Sergio aprì gli occhi e realizzò che quello che era successo la sera prima non era solo un sogno, lei era lì accanto a lui che dormiva nuda tra le sue braccia. Si alzò per andare a prepararle la colazione e mentre stava versando il caffè si rese conto che non aveva mai preparato la colazione per nessuna. In realtà non dormiva con una donna fino al mattino da quasi una decina d'anni e non aveva mai dato un nomignolo a nessuna se non alle sue sorelle. In quel momento capì che doveva arrendersi all'evidenza, non era una semplice cotta, aveva proprio perso la testa per Sara."Ser... Ser dove sei?"
"In cucina Piccola, sto preparando la colazione." eccolo un altro soprannome, sorrise per aver impiegato tre mesi a realizzare quello che Marcelo gli aveva detto una settimana dopo che si erano conosciuti.
Entrò in cucina con una maglietta oversize, senza reggiseno e con i capelli tutti arruffati per la pioggia e il sesso della sera prima. Lo guardò mentre con solo dei boxer addosso cucinava per lei, aveva anche un culo spettacolare, non sapeva se abbracciarlo o sedersi semplicemente su una sedia. La tolse lui dall'imbarazzo senza saperlo, portandole il piatto al tavolo e baciandola, come se fosse la normalità, come se fosse una mattina come tante.
Quanto desiderava che le sue mattine iniziassero tutte in questo modo. "Devo farmi una doccia ho i capelli da pazza" disse toccandosi la testa. La doccia la fecero insieme, durò decisamente più del previsto e procurò a Sara due orgasmi da togliere il fiato.
Mentre chiudeva il borsone non poteva fare a meno di chiedersi che cosa sarebbe successo una volta tornati a Madrid. Era questo il massimo che avrebbe avuto da lui? Era stato tutto troppo bello e non voleva che finisse.
"A che pensi?" le chiese dopo averla vista guardare il borsone chiuso per un tempo decisamente lungo.
"Oh no, niente, stavo facendo mente locale... per vedere se ho preso tutto!"
"Sei una pessima bugiarda, te lo volevo dire già da un po', non sei capace a mentire."
Fece una smorfia per negare l'evidenza e Sergio le prese il viso e la baciò.
"Vediamo se indovino: cosa succede ora che torniamo a Madrid?" lei sgranò gli occhi, non era difficile sapere cosa stesse pensando, perché era quello che aveva pensato anche lui quando si era svegliato.
"Dalla tua faccia direi che ho indovinato! Quindi, prima di tutto ti riporto a casa, ti accompagno nel tuo appartamento, giusto per non farti portare da sola il morto che hai nel borsone e poi mi fermo a dormire da te, ti sembra un buon inizio del Piano Ramos?"
Gli saltò in braccio e lui l'afferrò per il sedere, mentre lo baciava, gli sussurrò all'orecchio "Che ne dici di una sveltina prima di partire Ramos?"
"Tutto quello che vuoi Princesa!"
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Mentre era sopra di lui nel suo letto dietro a Puerta del Sol, era sempre più convinta che fare sesso con Sergio Ramos fosse una vera e propria droga. Era girata di spalle e si muoveva su e giù per non smettere di provare piacere nemmeno per un secondo. Le mani di lui le stringevano il sedere " Se continui a scoparmi così vengo fra un attimo!" le disse in un gemito e questo le fece aumentare il ritmo, voleva farlo venire, voleva che anche lui provasse quello che lei stava provando da due giorni.
Strinse le sue natiche ancora più forte e si abbandonò ad un orgasmo totalizzante, aveva scopato per anni, aveva scopato con migliaia di ragazze, ma non aveva mai provato degli orgasmi così intensi.
Dopo essersi tolto il preservativo, la strinse a sè.
"Domani sera voglio provare un nuovo posto che ha aperto settimana scorsa, ti passo a prendere sempre alle 20.30, va bene?"

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Juntos
RomanceLA STORIA CONTIENE UN LINGUAGGIO SCURRILE E SCENE DI SESSO ESPLICITE! Tutto inizia nell'estate del 2012, Sara Maldini si gode le vacanze con la sua famiglia e i suoi cugini, compirà vent'anni tra poco e a settembre inizierà la sua vita universitar...