Capitolo 22

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Camila's Pov
Le dita della corvina mi strinsero con veemenza,solcando la mia pelle con le unghie.Cercai disperatamente di fare appello al mio controllo,comprendendo che era una guerra persa in partenza: non sarei mai riuscita a limitare il mio desiderio nelle vicinanze di Lauren Jauregui e ormai non ero neanche più sicura di volerlo. Il viaggio a Roma aveva risvegliato in me un desiderio primordiale di averla e temevo che sarebbe scomparso difficilmente. La musica proveniente dal piano di sotto sembrava essersi affievolita,ma ero sicura fosse semplicemente un brutto gioco causatomi dalla vicinanza della pugile alla mia pelle. Avvertivo il suo respiro incontrollato, indice che ciò che mi stava facendo la stava soddisfando non poco,che lo stato in cui mi trovavo la aggradava. Il mio sguardo era incatenato al suo,ogni volta che mi ispezionava con tale desiderio avvertivo la mia anima disintegrarsi. Mi aggrappai con urgenza alle sue spalle muscolose,lasciate parzialmente scoperte dalla canotta.Fu il momento in cui mi accorsi di quanto la desiderassi, di quanto avessi aspettato questo momento sin dall'ultima volta. Era come quando ti immergevi con il capo nell'acqua e rimanevi in apnea: riuscivi a cavartela,ma l'unica cosa che bramavi era respirare a pieni polmoni. La sicurezza con cui si muoveva contro la mia pelle mi accese maggiormente, e mi indusse solamente a pensare "Camila,cazzo: prendila".

Le mie mani viaggiarono lungo la sua schiena,arpionandosi alla base di quest'ultima. Ero stesa sul letto mentre la cubana era ancora statuaria sui suoi piedi,giocando un po' troppo con la mia pazienza. Cercai di tirarla a me,fissandola dal basso verso l'alto con occhi supplicanti: sembrò bastarle questo per annullare l'ultima goccia di orgoglio rimasta. Si stese con l'intero corpo su di me,tenendosi in equilibrio sugli avambracci,poggiati ai lati del mio volto. Percepivo l'effimero sforzo che quella tensione le costava.Le graffiai la base della schiena,proprio dove aveva le fossette di Venere e cercai un contatto maggiore, ormai resa disperata dalla corvina. Mi baciò il collo con foga,lasciando dei morsi tra la mascella e i seni: quel minimo contattò basto a mandarmi in estasi. Ansimai, cercando di controllarmi,n di darmi un tono,ma fu tutto vano. Lauren era stesa su di me,mi stava dominando completamente e glielo stavo concedendo,senza opposizione alcuna.

La corvina posizionò un ginocchio tra le mie gambe e applicò una leggera pressione,laddove ero già più che inumidita. Notai il suo sincero stupore nel sentirmi già pronta per lei: ero dannatamente eccitata. Mosse con una lentezza disarmante il ginocchio contro la mia intimità e la strinsi maggiormente "L-laur...di più" le chiesi in un tono che pareva molto simile ad una supplica: stavo perdendo totalmente la mia dignità stando dietro a quella stronza. La corvina spinse maggiormente il ginocchio verso di me,tenendolo fermo in una posizione che mi rendeva tremendamente insoddisfatta: necessitavo di avere di più.

Inizia a muovere circolarmente i fianchi contro la gamba della corvina,mugugnando contro il suo orecchio. "L-laur...mh..." mi lamentai brevemente.E poi le parole,in balìa del desiderio, fuoriuscirono dalle mie labbra prive di controllo. Guardai la corvina negli occhi e ansimai:"Ti prego Laur,fottimi".La latina sembrò soddisfatta della mia sottomissione e mi strinse un fianco "Davvero una brava bambina Camila...che ne penserebbe il tuo ragazzo?" mi spostò con lentezza micidiale le mutandine di pizzo. "N-non mi importa.." cercai di rispondere con una frase di senso compiuto,sebbene il respiro fosse irregolare e affannato. "Allora anche tu sai essere cattiva" mi disse la corvina,con cipiglio curioso. Introdusse la punta dell'indice nella mia entrata, già sufficentemente lubrificata. "Ma sarai buona per me Camz?" mi guardò con inconfondibile sicurezza, ponendomi una domanda che sembrava celare tutt'altro. "Fidati di me" "Sono qui per te" "Ti darò piacere" era ciò che voleva comunicare tacitamente la bruna. "S-si... cazzo muoviti" rise leggermente di me,in una risata che mi parve eterea. La corvina introdusse interamente il dito dentro di me,avvertendo sin da subito il calore delle mie pareti stringerla. "Cristo..." ansimai,chiudendo gli occhi per il piacere.  La corvina non parve apprezzarlo "Guardami" disse con tono imperativo.Cercai di aprire gli occhi ma li tenni socchiusi,in preda ad un piacere indicibile,al limite del reale. "Ho detto guardami Camz..." si accostò al mio orecchio e sussurrò "...osservarmi mentre prendo tutto ciò che hai da darmi". Un brivido si diramò interamente nel mio corpo e una nuova consapevolezza si fece spazio in me: volevo compiacere Lauren,volevo farle capire quanto mi sarei impegnata solo ed esclusivamente per lei.Ogni tocco da parte della corvina mi rendeva consapevole di quanto consumare un rapporto con lei fosse differente rispetto a quando facevo sesso con Shawn: la corvina mi incendiava con un solo sguardo,Shawn spesso e volentieri neanche con un tocco. Stavo scoprendo un nuovo modo di godere ma soprattutto stavo esplorando una nuova versione di me,fino a quel momento rimasta silente.

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