Capitolo 17

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Sai di volere davvero bene ad una persona quando non riesci ad odiarla nonostante ti abbia ferito

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Sai di volere davvero bene ad una persona quando non riesci ad odiarla nonostante ti abbia ferito.

Nonostante il male che mi ha fatto, non riesco ad odiarlo.
Il suo bene è l'unica cosa che continuo a desiderare.

Me la pagherà.
Me la pagherà per i suoi occhi, per il suo sorriso e per le sue labbra.
Me la pagherà perché mi rende debole.
Me la pagherà perché rischia di farmi cedere.
Maledetto uomo.

«Eiei, vietato pensare durante lo shopping» mi riprende Taylor tenendo in mano una bandana in vista della festa di Halloween

Le faccio un sorriso di scuse«Hai ragione...Come sto?» domando girandomi su me stessa

Per stasera ho optato per un semplice costume da angelo ma tutto in tinta nera, il corsetto fascia perfettamente il mio seno rendendolo più prosperoso, la gonna piena di paillettes argento per dare un tocco di brillantezza, le meravigliose ali nere scorgono dalle mie spalle e infine, ho scelto di mettere un paio di corna da diavolo anziché l'aureola, per dare un tocco in più.

«Inutile dire che sei fantastica!» commenta Taylor entusiasta

Lei invece ha optato per un semplice costume da pirata molto ma molto sexy.
Ovviamente una volta tornate a casa ci cospargeremo un po di sangue finto per il corpo, altrimenti i nostri costumi non sembreranno adatti per Halloween, ma per una sfilata porno con desideri proibiti.

Una volta tornate a casa, abbiamo passato tutto il pomeriggio a prepararci, tra risate, musica e balletti inventati.

Stranamente non ho pensato molto ad Alexander, ammetto però che qualche volta, il mio pensiero andava a lui.

Vederlo ieri mattina già posizionato davanti al college, è stato per me un colpo basso, dopo 2 giorni senza vederlo.

Ho cercato con tutta me stessa di ignorarlo, ma cavolo, lui ha la capacità di farmi cedere.
Vederlo la sera sempre allo stesso orario sotto la mia finestra un po mi metteva allegria, anche se cercavo di fare la dura, un po mi sentivo anche in colpa a chiudergli la tenda in faccia.

Ahh, al diavolo il sentirsi in colpa, lui quel giorno non si è sentito affatto in colpa.

«Io sono pronta e tu?» urla la bionda dalla cucina

In fretta sistemo per bene lo strato di rossetto ed esco dalla mia stanza, Taylor vedendomi apre la bocca in segno di stupore.

«Allora?» la incalzo a darmi un parere

«Cavolo Dafne, se non mi piacessero i ragazzi, ci proverei con te!» scherza schiacciando l'occhiolino

Mi avvicino a lei dandole una leggera pacca sul braccio «Andiamo, altrimenti facciamo tardi»

«Credimi, sono sicura che stasera si mangerà le unghia!» dice aprendo la porta

Le rivolgo uno sguardo serio«Ah, ci eravamo dette di non parlare di lui»

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