25. Impegni

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Il campionato terminò il 17 Maggio con la vittoria dell'Atletico Madrid, Sergio era appena tornato dall'allenamento e il giorno dopo sarebbe partito per Lisbona dove avrebbero disputato la finale di Champions sempre contro l'Atletico e dopo soli 4 giorni sarebbe andato in Brasile con la Nazionale per disputare i mondiali.

"Da quando è nato non ho passato con lui nemmeno una settimana. Secondo me non sa neanche chi sono!" disse Sergio imbronciato.

"Amore non dire sciocchezze, ogni minuto libero l'hai passato con Leon. Non essere così severo con te stesso." cercò di rassicurarlo Sara.

"Mi manchi anche tu, sia chiaro." Le disse baciandola "Quanti giorni mancano prima che possa di nuovo averti sopra di me?"

"Dovremo aspettare che ritorni dai Mondiali. La dottoressa ha detto che la situazione li sotto è buona, ma devo aspettare altre due settimane."

"Voglio morire, stiamo parlando di metà luglio!!!"

"Facciamo così, quando tornerai dal Mondiale ti darò anche il culo ok?"

Sergio la guardò attonito "Non si scherza su queste cose!"

"Non sto scherzando, quando tornerai dal Mondiale, indipendentemente da quando, faremo sesso anale come sogni da due anni!"

"Mi è già venuto duro!"

Gli prese la mano, lo portò in bagno e chiuse la porta a chiave.

"A questo possiamo rimediare subito!" disse mettendosi in ginocchio davanti a lui e tirandogli giù i boxer.

Lo prese in mano e iniziò a leccarlo, Sergio si appoggiò con le mani al lavandino. Iniziò a succhiarlo senza mai smettere di guardarlo negli occhi. "Cristo mi fai morire!" grugnì.

Lo mise tutto in bocca fino alla base e Sergio le mise una mano dietro alla testa per darle il ritmo. "Oh sì, così Piccola, sto per venire!" Le strinse i capelli e le venne in bocca. Dopo averla vista ingoiare il suo sperma, cosa che lo eccitava tanto quanto vederla in ginocchio davanti a lui, la baciò.

"Quando torno dal mondiale ti sfondo, stanne certa!"

Avevano deciso di comune accordo che non sarebbe andata a Lisbona a vedere la finale, Leon aveva un mese e non volevano che prendesse l'aereo e Sara non se la sentiva di lasciarlo per due giorni a casa con Paloma. Per i mondiali in Brasile avevano fatto lo stesso discorso.

La sera della finale aveva deciso di rimanere sola a casa, aveva preparato la sua pizza preferita e dopo aver allattato Leon e aver preparato i biberon per la notte l'aveva lasciato nelle mani esperte di Paloma. Si versò un bicchiere di vino rosso e si mise sul divano giusto quando iniziò il collegamento.

Sapeva quanto era importante vincere la Champions League, ma soprattutto sapeva che vincerla contro l'altra squadra della città era fondamentale. Il primo tempo finì con l'Atletico in vantaggio di 1 a 0, era un po' preoccupata, sapeva che una sconfitta avrebbe fatto sentire Sergio ancora più in colpa per aver passato poco tempo con Leon.
Nel secondo tempo il Real non era riuscito a segnare nonostante le diverse occasioni, ormai stavano scandendo anche i minuti di recupero. Mancava meno di un minuto. Modric batté il calcio d'angolo e vide Sergio saltare più in alto di tutti e colpire la palla di testa e battere il portiere. Saltò in piedi sul divano esultando!
I suoi compagni lo sommersero di abbracci, poi corse verso la telecamera e fece un cuore. Era una dichiarazione per lei e per Leon.

La partita terminò con la vittoria del Real Madrid per 4 a 1. A notte fonda ricevette la chiamata di Sergio.

"Lo sai che è tutto merito tuo Princesa?"
"No amore mio è solo merito tuo! Sei stato spettacolare e non solo questa sera!" Gli disse con le lacrime agli occhi.

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