✨COMPLETA✨ in revisione
Anima pura e cuore fragile, Dafne Morris sta per cominciare il primo anno di college, euforica e forse un pó malinconica all'idea di dover lasciare la sua vecchia vita.
Ma proprio i primi giorni la sua vita viene stravolta da...
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«Lasciami andare ho detto!» urlo più che posso per cercare di convincerlo a lasciarmi andare
Ci siamo allontanati dalla festa più del dovuto Improvvisamente lui mi lascia andare ed io poso i piedi per terra girandomi verso la sua figura
Ha un fastidioso ghigno stampato in faccia e tiene le braccia conserte osservandomi
«Beh allora.. che vuoi fare? Uccidermi forse» sbuffo allargando le braccia
Lui emette una leggere risata «Voglio solo parlare» dice serio
Parlare? In mezzo al nulla?Certo che ha una strana concezione di parlare
«Uno come te vuole parlare?» ammicco io stranita Taylor mi aveva detto che era stronzo, ma gli stronzi non parlano in mezzo al bosco con una ragazza
«Uno come me...» ribatte «E dimmi come sarebbe uno come me» chiede avanzando leggermente verso la mia figura
Alzo leggermente il mento per guardarlo negli occhi «Uno come te preferirebbe scoparsela una ragazza e non fare conversazione» rispondo decisa
Lui lentamente fa il giro intorno al mio corpo fermandosi dietro di me Sono confusa e spaventata allo stesso tempo Dovrei starci lontana come mi ha detto Taylor ma non riesco
Improvvisamente raccoglie una ciocca di capelli davanti al mio viso per spostarli dietro il mio orecchio Guardo dritto di fronte a me incapace di muovermi Un piccolo brivido mi percorre la schiena
Dopo aver spostato la ciocca si china leggermente verso il mio collo
«Mhh.. Hai un buon odore, Cocco se non erro» sussurra maliziosamente
Riprendo lucidità di me stessa allontanandomi da lui Non so se abbia preso la mia affermazione come un invito a scopare ma devo andarmene
«Sono già passati 10 minuti, devo ritornare alla festa» dico dandogli le spalle cominciando a camminare per raggiungere gli altri Taylor probabilmente si starà chiedendo che fine io abbia fatto
Improvvisamente lui mi raggiunge prendendomi il polso facendomi voltare verso di lui
«Mia la festa, mio il gioco, mie le regole...Sono io a decidere quanto deve durare piccola » ringhia ad un centimetro dalla mia faccia tenendomi ancora stretta
«Ti avevo avvisata di non farti trovare» ammicca con un sorrisetto fastidioso
Cerco di allentare la presa ma con scarsi risultati Decido così di dargli una spinta con l'altra mano libera, ma il suo corpo non si è spostato nemmeno di un millimetro
Lui mi osserva, come un cacciatore osserva la sua preda e studia tutte le sue mosse
Il mio cuore comincia a battere più veloce, stavolta non per adrenalina ma per paura.. Non conosco questo ragazzo e non so che intenzioni abbia, lontano da tutti, in mezzo al bosco, non mi fido di lui porto la mano libera all'altezza del cuore, per ascoltare i miei battiti un po' più veloci del solito