Rientrata a Madrid aveva passato le giornate a scrivere la tesina che avrebbe dovuto consegnare entro il primo settembre. Mancava ancora un mese, ma aveva moltissimo lavoro da fare, Sergio era impegnato con gli allenamenti, il 18 sarebbe cominciato il campionato. Carlo Ancelotti era il nuovo allenatore del Real e Sara lo conosceva bene, era stato prima compagno di squadra di suo padre e poi il suo allenatore, negli anni in cui il Milan non era secondo a nessuno.Da quando era tornata dalle vacanze viveva da Sergio anche se non aveva ancora deciso se trasferirsi definitivamente da lui, ma l'aria condizionata e la piscina avevano influito sulla scelta di passare il caldo agosto madrileno nella sua casa. Anche perché appena mangiava qualcosa in più le veniva un senso di nausea. Il caldo la buttava giù. Gemma andava quasi ogni giorno da lei, lavoravano al pc, mangiavano qualcosa a pranzo e poi nel tardo pomeriggio si mettevano in piscina. Ormai era la prassi che Sergio le trovasse a chiacchierare quando rientrava dagli allenamenti.
Era quasi Ferragosto, si moriva di caldo, Sara e Gemma erano sedute in salotto con l'aria condizionata al massimo a scrivere gli ultimi capitoli.
"Ho bisogno di una pausa, che ne dici se mangiamo?" l'idea di Gemma era buona, anche lei stava morendo di fame. Tiro fuori la pasta fredda che aveva preparato la sera prima e ne servì un piatto alla sua amica.
Appena mise la prima forchettata in bocca, un senso di nausea la fece correre in bagno, Gemma la seguì spaventata, l'aiutò a bagnarsi la faccia per riprendersi un pochino.
"Questo clima mi uccide!"
"Sei sicura che sia il clima? Quando hai avuto le ultime mestruazioni?"
"Ma nemmeno un mese fa, figurati!" ma dopo aver pronunciato quelle parole sbiancò di colpo, corse a prendere il telefono e cominciò a imprecare "Cazzo, cazzo cazzo, non è possibile... come cazzo è potuto accadere? Come cazzo ho fatto a non accorgermene? Oh cazzo, cazzo, cazzo!"
Gemma le prese il viso tra le mani "Stai calma, magari è davvero il caldo. Ascolta, vado a prendere un test di gravidanza. Torno subito ok?" Sara annuì terrorizzata.
Continuò a camminare avanti indietro, maledicendo la sua superficialità, era stata così presa dallo studio che non si era accorta che non le era venuto il ciclo. Ma comunque non poteva essere incinta, prendeva la pillola, ma poi si ricordò che c'era quello 0.2% a cui nessuno pensava mai e soprattutto si ricordò della loro serata folle a Paros. Dopo i venti minuti più lunghi della sua vita Gemma tornò con due test di gravidanza "Metti caso che con il primo non si capisca il risultato!".
Andarono in bagno, fece la pipì e si abbracciarono per i cinque minuti necessari per avere il risultato. Sara elencava tutte le cose buone che avrebbe fatto se non fosse stata incinta e Gemma giurava che le avrebbe fatte anche lei. Il timer del telefono suonò, si guardarono negli occhi e poi Sara prese il test in mano:
- Incinta: 4 - 5 settimane -
Il tempo si fermò.
Quando Sergio tornò dagli allenamenti si stupì di non trovare Sara e Gemma in piscina, la chiamò ma non ricevette risposta, pensava che fossero uscite a bersi qualcosa e salì le scale per andarsi a cambiare, quando entrò in camera da letto trovò Sara che guardava fuori dalla finestra.
"Amore, ma allora ci sei. Pensavo fossi uscita con Gemma. "
Sara trasalì quando sentì la sua voce e si girò, aveva pianto. "Ehi Piccola che succede?" l'abbracciò e lei scoppiò in lacrime.
"Mi dispiace, mi dispiace, io davvero non so come sia potuto accadere." continuava a ripetere queste parole in loop, Sergio non capiva minimamente a cosa si riferisse, la staccò da sé per guardarla negli occhi.
"Amore non sto capendo, per che cosa ti dispiace?"
Lei tirò fuori il test di gravidanza dalla tasca dei pantaloncini e glielo porse.
- Incinta: 4 - 5 settimane -
Era l'unico pensiero che non gli aveva sfiorato il cervello e si sentì sollevato perché aveva pensato che volesse lasciarlo o che peggio non l'amasse più.
"Non lo vuoi tenere?" le chiese. Non avevano mai affrontato l'argomento, sapeva che lei era molto giovane, ci sarebbe stato tutto il tempo del mondo per parlarne anche se lui sapeva già che lei era la donna della sua vita e con lei avrebbe avuto tutti i figli che lei avrebbe voluto avere.
"Io... io...pensavo... che.. che ti saresti arrabbiato.." disse con un filo di voce.
"Arrabbiato?" rispose dolcemente lui.
"Non abbiamo mai parlato di questo e io ho sempre pensato che avrei avuto dei bambini fra qualche anno, ma anche se è successo molto prima di quello che avevo pianificato, io lo voglio tenere, ma capisco che magari tu..." si morse il labbro per non ricominciare a piangere "non voglia un figlio ora, stiamo insieme da meno di un anno e insomma è troppo presto, non viviamo nemmeno insieme e io lo capirei se tu non volessi..." stava andando in panico.
"Ehi, respira, stai andando in ansia. Io ti amo e se tu vuoi questo bambino io sarò l'uomo più felice su questa terra." Ricominciò a piangere, gli saltò in braccio e lui si sedette sul letto tenendola stretta a sé.
"Uniti possiamo fare tutto Piccola mia, dimmi che lo sai anche tu!"
Annuì con gli occhi pieni di lacrime e rimasero abbracciati per ore.
Sara riuscì a prendere un appuntamento con una ginecologa due giorni dopo e ora che erano seduti nella sala d'aspetto insieme, si accorse che aveva paura che qualcosa non andasse, aveva bevuto, mangiato cose che le donne incinta non dovrebbero mangiare, aveva anche fumato qualche sigaretta quando era in vacanza con i suoi cugini.
"Sara Maldini" la voce della dottoressa la fece sobbalzare, Sergio le prese la mano ed entrarono nello studio.
Sdraiata sul lettino guardavano entrambi il monitor dell'ecografo "Confermo la gravidanza, vedete questo pallino è il vostro bambino, credo che tu sia più verso la sesta settimana, ti prescrivo tutti gli esami del sangue necessari e l'acido folico da assumere già da oggi due volte al giorno per tutta la gravidanza."
Stampò l'ecografia e la porse a Sergio che continuava a guardarla. Se non ci sono asterischi sugli esami ci vediamo tra un mese, altrimenti chiamami. Mi raccomando non fare sforzi e cerca di non accumulare stress."
"Ho la laurea tra due settimane, crede che..."
"La laurea è l'esame più facile, non puoi essere bocciata, vedila in questo modo. Ok?
"Dottoressa senta, ma è possibile, nonostante la gravidanza... ecco... insomma... fare...?" Era praticamente impossibile vedere Sergio Ramos in imbarazzo eppure eccolo lì che balbettava come un ragazzino.
"Potete avere la stessa attività sessuale che avete avuto fino ad ora, non ci sono problemi!"
Decisero di non dire nulla a nessuno fino al terzo mese, solo Gemma ne era al corrente ma sapevano che non ne avrebbe fatto parola. Il giorno della sua laurea fu particolarmente impegnativo, i suoi genitori e i suoi cugini erano venuti da Milano e si sarebbero fermati per due giorni, ad ogni brindisi aveva l'ansia che si accorgessero che non stava bevendo nulla, Sergio beveva dal suo bicchiere per non destare sospetti. Fortunatamente tutto andò per il meglio e dopo aver salutato tutti all'aeroporto tornarono a casa stremati.
"Credi che qualcuno abbia intuito qualcosa?" gli chiese.
"Credo che l'unica cosa che abbiano intuito è che mi piace bere!" rise lui.
La seconda visita a metà settembre era andata bene, gli esami erano a posto e fra poco più di due settimane avrebbero potuto dire a tutti della gravidanza. Sara non sapeva come l'avrebbero presa i suoi genitori, avevano accettato la sua relazione con Sergio, ma avere un figlio era tutto un altro discorso. Anche loro erano diventati genitori molto giovani e questa era l'unica cosa che la consolava, di certo non avrebbero potuto farle una paternale per una cosa che avevano fatto anche loro.
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Roman d'amourLA STORIA CONTIENE UN LINGUAGGIO SCURRILE E SCENE DI SESSO ESPLICITE! Tutto inizia nell'estate del 2012, Sara Maldini si gode le vacanze con la sua famiglia e i suoi cugini, compirà vent'anni tra poco e a settembre inizierà la sua vita universitar...