scelto.

L'hotel prenotato dalla latina era situato in una delle zone più centrali della capitale, ogni dettaglio appariva come estremamente lussuoso. Non mi sarei mai abituata a tutto quello sfarzo: venivo dal nulla e non avevo mai avuto particolari vizi,tranne in materia di donne. Quel pomeriggio avevo iniziato a preparare la valigia con calma disarmante,motivo per cui Mani aveva fatto irruzione nella mia camera , più preoccupata di me riguardo l'andazzo della mia organizzazione.

"C'è tutto mami,calmati!" cercai di farla calmare: mi stava mettendo pressione inutile addosso. Passai velocemente in rassegna gli oggetti che avevo sistemato nella valigia nera: mutande,reggiseni,calzini,magliette,pantaloncini,jeans,spazzolino,qualche felpa...la lista sembrava essere effettivamente completa. "Hai preso il phon? potrebbe non esserci in hotel" disse Normani,scavando all'interno del mio armadio noncurante di creare caos. "Mani starò letteralmente in una fottuta suite, sono abbastanza sicura abbiano un phon" risi a causa di ciò che aveva detto, beccandomi in risposta una lingerie in pieno viso. "Dimentichi questa Jaguar" mi disse maliziosamente e risi della sua sfacciataggine.

Normani ed io avevamo girato il mondo assieme,mi era stata accanto nei miei viaggi più importanti:in Australia,in Inghilterra e in Giappone. Insomma, non averla accanto anche nel visitare uno dei paesi che entrambe più apprezzavamo per il cibo e per la cultura era un vero e proprio colpo basso. Nel ricordare i viaggi assieme la mia mente venne invasa dall'immagine di Normani intenta a fare a pugni con un canguro con uno sguardo fin troppo serio per la situazione ,scoppiai in una risata rumorosa. "Ti fa ridere il mio esaurimento Jaguar?" si voltò di scatto e ridusse gli occhi in due fessure: se avesse potuto uccidermi con uno sguardo sarei già stata un mucchietto d'ossa.

"Diciamo di si" la aiutai a sistemare gli ultimi dettagli e chiusi la valigia,sotto lo sguardo attento di Normani la quale perlustrava ogni centimetro della mia camera per trovare qualcosa di vitale importanza che ,a detta sua ,stavo scioccamente omettendo. Una volta terminato ci spalmammo sul divano,intenzionate a vedere una serie insieme,quando un messaggio fece vibrare il mio telefono. Cercai di afferrare l'arnese tecnologico prima di Mani ma c'era poco da fare,aveva dei riflessi spaventosi.

"Uhhh chi ti scrive a quest'ora..vediamo un po" sventolò il telefono sotto il mio naso,alzandosi di scatto per non esser presa. "Giuro che se non me lo restituisci ti prendi un pugno in pieno volto,non sono responsabile di ciò che potrebbe accederti" dissi algidamente. Troppo tardi,aveva già letto e le si era illuminato il viso di uno strano bagliore : "Come mai Camila Cabello ti scrive messaggi a quest'ora?" alzò le sopracciglia maliziosamente,in attesa di una risposta. Mi aspettavo qualsiasi cosa,tranne che la latina mi contattasse di sua spontanea volontà. "È la mia manager,dovresti saperlo" cercai di apparire tranquilla e afferrai il telefono,con una nota di curiosità in volto che non passò inosservata a Normani. Lessi velocemente il messaggio,chiedeva informazioni sull'orario di incontro dell'indomani. 'Cosa ti aspettavi?che ti implorasse via messaggio di scoparla?' mi ammonii mentalmente e scrissi semplicemente l'orario e il luogo di incontro.

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