Capitolo 5

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«Lasciami andare ho detto!» urlo più che posso per cercare di convincerlo a lasciarmi andare

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«Lasciami andare ho detto!» urlo più che posso per cercare di convincerlo a lasciarmi andare

Ci siamo allontanati dalla festa più del dovuto
Improvvisamente lui mi lascia andare ed io poso i piedi per terra girandomi verso la sua figura

Ha un fastidioso ghigno stampato in faccia e tiene le braccia conserte osservandomi

«Beh allora.. che vuoi fare? Uccidermi forse» sbuffo allargando le braccia

Lui emette una leggere risata
«Voglio solo parlare» dice serio

Parlare? In mezzo al nulla?Certo che ha una strana concezione di parlare

«Uno come te vuole parlare?» ammicco io stranita
Taylor mi aveva detto che era stronzo, ma gli stronzi non parlano in mezzo al bosco con una ragazza

«Uno come me...» ribatte «E dimmi come sarebbe uno come me» chiede avanzando leggermente verso la mia figura

Alzo leggermente il mento per guardarlo negli occhi «Uno come te preferirebbe scoparsela una ragazza e non fare conversazione» rispondo decisa

Lui lentamente fa il giro intorno al mio corpo fermandosi dietro di me
Sono confusa e spaventata allo stesso tempo
Dovrei starci lontana come mi ha detto Taylor ma non riesco

Improvvisamente raccoglie una ciocca di capelli davanti al mio viso per spostarli dietro il mio orecchio
Guardo dritto di fronte a me incapace di muovermi
Un piccolo brivido mi percorre la schiena

Dopo aver spostato la ciocca si china leggermente verso il mio collo

«Mhh.. Hai un buon odore, Cocco se non erro» sussurra maliziosamente

Riprendo lucidità di me stessa allontanandomi da lui
Non so se abbia preso la mia affermazione come un invito a scopare ma devo andarmene

«Sono già passati 10 minuti, devo ritornare alla festa» dico dandogli le spalle cominciando a camminare per raggiungere gli altri
Taylor probabilmente si starà chiedendo che fine io abbia fatto

Improvvisamente lui mi raggiunge prendendomi il polso facendomi voltare verso di lui

«Mia la festa, mio il gioco, mie le regole...Sono io a decidere quanto deve durare piccola » ringhia ad un centimetro dalla mia faccia tenendomi ancora stretta

«Ti avevo avvisata di non farti trovare» ammicca con un sorrisetto fastidioso

Cerco di allentare la presa ma con scarsi risultati
Decido così di dargli una spinta con l'altra mano libera, ma il suo corpo non si è spostato nemmeno di un millimetro

Lui mi osserva, come un cacciatore osserva la sua preda e studia tutte le sue mosse

Il mio cuore comincia a battere più veloce, stavolta non per adrenalina ma per paura.. Non conosco questo ragazzo e non so che intenzioni abbia, lontano da tutti, in mezzo al bosco, non mi fido di lui
porto la mano libera all'altezza del cuore, per ascoltare i miei battiti un po' più veloci del solito

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