5. Cadice

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- Princesa, ti passo a prendere all'alba, diciamo alle 6, non dimenticarti il costume -

Sara si fece prendere dal panico quando lesse il messaggio mentre era al laboratorio di architettura, non aveva nemmeno un costume nelle quattro enormi valigie che si era portata da Milano, ormai era metà ottobre e non c'era nulla nei negozi. Si voltò verso Gemma, era l'unica che poteva aiutarla.

"Gemma hai un costume da bagno?" l'amica la guardò un po' perplessa, perché mai avrebbe dovuto aver bisogno di un costume da bagno a metà ottobre a Madrid.

"Ho un appuntamento con un ragazzo questo fine settimana e mi porta alle terme, mi serve un costume carino." I suoi occhi si illuminarono "Passo a casa tua dopo cena, prima di andare da Thomas e te ne porto un po' così puoi scegliere."

Sapeva che quel sorrisetto avrebbe voluto informazioni piuttosto dettagliate su questo misterioso ragazzo con cui aveva un appuntamento, non poteva dire niente riguardo a Sergio, lo conoscevano anche i muri a Madrid. Per cui si inventò un vicino di casa e cercò su internet delle terme in città non troppo romantiche.

I bikini che aveva portato Gemma era minuscoli, erano simili fisicamente, ma la sua amica era molto più a suo agio con il suo corpo di quanto non lo fosse lei. Scelse i due costumi più casti e li mise nel borsone da viaggio. Puntò la sveglia alle 5.30 per prepararsi, spense la luce e rimase ad occhi aperti nella penombra della stanza. Dalle persiane filtravano le luci dei lampioni e non essere avvolta dal buio totale le piaceva. Cominciò a pensare a come sarebbe stato baciare Sergio, come si sarebbe sentita se le sue braccia l'avessero stretta in un abbraccio, chiuse di colpo gli occhi vergognandosi solo del pensiero.

Mantra del giorno "weekend tra amici", l'aveva ripetuto mentre si lavava i denti, quando ricontrollò il borsone per essere sicura di non aver dimenticato nulla, quando si diede un'ultima occhiata nello specchio prima di scendere dopo aver ricevuto il messaggio di Sergio.

"Buongiorno Princesa" le disse passandole un caffè e una brioches, per poi prendere il suo borsone "lo sai che stiamo via due giorni o ti stai liberando di un cadavere?" adorava prenderla in giro. Ogni volta che la stuzzicava lei assottigliava gli occhi e lo guardava di lato, credeva davvero che potesse fulminarlo solo con un suo sguardo, ed era quello che effettivamente accadeva quando lei lo guardava così.

Partirono che il sole non era ancora sorto, nel giro di dieci minuti Sara si addormentò e Sergio potè passare un'ora abbondante a guardarla dormire. Sembrava una bimba con quelle labbra appena socchiuse e il respiro regolare.

"Buongiorno di nuovo!" le disse quando riaprì gli occhi.

"Scusami, ho dormito molto?" disse strofinandosi gli occhi. Eh si era proprio stupenda.

"Solo un'ora, non preoccuparti."

Prese la brioches che le aveva portato quella mattina e la mangiò di gusto, si era ricordato che adorava la crema pasticcera, questo era sicuramente un pro da aggiungere alla lista che non aveva fatto.

"Sai che non so nemmeno dove stiamo andando?" gli disse.

"A Cadice, mia sorella ha una casa lì e prima che ti venga l'ansia ti dico che mia sorella non ci sarà!" la guardò ridendo, sua sorella sapeva che sarebbe andato lì, le aveva detto che aveva conosciuto una ragazza, che era ancora troppo presto per poterne parlare, però aveva voglia di conoscerla meglio e questo era già tanto per uno come lui.

Dopo 4 ore abbondanti erano arrivati, la casa della sorella era proprio in riva al mare. Una volta aperta la porta il bianco delle pareti in pietra e l'azzurro dell'arredamento le trasmisero una grande serenità.

"E' davvero stupenda!" disse appoggiando il borsone sul pavimento del soggiorno.

"Dai mettiamoci il costume e andiamo in spiaggia, ho davvero voglia di mare" le disse.

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