20. Boy or girl?

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Sdraiata sul lettino della ginecologa si stava perdendo negli occhi di Sergio, non potevano guardare mentre la dottoressa eseguiva la morfologica perché volevano che il sesso del bambino venisse svelato il giorno di Natale, per cui l'avrebbe scritto su un foglio e messo in una busta, poi Sara l'avrebbe portato in una pasticceria per far fare una torta.

"Allora io ho controllato tutto, anche il sesso, se volete ora potete vedere il viso!"

"E' uguale a te Amore, è stupendo" disse Sergio con gli occhi lucidi.

"Io direi che il naso e le labbra sono identici ai tuoi!" rispose Sara commossa.

Con la busta in borsa andò a piedi verso la pasticceria, aveva già chiamato in precedenza per prenotare la torta, visto che mancavano solo cinque giorni a Natale. L'avrebbero consegnata nel pomeriggio della Vigilia, così dopo il pranzo di Natale avrebbero scoperto il sesso del loro bambino insieme alla sua famiglia e a quella di Sergio che sarebbero venuti da loro per le vacanze.

Sergio era stato categorico, non avrebbe preso un aereo e nemmeno fatto cinque ore di macchina con il pancione. Tutti sarebbero stati i benvenuti in casa Ramos a Madrid se volevano coccolarsi il pancione. Per cui, per la prima volta, tutte le camere da letto della villa sarebbero state occupate. I genitori di Sara insieme a Daniel sarebbero arrivati la mattina della Vigilia, le sorelle di Sergio con i mariti la mattina di Natale e i suoi genitori il 23 pomeriggio. Era stata proprio Sara a chiedere a Paqui se avessero potuto anticipare di un giorno la partenza perché con il pancione faceva più fatica a cucinare e la madre di Sergio non aveva esitato un attimo ad accettare.

Dopo essere stata in pasticceria, fece un giro per le vie del centro, doveva ritirare il regalo per Sergio, un Rolex vintage che aveva visto qualche mese prima, ma aveva voluto far aggiungere un'incisione sulla cassa: Juntos. Alla fine era quello che ripeteva sempre lui, se rimanevano uniti potevano superare tutto.

Si fermò davanti ad una vetrina di articoli per neonati e vide una culla stupenda, era proprio così che se l'era immaginata. Appena la commessa la vide la riconobbe subito "Ma sei Sara, la ragazza di Ramos!" ormai era quello il suo nome Sara la ragazza di Ramos. "Ho visto questa culla e mi piace tantissimo, ma non so ancora il sesso del bambino, se passo dopo le feste natalizie ne troverò ancora?" la commessa controllò sul computer, ne abbiamo ancora due da maschio, una da femmina e tre con colori neutri. Il rischio che finissero prima che scoprisse il sesso del bambino era alto. "Allora ne prendo una con i colori neutri, me la potete recapitare a questo indirizzo?" le scrisse tutto su un biglietto. "Ma certo, dovrebbe arrivarle il 23 dicembre."

Una volta ritirato l'orologio prese un taxi e tornò a casa. Sergio era ancora agli allenamenti e lei ne approfittò per farsi una nuotata nella piscina coperta. Più passavano le settimane e più la schiena le faceva male se stava troppo tempo in piedi o sdraiata. Stare nell'acqua l'aiutava molto. Bastava nuotare per un'ora e la sera la sua schiena era come nuova. Si fece la doccia, si spalmò l'olio su tutto il pancione, si mise in tuta e iniziò a preparare la cena.

"Amori miei sono a casa!"

Sergio entrò in cucina per baciarla, ma lei lo anticipò dandogli un bacio completo, come lo chiamava lui. "Ho comprato la culla per il nostro bambino, ce la consegnano il 23!" disse entusiasta.

" E dove l'hai trovata?"

"Stavo camminando per le vie del centro e mi è capitata davanti, ne erano rimaste poche così non ho voluto correre il rischio di aspettare e l'ho presa! Fra tre giorni arriverà la culla per il nostro bimbo o la nostra bimba, non sei felice?"

"Amore, sono strafelice!"

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Sergio rientrò dalla trasferta di Valencia domenica notte, avevano disputato l'ultima partita prima della pausa natalizia portando a casa una bella vittoria. Ogni volta che lasciava Sara a casa da sola si sentiva inquieto, aveva sempre paura che le succedesse qualcosa. Si infilò nel letto, si mise accanto a lei e controllò che stesse bene. Per fortuna che sarebbero arrivati i suoi genitori quella mattina, anche se non lo faceva vedere sapeva che Sara era stanca. Avrebbe dovuto assumere due persone che si alternassero in casa in modo che non rimanesse più da sola quando lui non poteva stare con lei. Ma sapeva bene che Sara non era d'accordo.

Sergio venne svegliato dal sedere della sua ragazza che si strusciava contro di lui. "Amore che stai facendo?" disse senza nemmeno aprire gli occhi.

"Ho voglia di fare l'amore prima che la casa si riempia di persone." gli rispose con una vocina sexy.

Non se lo fece ripetere due volte, in un attimo le tolse il pigiama e iniziò a farla godere, adorava sentirla urlare senza freni o inibizioni e sapeva che nei prossimi giorni si sarebbero dovuti contenere. Quando raggiunse l'orgasmo non si trattenne e questa era la cosa che lo faceva più eccitare e di conseguenza venne subito dopo di lei.

I genitori di Sergio arrivarono carichi di doni, sembravano i Re Magi, non appena Paqui vide Sara con il suo pancione corse ad abbracciarla non riuscendo a trattenere le lacrime.

"Sei una visione Bambina mia. Come stai? Adesso ci sono io, non devi preoccuparti di nulla!"

"Ciao Mamma, anche a me fa piacere vederti!" scherzò Sergio dopo aver salutato suo padre, aiutandolo a portare in casa le decine di regali che avevano portato.

"Sergio non fare il bambino. Ti stai prendendo cura di questa donna meravigliosa?" Le rispose sua madre.

"Mi prendo sempre cura della donna che amo e della madre di mio figlio." le disse dandole un bacio.

Una volta sistemata, Paqui si mise subito all'opera, fece una lista di tutto quello che avrebbe dovuto preparare nei prossimi giorni, in modo che Sara si stancasse il meno possibile.

"Sergio quando hai intenzione di prendere una persona che si occupi della casa? Sara ha l'università a cui pensare ed è incinta!"

"Starai qui per 4 giorni, avrai tutto il tempo di convincere quella testarda di tua nuora, magari anche a riguardo la tata che assolutamente non vuole!"

Avevano affrontato l'argomento nelle settimane precedenti e Sara non aveva voluto sentire ragioni. Voleva fare tutto da sola, magari ascoltando le parole di sua madre sarebbe stata più ragionevole.

Suonò il citofono e Sara "corse" giù per le scale "È arrivata la culla!" urlò felice.
Sergio guardò sua madre e anche lei capì che non solo suo figlio era un testardo in quella casa.

Il 24 mattina arrivarono i genitori di Sara e suo fratello, che corse ad abbracciarla, ma non appena vide Sergio si buttò tra le sue braccia. Lui lo prese in braccio e lo portò in giro per tutta la casa facendolo ridere come un matto.

"Sarà un padre meraviglioso" le disse Adriana.

Quando arrivò la torta Sergio la mise nel frigorifero come se fosse una reliquia, non vedeva l'ora di scoprire il sesso di suo figlio.

La mattina di Natale c'era il delirio in casa Ramos, ma quando arrivarono le sorelle di Sergio la situazione degenerò definitivamente, la cucina era un campo di battaglia, Paqui dirigeva i lavori e tutti avevano il loro compito.

Alle 13 si sedettero a tavola e iniziarono il primo pranzo di famiglia. Sara si prese un momento per guardare questa nuova famiglia allargata riunita insieme per la prima volta, se ripensava all'anno scorso le sembrava un miracolo, ma non poteva essere più felice.

Sergio posò la torta sul tavolo, porse il coltello a Sara "Papà, fai un video mentre tagliamo la torta, mamma chiama Ludovica è insieme a tutti gli altri, voglio che ci siano anche loro" si affrettò a dire.
Una volta pronti presero insieme il coltello e tagliarono una fetta. La crema era blu. Avrebbero avuto un maschietto.

Sara abbracciò Sergio e lo attirò a sè " Avremo un maschietto Amore mio!" Lui le sorrise con gli occhi lucidi "Non puoi capire quanto sia felice e quanto sia innamorato di te Amore mio." Si baciarono appassionatamente prima che tutti li abbracciassero per fargli gli auguri.

Quella sera in camera da letto Sara prese il regalo di Sergio e glielo porse "L'anno scorso ero un po' in difficoltà con il tuo regalo, ma quest'anno è stato semplice."

Aprì la confezione e rimase a bocca aperta non appena vide l'orologio che voleva comprare qualche mese prima. "Guarda l'incisione" gli disse. Girò l'orologio e lèsse "Juntos" il suo viso si illuminò.

"Ti amo da impazzire Piccola mia!"

"Ti amo anch'io Amore! Ti rendi conto? Avremo un maschietto!"

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