Tra le condizioni che aveva posto Sara per ricostruire la fiducia nel loro rapporto c'era la terapia di coppia che iniziarono subito dopo le feste una o due volte alla settimana a seconda degli impegni di Sergio.Con l'aiuto del terapeuta entrambi riuscirono a parlare in maniera più serena con l'altro, a far presente i loro bisogni, le loro mancanze, i loro limiti. Sergio inizialmente aveva accettato solo perché avrebbe fatto di tutto per lei anche camminare in ginocchio sui ceci fino a Santiago, ma ovviamente l'idea non gli piaceva per niente, parlare ad uno sconosciuto di quello che provava quando aveva ancora difficoltà a farlo con Sara? Invece già dopo le prime due sedute si dovette ricredere, riusciva ad avere più chiaro quali erano le sue difficoltà e i suoi limiti.
Tutto il tempo libero che si ritagliavano lo passavano insieme a Leon, le cose andavano meglio, ma la loro vita sessuale era inesistente. Non si toccavano da due mesi. Ne parlarono con il terapeuta che consigliò ad entrambi di prendersi una serata solo per loro a settimana. Come quando erano solo loro due, di uscire a cena e di non pensare di dover chiudere l'appuntamento facendo l'amore. E così fecero, la prima volta andarono a cena nel ristorante Thai dove Sergio l'aveva portata per la loro prima uscita a Madrid, superato l'imbarazzo iniziale, iniziarono a parlare di tutto, tornarono a ridere, a farsi battute, a stuzzicarsi. Non fecero l'amore quella sera ma dormirono abbracciati fino al mattino.
La seconda settimana andarono nel ristorante italiano preferito di Sara e si divertirono come due ragazzini. Sergio si macchiò la camicia con il sugo della pasta e lei lo prese in giro, risero fino alle lacrime. Tornarono a casa cercando di soffocare le loro risate per non svegliare Leon, si chiusero in camera e scoppiarono di nuovo a ridere.
"Ma cazzo ti sembra normale che a trent'anni mi sia sporcato peggio di nostro figlio?" iniziò a sbottonarsi la camicia nella cabina armadio.
"Aspetta fammela mettere in cima ai panni sporchi così Marisol domani la lava subito, anzi la metto nei panni di Leon, così magari ti vergognerai di meno!" gli toccò il petto per sbaglio cercando di toglierli la camicia e fu l'inizio di tutto.
Lo baciò con la stessa passione con cui si baciarono quella sera a Cadice, gli tolse la camicia e si fermò a guardare i suoi muscoli perfettamente scolpiti, lui le tolse il vestito e la prese in braccio buttandola sul letto "Sei sempre più bella" riuscì a dirle prima di mettere la lingua nella sua bocca. Le tolse il reggiseno e affondò la faccia nel suo seno sodo leccandole i capezzoli e poi scese per toglierle il perizoma. Iniziò a leccarle il clitoride mentre lei con entrambe le mani gli stringeva i capelli gemendo, la fece venire riempiendosi la bocca del suo umore e poi affondò con il suo pene dentro di lei. Erano passati due mesi, ma la sensazione che provò era sempre la stessa: pura estasi.
Iniziò a scoparla sdraiato su di lei con gli occhi fissi nei suoi "Sei la donna della mia vita, ti amo da impazzire!" la fece venire di nuovo e lei si mise sopra di lui, muovendosi con il ritmo che sapeva farlo godere di più "Ti amo con tutta me stessa!" gli disse mentre sentiva il suo sperma riempirla.
Rimasero nudi e abbracciati a parlare per quasi tutta la notte. La guerra era finita!
Ai primi di marzo il terapeuta gli disse che non avevano più bisogno del suo aiuto, ma Sara lo chiamò per prendere un appuntamento quando Sergio era in trasferta, aveva bisogno di parlargli da sola.
"Come sai la nostra crisi è iniziata la scorsa estate quando Sergio mi chiedeva di avere il secondo figlio, io ero preoccupata per il lavoro, ma soprattutto ero preoccupata che un secondo figlio avrebbe reso praticamente nulla la nostra intimità, ma di fatto è successo comunque. Per cui mi chiedo se dovrei riconsiderare la questione."
"Mi stai chiedendo se fare un altro figlio?"
"Ti sto chiedendo se avere voglia in questo momento di avere un altro figlio sia da pazzi."
"I figli sono meravigliosi, ma è appurato che tolgano intimità alla coppia, per questo bisogna sapersi ritagliare i propri spazi, non mettere il partner in disparte. Voler passare una serata da soli o un weekend senza i bambini non rende nessuno dei cattivi genitori. Entrambi avete fatto un percorso di consapevolezza e credo che vi sia perfettamente chiaro quello che dovete fare per non cadere nei soliti errori."
Certo che lo sapevano!
Tornato dalla trasferta andarono fuori a cena, avevano ripreso l'abitudine della cena settimanale, Paloma era una tata meravigliosa, Leon l'adorava e loro passano tutto il loro tempo libero insieme a lui. Era giusto che avessero del tempo libero anche per loro.
"Stasera la cena la pago io." esordì Sara non appena si sedettero al tavolo. "Abbiamo avuto due ottimi mesi, abbiamo chiuso dei lavori e ce ne sono arrivati molti altri." disse tutta orgogliosa.
"Vuoi condividere con il tuo uomo il guadagno netto di questi due mesi?" Sorrise lui.
"849.700 euro!" rispose con un super sorriso.
"Certo che la offri tu la cena, sei piena di soldi! Fammi guardare il menù che ordino le cose più care e il vino migliore della cantina!" era orgoglioso di lei, stava facendo da sola quello che aveva sempre desiderato. Il suo lavoro non era un nemico della loro relazione, ormai l'aveva capito.
Mentre mangiavano il dolce Sara prese coraggio e affrontò l'argomento a cui stava pensando da alcuni giorni.
"Senti ma vuoi ancora avere dei figli con me?" Sergio rimase con la forchetta a mezz'aria e la bocca aperta.
"Ti ricordi quando mi hai chiesto quanti figli volevo e io ti ho risposto che il mio sogno era cinque e tu mi hai risposto che con me ne avresti fatti anche dieci?" Sara annuì, se lo ricordava perfettamente nonostante fossero passati quasi due anni "Ecco per quanto mi riguarda possiamo avere tutti i figli che vuoi, ne vuoi solo uno, tre, cinque, una squadra di calcio a undici? Quanti ne vorrai, quando li vorrai!" le disse con un sorriso.
Smise di prendere la pillola quella sera, non gli disse niente, quando sarebbe rimasta incinta gli avrebbe fatto una sorpresa.
E quella sorpresa non tardò ad arrivare, ci vollero solo 40 giorni per far diventare positivo il test di gravidanza. Ordinò una maglietta per Leon con la scritta "Miglior fratello maggiore di sempre!" e il giorno dopo chiamò Greta e Thomas nel suo ufficio chiuse la porta e gli mostrò il test.
"E noi siamo felici o tristi di questo risultato?" chiese il suo amico.
"Siamo felicissimi!" gli rispose Sara. Si mise a saltare per tutto l'ufficio urlando come un pazzo.
"Cristo il tuo utero è come un'oasi nel deserto!" risero fino alle lacrime, Gemma era meravigliosa.
"Mi raccomando acqua in bocca Sergio lo saprà solo stasera!"
Tornò a casa presto e trovò Sergio e Leon impegnanti in un duello con le spade laser "La mamma è tornata" urlò "e ha un regalo per Leon!" il bimbo buttò a terra la spada e corse da lei.
"Ma stavo vincendo!" sentenziò Sergio "Ma al papà regali niente?"
"Adesso vediamo, magari è contento anche papà del regalo per Leon!" prese suo figlio e lo portò in bagno, gli mise la maglietta e gli disse "Adesso devi correre da papà facendogli vedere la bella scritta che hai sulla maglietta, va bene?"
Corse fuori come un razzo "Papà guarda la mia maglietta!"
"Ma che bella Tesoro mio, fammi leggere cosa c'è scritto: Miglior fratello maggio..." le parole gli morirono di bocca per l'incredulità.
"Mi stai prendendo in giro?" le chiese sbigottito, tirò fuori il test di gravidanza e lui la prese in braccio facendola girare.
"Sei davvero incinta? Mio dio ti amo da impazzire."
"Domani ho l'appuntamento con la dottoressa per avere la conferma, ma credo proprio di sì. Ho smesso di prendere la pillola la sera in cui mi hai detto che avresti voluto tutti i figli che volevo avere!"
Le prese il viso tra le mani e la baciò "Sono l'uomo più fortunato della terra!"

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RomanceLA STORIA CONTIENE UN LINGUAGGIO SCURRILE E SCENE DI SESSO ESPLICITE! Tutto inizia nell'estate del 2012, Sara Maldini si gode le vacanze con la sua famiglia e i suoi cugini, compirà vent'anni tra poco e a settembre inizierà la sua vita universitar...