16. Estate

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Sara aveva passato brillantemente i due laboratori e poteva concentrarsi sulla tesina che avrebbe presentato a settembre, il primo traguardo era vicino, poi avrebbe dovuto frequentare gli ultimi due anni di specializzazione. Era soddisfatta dei suoi risultati, nonostante la sua vita a Madrid fosse stata stravolta dalla relazione con Sergio, era riuscita a non perdere la rotta. Per Pasqua era tornata a Milano per vedere i suoi genitori, ma soprattutto Daniel che non vedeva dal settembre scorso. I suoi cugini le organizzarono una cena nel suo ristorante preferito di Milano e dopo tre giorni meravigliosi tornò a Madrid dall'amore della sua vita. La loro storia d'amore continuava ad essere su tutti i giornali, nonostante passassero i mesi ogni volta che uscivano insieme i paparazzi erano sempre pronti a scattargli foto. Alle ragazze piaceva perché era sempre gentile e sorridente e non la classica menosa, ai ragazzi invece perché oggettivamente bella.

Il campionato era finito, il Real si era piazzato al secondo posto, ma la sconfitta nelle semifinali di Champions e la sconfitta in finale con l'Atletico nella Coppa del Re avevano guastato i risultati di una stagione nel complesso buona. Sergio era stato di pessimo umore per diversi giorni, ma questo l'aveva spronato a fare di meglio nella stagione successiva. Ma ora stava pensando che l'unica cosa che voleva era godersi le tre settimane di vacanza con la sua ragazza, solo loro due e nessun altro, voleva passare ogni minuto accanto a lei, svegliarsi con calma, non doversi ritagliare dieci minuti per una sveltina. Voleva viverla senza guardare l'orologio.

Aveva noleggiato uno yatch enorme per girare il Mediterraneo, si sarebbero fermati dove volevano, senza tabelle di viaggio, scadenze e orari. Anche se questo aveva fatto storcere un po' il naso a Sara e alla sua mania di pianificare ogni singola cosa.

"Hai già finito di preparare le valigie? Sono colpito!" la prese in giro, lei in risposta gli fece una linguaccia.

"Mi manca solo il beauty, domani vado a prendere la confezione di pillola anticoncezionale e direi che sono a posto. Alla fine staremo in costume per la maggior parte del tempo!"

"Io credo che staremo nudi per la maggior parte del tempo!"

Sara gli fece il suo solito sguardo, ma aveva già immaginato che in quella vacanza avrebbero fatto un sacco di sesso fantastico. Da quando aveva iniziato a prendere la pillola avevano smesso di usare il preservativo, avevano fatto gli esami ed erano perfettamente sani. Farlo senza aveva reso Sergio ancora più voglioso, anche se credeva che non fosse possibile.

Quando arrivarono al porto di Barcellona per poco Sara non ebbe un infarto, lo yatch come lo chiamava Sergio era una vera a propria nave, aveva un equipaggio, cuochi e camerieri.

"Ma tutte queste persone solo per noi due? Mi sembra un tantino esagerato!"

"Amore quando ti ho detto che non avresti dovuto pensare a nulla intendevo questo: tre settimane servita e riverita come meriti."

Vennero accolti dal capitano e dal personale di bordo che gli mostrarono la loro suite, grande quanto l'appartamento di Sara a Puerta del Sol, il bagno aveva una doccia enorme e una vasca idromassaggio. Sergio si buttò sul letto e le fece cenno di raggiungerla.

"Ramos, abbiamo tre settimane, posso prima mettere a posto le mie cose così non si stropicciano?" aprì l'armadio, anche quello era enorme "Questa stanza è più grande di casa mia!"

"A proposito di questo Piccola, stavo pensando che potresti lasciare il tuo appartamento quest'anno e venire a vivere da me."

Lo disse così, come se le stesse dicendo cosa volesse mangiare per cena, come se fosse la cosa più naturale del mondo. Il viso di Sara diceva tutto, cercò di mettere insieme una frase di senso compiuto ma non ci riuscì e questo fece scoppiare Sergio in una fragorosa risata.

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