37. Adios

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Era stata un'estate diversa da tutte le altre, la prima che trascorse senza i suoi genitori e i suoi cugini che non poterono raggiungerla nella casa che avevano affittato a Marbella.
Ma la presenza di Paqui e Josè la rese comunque estremamente piacevole.

A settembre fecero la solita visita per scoprire il sesso del bambino, avrebbero ordinato una torta on line e lo avrebbero scoperto da soli a casa insieme ai loro tre figli.

Sergio fece una diretta su Instagram per coinvolgere non solo i loro amici e parenti ma anche i suoi quasi 60 milioni di followers.

"MASCHIOOOOOOO!!!!" urlò mettendosi a saltare come un pazzo per poi baciarla dolcemente. "Stai a vedere che la faremo davvero una squadra di calcio!" gli rispose Sara.
"Questo significa solo una cosa: dovremo andare avanti fino a quando non arriva la femmina!" le disse mentre le accarezzava il pancione.

Theo Ramos Maldini nacque il 7 Dicembre 2020 con parto naturale e perfettamente sano. Mentre lo teneva in braccio Sergio lo guardava incantato "Riesci a creare ogni volta un capolavoro!". Era davvero così, erano tutti dei bambini stupendi, che avevano il giusto mix di caratteristiche sia del padre che della madre.



Il 2021 iniziò male, molto male per Sergio, gli acciacchi che si portava dietro dall'anno precedente lo avevano costretto a non giocare praticamente sempre. Nonostante l'allenamento ferreo non riusciva a rimettersi per giocare un'intera partita. Nel ritorno della semifinale di Champions con il Chelsea non sembrava nemmeno lui, era in ritardo su quasi tutte le azioni e il Real venne eliminato. Il suo contratto era in scadenza e la dirigenza aveva chiesto ai calciatori di rinunciare al 10% del loro stipendio per rientrare dalle perdite della pandemia. Sergio aveva guidato l'ammutinamento dello spogliatoio.

"Non è per i soldi è per la durata del contratto! Non voglio un rinnovo di anno in anno, ho solo 35 anni cazzo! I difensori giocano fino a quarant'anni, non posso vivere ogni stagione con l'ansia che per un infortunio mi lascino a casa l'anno successivo." cercò di spiegare a Sara.

Si era chiuso in se stesso, passava tutto il tempo in palestra ad allenarsi, si era fatto crescere i capelli e la barba. Non era più lui!
Passava ore intere al telefono con il suo procuratore, fino a quando decise che avrebbe accettato le condizioni della dirigenza anche se non ne era entusiasta.

Arrivò a casa quasi a mezzanotte, Sara lo stava aspettando sul divano perché era troppo agitata per dormire.

"Mi hanno sbattuto fuori! Non sono più un giocatore del Real Madrid!" furono le parole che disse prima di crollare sulle ginocchia e mettersi a piangere. Sara corse da lui e lo strinse tra le braccia per ore.

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"Non voglio andare in America o in Asia a giocare campionati ridicoli, trovami una squadra in Europa!" urlò al suo procuratore prima di ricominciare ad allenarsi.

Sara cercava di stargli vicino ma lui aveva costruito una corazza impenetrabile. Non giocava nemmeno con i suoi figli e questo era quello che la preoccupava di più. Per Sergio erano stati sempre la sua gioia, gli unici che gli facevano tornare il sorriso anche nei momenti peggiori, ma questa volta non era così.

Andò a letto mentre sentiva che parlava ancora al telefono con Miguel.
Appena entrò in camera le disse lapidario "Giocherò nel Paris Saint Germain per due anni, quasi 30 milioni a stagione!"

"Amore è una bellissima notizia! Ci troveremo bene a Parigi!" Gli disse anche se era terrorizzata di trasferirsi con i bambini e iniziare una nuova vita.

"Andrò da solo! Non posso sconvolgervi la vita in questo modo! I bambini sono cresciuti qui, tu hai il tuo lavoro e hai già fatto fin troppe rinunce per me!"

"Sergio ma che cazzo dici? Siamo una famiglia! Tutte le famiglie dei calciatori li seguono quando cambiano squadra! Ci adatteremo come abbiamo sempre fatto in questi anni! I bambini sono piccoli si abitueranno subito!" cercò di tranquillizzarlo.

"Non voglio."

"Ma siamo sposati, non possiamo stare lontani due anni e i bambini quando li vedrai?" ora era davvero spaventata.

"Credo che dovremmo separarci e per quanto riguarda i bambini verrò a trovarli quando potrò!"  il cuore gli si ruppe in quel preciso instante e gli sembrò di aver sentito anche quello di Sara andare in mille pezzi.

"Separarci??? Vuoi il divorzio?" disse esterrefatta.

"No, ma solo perché sono un egoista che vuole tenerti attaccata a sé ma tu sentiti libera di iniziare una nuova vita e di mandarmi le carte del divorzio da firmare quando lo vorrai!"

Il mondo si fermò e quando lui uscì dalla stanza pianse tutte le sue lacrime.

Sergio andò via una settimana dopo, aveva cercato di parlargli e di convincerlo che stava ingigantendo una situazione che non era poi così grave, ma era troppo testardo per ascoltarla.

"Ti amerò per sempre, Princesa." Le disse prima di chiudersi la porta alle spalle e lei rimase in quella casa che all'improvviso era diventata enorme.

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