Sergio le disse che se quel sabato avesse segnato, la sua esultanza sarebbe stato un chiaro riferimento al bambino."Così lo diciamo a tutti, nello stesso momento e ci leviamo il pensiero."
"E non pensi che i nostri genitori ci rimarrebbero male a saperlo insieme a tutto il resto della Spagna?" sentenziò Sara.
"Abitiamo lontani dalle nostre famiglie, dovremmo dirglielo con una video chiamata e non sarebbe la stessa cosa che dirlo dal vivo, per cui tanto vale fare così. E poi non è detto che domani faccia un gol."
Prese la sua borsa e prima di uscire baciò lei sulle labbra e poi la sua pancia che nascondeva ancora il loro segreto.
"Fate i bravi Amori miei! Vi amo!"
Ormai era questa la frase che le diceva ogni volta che si salutavano e ogni volta che la sentiva era sempre più convinta che Sergio sarebbe stato un compagno e un padre fantastico.
Quel sabato 5 ottobre 2013 invitò i suoi compagni di università a casa di Sergio per vedere la partita, se avesse segnato almeno ci sarebbe stato qualcuno ad abbracciarla. Gemma si sentiva importante come la Regina Elisabetta per essere l'unica al mondo a sapere che la coppia più amata di Spagna aspettava il loro primo figlio.
"Quindi hai portato via tutto dal tuo appartamento?" le chiese mentre preparavano pizzette e focaccine.
"No, ufficialmente non mi sono ancora trasferita in casa Ramos, nonostante viva qui da quando sono tornata dalle vacanze!"
"E posso sapere che cosa stai aspettando? Un invito scritto?" la canzonò Gemma.
Sergio le aveva chiesto di vivere insieme prima che rimanesse incinta e lei in quel momento si era spaventata, non poteva fare a meno di domandarsi se non stessero correndo troppo. Lo sanno tutti che i primi tempi in una relazione sono tutti rose e fiori, il difficile arriva dopo, ma in realtà era arrivato molto prima, la gravidanza aveva scombussolato tutti gli equilibri e la convivenza era iniziata senza che lei avesse mai risposto alla domanda che le fece Sergio il primo giorno di vacanza. Tenere quell'appartamento la faceva sentire più tranquilla, così sapeva che avrebbe avuto sempre un posto tutto suo.
Fece fare un giro della casa ai suoi amici che a differenza di Gemma non l'avevano mai vista, Thomas dichiaratamente gay dall'età di 15 anni le chiese se poteva annusare le camicie di Sergio, acconsentì dopo averlo preso in giro.
"Profumano di testosterone!" disse con occhi sognanti e tutti scoppiarono a ridere.
Dopo dieci minuti dall'inizio del secondo tempo il Real prese un gol, ma nemmeno cinque minuti dopo Sergio calciò un missile che si conficcò nella porta, corse a prendere il pallone, lo mise sotto la maglia e davanti alla telecamera a bordo campo fece un cuore con le mani. Più chiaro di così! I suoi compagni ci misero qualche secondo a realizzare, ma poi lo riempirono di abbracci, si capiva che gli stavano chiedendo se Sara fosse veramente incinta.
Anche gli amici di Sara ci misero qualche secondo a capire la sua esultanza, ma poi la reazione fu identica.
"Sei incintaaaaaa????"
"Non ci credo, sto volando!" urlò Thomas.
Da quel momento fu il caos, il Real vinse al 94esimo con un gol di Cristiano Ronaldo, il suo telefono non smetteva di squillare, le arrivarono migliaia di notifiche su Instagram, decine di migliaia di nuove richieste di amicizia. Ma appena i suoi amici tornarono a casa fece l'unica chiamata che le importavano davvero.
"Ciao Mamma, sei con papà?"
"Si siamo appena usciti dal cinema, tutto bene?"
"Metti in vivavoce e non guardate le notifiche sui vostri telefoni."
"Ok tesoro, ora ti sta ascoltando anche tuo padre."
"Sono incinta! Io e Sergio aspettiamo un bambino,
sono entrata da qualche giorno nel terzo mese."Silenzio assoluto.
"Pronto? Ci siete ancora?"
"Tua madre non tanto, sta già piangendo. Lo sai che sarai comunque la mia Bambina anche se diventi mamma vero?"
"Certo papà! Non siete arrabbiati?"
"Tesoro non potremmo mai essere arrabbiati per una cosa del genere, sei giovane ma non sei sciocca. Sarai una madre stupenda e Sergio sarà un ottimo padre ne sono certo. Vado ad assistere tua madre ora, è contenta anche lei solo che non era preparata. Ci sentiamo nei prossimi giorni Piccola mia."
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La notizia della gravidanza era stata accolta positivamente anche dalla famiglia di Sergio, aveva passato quasi tutta la mattina di domenica al telefono prima con Remi e poi con Miriam.
"Le tue sorelle mi fanno morire dal ridere" esordì dopo averlo raggiunto in cucina.
"A me fanno solo morire! Tre ore al telefono, ma ti pare normale? Per di più con me hanno parlato per trenta secondi, è anche figlio mio!"
"Oh ma come siamo permalosi Ramos, hai paura di non essere più il cocco di casa?" le rispose Sara facendogli il verso.
Mangiarono in veranda visto che la temperatura era ancora buona nonostante fosse già ottobre, Sergio non le faceva nemmeno portare un piatto, faceva fatica anche a farla cucinare, se prima era protettivo adesso lo era dieci volte di più.
"Vuoi un dolce?" le chiese.
"A dire la verità vorrei una sigaretta!" gli rispose per prenderlo in giro.
"Non mi fare incazzare."
"Non ti sei mai incazzato con me e ormai stiamo insieme da un anno!"
"Quindi vuoi iniziare oggi?"
Le piaceva stuzzicarlo, con lei aveva una pazienza che non aveva con nessun altro, in campo era il primo a fare rissa, a mettersi in mezzo invece con lei era sempre dolce e premuroso.
"Vuoi che ci sposiamo?" le chiese a bruciapelo, con la stessa naturalezza con cui un minuto prima le aveva chiesto se voleva un dolce.
"No, non ci dobbiamo sposare perché sono incinta, non siamo nell'Ottocento."
"Non ti sposerei perché sei incinta, ti sposerei perché ti amo."
"Se non fossi incinta, oggi mi avresti chiesto di sposarti?" gli rispose alzando gli occhi al cielo per quella conversazione davvero surreale.
"Non credo."
"Ecco ti sei risposto da solo."
Ogni conversazione con lui era così, riusciva a sorprenderla, farla ridere e a farle mettere le mani nei capelli tutto nel giro di pochi minuti.
"Vorresti un maschio o una femmina?" questa volta toccava a lui rispondere alla domande.
"Vorrei solo che fosse bello o bella come te, che fosse dolce come te, intelligente come te."
"Quanto sei sdolcinato oggi! Io vorrei un maschio, di una femmina saresti troppo geloso."
"Io non sono geloso, tu sei gelosa!" le disse facendole una linguaccia, perchè sapeva che aveva perfettamente ragione.
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RomantikLA STORIA CONTIENE UN LINGUAGGIO SCURRILE E SCENE DI SESSO ESPLICITE! Tutto inizia nell'estate del 2012, Sara Maldini si gode le vacanze con la sua famiglia e i suoi cugini, compirà vent'anni tra poco e a settembre inizierà la sua vita universitar...