39. Per sempre

24 1 0
                                    



"Potrebbe essere l'ultima volta lo sai vero?" Le chiese dopo averla baciata.

"No Sergio è l'ultima volta a prescindere!" lo sfidò guardandolo dritto negli occhi.

"Allora siete pronti? 3...2...1" premettero il bottone e una nuvola rosa esplose dietro di loro.

Entrambi iniziarono a saltare di gioia prima di abbracciarsi. "Sapevo che sarebbe stata una bambina!" le disse stringendola forte a sé "Ma tu sarai sempre la mia Princesa!"

Si baciarono a lungo forse un po' troppo visto che erano circondati dalla squadra del Siviglia e in diretta sui social. Ma erano entrambi troppi felici, non solo di aspettare finalmente una femminuccia ma soprattutto perché dopo due anni di buio era tornato di nuovo il sole.

Sara era tornata da Parigi il mattino successivo, dopo aver passato tutta la notte non solo a fare l'amore con Sergio ma soprattutto a parlare della loro vita e del futuro della loro famiglia. Era tornata a casa con la promessa che finita la stagione al Paris lei e i suoi figli l'avrebbero seguito in qualsiasi città sarebbe dovuto andare per giocare. Il suo procuratore Miguel lo chiamò per dirgli che se voleva il Siviglia l'avrebbe voluto come capitano della squadra ma lo stipendio era ridicolo per un calciatore come lui: 2 milioni di euro. Sergio accettò senza nemmeno pensarci, era la cosa giusta. Tornare a casa in tutti i sensi, pensare di chiudere da dove aveva iniziato una carriera spettacolare e crescere i suoi figli in quella che fino a 19 anni era stata la sua di casa. Inoltre Sara avrebbe potuto ampliare lo studio che avevano aperto qualche anno prima proprio lì, era perfetto per tutti. Soprattutto dopo aver scoperto che aspettavano il loro quinto figlio.
Era rimasta incinta il giorno del suo compleanno e lo vedeva come un ulteriore segno del destino.

"Dimmi che mi ami!" Le chiese Sergio, mentre l'abbracciava sotto le coperte.
"Ti amo Amore mio, non ho smesso un secondo di amarti da quando ti ho incontrato! Ti amerò per sempre!" Gli rispose baciandolo.
Sapeva che i sensi di colpa ogni tanto tornavano a fargli visita, sarebbe successo ancora, ma lei sarebbe stata sempre lì a fargli capire che tutto andava bene.
Su molto giornali di gossip l'avevano dipinta come una debole che perdonava al marito ogni suo colpo di testa, anche i peggiori, ma lei sapeva che non era così. Era una leonessa come l'aveva definita la direttrice di Hola che anni fa l'aveva intervistata ad un evento quando era una semplice giornalista. Lottare per la propria famiglia non è da deboli, al contrario, saper affrontare le difficoltà sempre a testa alta e riuscire a risolvere i problemi che la vita ti pone davanti è quello che fanno le leonesse e lei era proprio così.

Mentre stavano per addormentarsi sentirono la porta della loro camera aprirsi e quattro figure piccoline muoversi nella penombra. Rimasero in silenzio per vedere cosa volevano combinare.
"Allora io e Theo ci mettiamo dalla parte della mamma e voi due da quella di papà" disse Leon che ormai aveva quasi dieci anni. "Ma è il nostro turno di stare con mamma" sentenziarono i gemelli che erano vicini ai 6 anni. "Io voglio stare in mezzo" disse Theo con la sua vocina da bimbo di poco più di due anni.
Sergio accese la luce all'improvviso e loro si nascosero ai piedi del letto.
"Troppo tardi, piccole pesti, ormai vi abbiamo visto, che ci fate ancora svegli?" disse il papà. "Controllavamo che fossi ancora a casa!" rispose Leon serio, lui era di sicuro quello che aveva vissuto peggio i due anni di lontananza, si era svegliato molte volte di notte in quegli anni spaventato perché credeva che suo padre fosse andato via per sempre. Sergio gli fece cenno di salire tutti sul letto e di mettersi in mezzo a loro. Leon si aggrappò al padre "Non vado più da nessuna parte, te lo giuro! Solo in trasferta." e gli diede un bacio sulla testa.

Alejandro abbracciò il pancione della mamma perché doveva proteggere la sorellina. Era la fotocopia di suo padre: protettivo, scalmanato e testardo. "Ora facciamo tutti la nanna" disse bonariamente Sara.

********************

Il 2 gennaio 2024 nacque Reina Ramos Maldini una bambolina di 3,5 chili, la più grande tra tutti i Ramos.
Il nome non era stato scelto a caso, sicuramente sarebbe stata la regina di casa, viziata dai suoi fratelli e coccolata dai suoi genitori.

"Ora la famiglia Ramos è al completo!" disse Sergio mettendola nella culla accanto al loro letto continuando a fissarla con gli occhi a cuoricino.

"Anche il mio utero pensa la stessa cosa! Siamo a 5 Amore mio, come volevi tu, io ho abbandonato l'idea di arrivare a dieci!" Rise Sara di gusto.

Quella sera mentre erano abbracciati sul divano davanti al camino lui la guardò e le disse "Mi hai salvato la vita tre volte, lo sai?" Sara lo guardò stranito non capendo a cosa si riferisse. "La prima quando ero un ragazzo di 26 anni troppo pieno di sé che pensava di aver già capito tutto dalla vita, la seconda quando hai creduto che avrei imparato dall'errore che avevo commesso e la terza quando hai lottato al posto mio per salvare il nostro matrimonio! Se anche solo una volta ti fossi arresa con me io non sarei la persona che sono ora, ma soprattutto non sarei qui in questo momento con te e con i nostri cinque figli che dormono di sopra!"

"Ti ho sempre amato Ramos, non avevo nemmeno vent'anni ma sapevo che saresti stato il mio primo e unico amore! Ora è tempo che ti perdoni per quello che è successo, io sarò sempre qui a confortarti per qualsiasi cosa, ma tu devi perdonarti, io l'ho fatto, ma lo devi fare anche tu. Dove non arriva l'uno ci arriva l'altro è così che funziona un matrimonio. Non sappiamo cosa ci riserva il futuro, ma so che con te al mio fianco posso affrontare qualsiasi sfida!" gli disse baciandolo dolcemente.

"Uniti, siamo più forti di qualsiasi cosa. Non lo dimenticherò più! Ti amo Princesa!"

E seduto davanti a quel camino con l'amore della sua vita tra le braccia, cominciò lentamente a lasciare andare tutto quel risentimento che provava verso se stesso, per aver quasi distrutto una seconda volta tutto quello che con tanta fatica aveva costruito negli anni.

"Voglio che ci risposiamo, solo io,te e i bambini, senza fiori, invitati, fuochi d'artificio. Lo so che non è una proposta romantica, siamo in tuta, sul divano e non ho un anello, ma lo vado a comprare domani. Ma tu risposami perché voglio rifarti le promesse e questa volta voglio mantenerle per sempre!" gli disse lui all'improvviso.

"Non mi hai fatto la domanda però!" rispose lei.

"Sara mi vuoi sposare... di nuovo?"

"Assolutamente sì!"

Dopo due settimane erano davanti a un prete solo loro due e i loro cinque figli a ripetere le promesse che si erano fatti 5 anni prima.

"Sarai sempre l'unica donna della mia vita. Non permetterò che nessuna mia paura ci separi. Ti amo con tutto me stesso."
La strinse a sé e la baciò con tutta l'amore che provava per lei.

"Per sempre. Io e te. Uniti." gli sussurrò all'orecchio Sara ed entrambi sapevano che questa volta nessuno avrebbe più potuto dividerli.

JuntosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora