Lauren's Pov
La musica rimbombante nell'abitacolo sembrava essere così penetrante da fracassarmi i timpani; il dj, nonché amico di vecchia data di Lucy,aveva appena fatto partire un brano di David Guetta e la folla , sbizzarrirta, saltava e ballava a ritmo. Frank,dietro la console con una giacca fluo e un berretto girato sul capo, inneggiava la calca di persone a scatenarsi in perfetto ritmo con la musica. Afferrò repentinamente il microfono e mise momentaneamente in pausa la musica,gli astanti erano parecchio delusi, vicini alla climax del brano: "UN FORTE APPLAUSO PER LA PROTAGONISTA INDISCUSSA DI QUESTA FESTA: LAUREN JAUREGUI!!" urlò con tutto il fiato che aveva in corpo, trascinando con sé le persone presenti. Tutti mi guardarono e iniziarono ad applaudire,con volti colmi di ammirazione. Percepii sul fondo della stanza la cubana parecchio vicina al suo ragazzo: sembrava fossero in un mondo apparte rispetto agli altri. Non riuscivo a capire cosa si stessero dicendo ma sembravano nel pieno di una accesa conversazione,forse una sfuriata da parte di lui. Un brivido di adrenalina mi percorse l'intera spina dorsale e mi diede la giusta carica per mettere in atto ciò che la mia mente,vendicativa e a tratti infantile,aveva elaborato. Gettai il bicchiere colmo di birra su una mensola del salotto e agguantai per i fianchi la portoricana , costantemente nelle zone a me circostanti: Lucy Vives era una zecca vivente quando si trattava della sottoscritta,sembrava che ogni pretesto fosse valido per cercare un effimero contatto o godere della più minima considerazione da parte mia.Lo sguardo della pugile si colmò in prima battuta di sorpresa e successivamente di malizia: credeva di essere riuscita finalmente a giungere al mio cuore, inconsapevole di essere vittima di un teatrino e di essere giostrata come un burattino. La portai al centro della pista, avvertendo attorno a me la calca diramarsi per lasciarci uno spazio circolare in cui poterci muovere. Tutti strepitarono quando inziammo a ballare,sulle note di "I See Red". Cinsi la bionda dai fianchi,stringendoli con appiglio territoriale e possessivo. Ci muovemmo in simultanea,offrendo uno spettacolo colmo di erotismo ai presenti. La bionda mi spettinò i capelli,lasciandomi qualche bacio poco casto all'altezza della mascella, sembrava adorarlo.Avevo perso il raziocinio,mi ero completamente lasciata andare e ancora una volta la causa era Camila Cabello. Avevo avvertito la primordiale necessità di sfogare i miei istinti,le mie pulsioni,sebbene chi volessi in quel momento era a pochi metri dalla pista,con il suo ragazzo.
Pote
Li avvertire i suoi occhi ardere lungo la mia schiena,temevo potessero lasciare dei solchi indelebili.La coscia di Lucy si alzò sensualmente fino al mio fianco,le tenni la schiena magra e la feci piombare in un casquet ,mentre si sorreggeva alle mie spalle possenti. Una volta terminato il ballo ,tra urla e inneggiamenti da parte degli invitati,incrociai lo sguardo della latina: era infuocato,comunicava rabbia allo stato puro. Il moro accanto a lei le teneva una mano sul fianco ma quel gesto mi apparve più che ridicolo: lei guardava me,aveva indossato quei fottuti vestiti per me e stava ardendo di gelosia solo ed esclusivamente per me. Un sorriso perverso nacque sul mio volto,il quale venne ignorato da tutti i presenti ma ben compreso dalla cubana. Riuscivamo a dirci fin troppo tramite quegli sguardi.La mano di Lucy saettò sulla mia guancia,stampandomi un bacio poco casto sulle labbra che corrisposi con tutta la rabbia che avevo in corpo. "Saliamo in camera Laur...?" mi chiese la bionda con voce languida, sbattendo le ciglia. Mi allontanai di qualche centimetro,come a cercare meglio una risposta nella mia scatola cranica "Vado un attimo a bere" e mi allontanai prima che potesse replicare. Mi avvicinai al bancone degli alcolici e avvertii una stretta attorno al polso. Era una presa decisa,o meglio una presa che tentava di esserlo nonostante di minaccioso ci fosse ben poco.
Camila's Pov
Strinsi nel palmo il polso della cubana, ancora spettinata dal contatto appena consumato nel mezzo della stanza. La percepii voltarsi con decisione,come se fosse sicura di trovarmi lì dinnanzi a lei o come se da una parte ci sperasse. "Cabello" mi disse con tono neutro,a mo di accenno amicale. Ero sicura di essere rossa in viso,come una pentola a pressione pronta a scoppiare,e la cosa peggiore era che non sapevo trovarvi una spiegazione. Vedere la pugile ballare in modo così ravvicinato con la portoricana aveva scatenato in me la ormai familiare sensazione di tensione allo stomaco: non lo avrei ammesso neanche sotto tortura ma ero fottutamente gelosa. Mi sentii come se in quel preciso istante fosse nato in me un istinto atavico: una smania di possessione,una volontà di avvinghiarmi alla corvina e di non lasciarla più,un calore latineggiante che spesso dimenticavo di possedere.

STAI LEGGENDO
Fighting For Us
RomanceLauren Jauregui è una affermata pugile statunitense con origini cubane, alla soglia dei suoi 26 anni ha già acquisito numerosi titoli nella categoria pesi medi ed è riuscita a girare il mondo disputando più di 50 match. La passione per la boxe l'ha...