Juntos

22. L'ultima parola

Nei giorni successivi al litigio di Capodanno Sara si mise subito a guardare cataloghi di mobili per rifare la camera da letto, era un capriccio, lo sapeva anche lei, ma l'incontro con quella ragazza le aveva ricordato che Sergio aveva avuto un'infinità di donne e tutte erano state nel letto dove ora dormiva lei. Si era anche sorpresa di non averci pensato prima. Inoltre stava leggendo anche i curricula che le mandava l'agenzia a cui si era rivolta per cercare una collaboratrice domestica e una tata. Voleva chiudere tutte e tre le questioni il prima possibile perché poi sarebbe iniziata la sessione invernale di esami all'università e voleva riuscire a darne almeno quattro perché dopo la nascita di Leon avrebbe dovuto sospendere la frequentazione delle lezioni e ricominciare a fine settembre.

Sergio tornò dagli allenamenti e la vide seduta al tavolo in soggiorno davanti al pc, non si accorse che era tornato. Si mise dietro di lei per guardare cosa stesse facendo e vide il curriculum di una ragazza di nemmeno trent'anni molto bella che si era candidata come tata.

"Si certo, credici che ti faccio vivere sotto lo stesso tetto con mio marito!" disse mentre lo cestinava.

"Con chi, scusa?"

Sara saltò sulla sedia, non l'aveva sentito rientrare "Mi hai spaventata! Da quanto mi stavi spiando?" cercò di sviare il discorso da quello che le aveva sicuramente sentito dire.

"Da quando hai detto che una così bella ragazza non poteva vivere nella stessa casa con tuo marito." Ovviamente Sergio non perse l'occasione di sottolineare l'ultima parola, non l'aveva mai sentita chiamarlo così, erano entrambi passati dal ragazzo/a a compagno/a, dopo che Sara era rimasta incinta, perché la posta in gioco si era notevolmente alzata, la loro relazione aveva fatto un grosso passo in avanti, però doveva ammettere che sentirsi chiamare così non gli era dispiaciuto.

"Era così per dire e poi l'hai definita bella ragazza per cui non avevo tutti i torti a cestinare il suo curriculum."

"Qualche tempo fa ti avevo chiesto se volevi che ci sposassimo e mi hai detto di no, se hai cambiato idea basta dirlo." Gli piaceva stuzzicarla.

"Confermo la mia risposta precedente. No grazie, sono a posto così!"

Se non fosse rimasta incinta magari avrebbe aspettato ancora uno o due anni prima di farle la proposta, ma stavano per diventare genitori, avrebbero cresciuto un figlio insieme e quindi si potevano anche sposare prima, ma come sempre lei doveva fare il bastian contrario.

Sara aveva iniziato la sessione di esami, in casa erano iniziati i lavori per ristrutturare la camera ed era impossibile studiare, per cui di solito andava nella biblioteca dell'università insieme a Gemma e Thomas. Come aveva immaginato con il tempo le persone avevano smesso di guardarla, quasi tutti sapevano che stava con Sergio Ramos, ma ora non importava più a nessuno, così poteva continuare a comportarsi come una normale studentessa e stare insieme ai suoi amici in università.

"Ragazzi io ho fame, andiamo a mangiare?" erano solo le 12.30 ma nonostante i suoi snack mattutini era sempre affamata. Da quando era entrata nel sesto mese aveva voglia di divorare qualsiasi cosa, aveva preso sei chili scarsi e la dottoressa le aveva detto che andava benissimo, ma ora aveva costantemente fame.

"Si mammina, ti portiamo subito a mangiare qualcosa, non vogliamo che ti venga un calo di zuccheri." le disse Thomas che era diventato iperprotettivo nei suoi confronti, ma mai quanto Gemma, che a seconda delle occasioni vestiva i panni di bodyguard, cuoca, assistente nello shopping per lei o il bambino e soprattutto natural coach. Controllava sempre che quello che ingeriva fosse sano, senza coloranti e con pochissimi conservanti.

"Hanno aperto un posto carino in cui fanno cucina vegetariana e vegana, poi hanno dei concentrati di frutta e verdura deliziosa." Sara e Thomas si guardarono disperati. "Io vorrei un hamburger e delle patatine, anzi, un doppio hamburger con anche del bacon." le disse Sara.