Capitolo 23

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Perdonate il ritardo❤️Buona lettura

Dieci anni non sono pochi, non sono mai stati pochi per uno che ha sentito la mancanza di quella determinata persona incessantemente, ogni secondo della giornata

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Dieci anni non sono pochi, non sono mai stati pochi per uno che ha sentito la mancanza di quella determinata persona incessantemente, ogni secondo della giornata.

Con mille dubbi e ansie al solo pensiero di rivederla un giorno, o forse no.

Ma adesso è tutto vero, adesso sto cercando di giocare le mia partita migliore per rimediare al danno fatto... E ce la sto mettendo tutta.

Sono qui da circa 20 minuti in questo rumoroso padiglione dove la gente sembra non fermarsi mai,dove il tempo sembra scorrere incessantemente, le persone fanno avanti e indietro caricati di borsoni e valigie, molti portano con se anche i loro animali.

Picchietto rumorosamente il mio piede sul pavimento preso da un'impeto d'ansia

Lei verrà?

Sono stato molto impulsivo a prendere quei biglietti, non ho pensato alle conseguenze, ho fatto tutto senza pensarci su.
Forse dovrei dare la colpa a quel dannato incubo di merda, o magari, dovrei dare la colpa solo a me stesso per la fretta che ho di riconquistare la sua fiducia.

Se mai dovesse presentarsi, questo viaggio per me non sarà affatto facile.

All' altoparlante annunciano chiaramente l'imbarco del mio volo per Seattle, tutte le persone accanto a me cominciano ad alzarsi per dirigersi in fila dietro gli scompartimenti che porteranno all'aereo.

Do un'occhiata intorno a me per riuscire a scorgere una chioma arancione, ma purtroppo, la mia ansia sale ancora di più non vedendo nulla.

Affranto mi ricompongo alzandomi, prendendo con me la mia valigia dirigendomi dietro la fila di persone con il biglietto in mano.
L'hostess poco di fronte a me comincia identificare i biglietti di tutti i passeggeri.

Sono sempre più indeciso se tornare indietro e rinunciare a tutto oppure, intraprendere da solo questo viaggio.

Quando arriva il mio turno, do il biglietto all'hostess per controllarlo e passo avanti nel lungo corridoio dirigendomi verso l'aereo.
Una volta seduto guardo fuori dal finestrino in attesa della partenza.

Ma improvvisamente sento un fruscio accanto a me seguito da una presenza.
Volto lo sguardo e noto Dafne più affannata che mai ma solare come sempre
Il suo profumo al cocco investe subito le mie narici rallegrandomi il cuore

«Allora?» parla con affanno cercando di calmarsi «Mi cedi il posto accanto al finestrino?» mette il broncio

Il mio cuore scoppia di gioia ma non glielo do a vedere e mi alzo concedendole il mio posto.
Ora sono decisamente più rilassato, ma ancora in ansia.
Ho paura di farle conoscere una parte di me che nessuno sa, non so come potrebbe prenderla mah... Glielo devo, decisamente, ora più che mai lei deve sapere la verità.

Dopo aver passato molte ore in volo decisamente tranquille, più che tranquille dato che Dafne si è lamentata per i primi due minuti in partenza di quanto fosse rumoroso l'aereo e poi ha dormito tutto il tempo, finalmente arriviamo a destinazione.

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