21. Gelosia

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Terminato il pranzo di Santo Stefano i genitori di Sara e Sergio e le sue sorelle tornarono a casa, tutto era stranamente silenzioso. Dopo essersi fatta una doccia vide Sergio in veranda mentre sorseggiava il suo amato whiskey.

"Amore ti devo parlare." Gli disse senza fronzoli.

"Ho parlato con le nostri madri e credo che ci servirebbe una persona per darci una mano in casa e una tata per il bimbo!" Sergio non poteva a credere alle sue orecchie, l'aveva supplicata di essere ragionevole nelle settimane precedenti, ma lei era stata irremovibile. Dopo solo quattro giorni con sua madre e sua suocera si era convinta.

"Arriverà il momento in cui ti proporrò qualcosa riguardo a nostro figlio e tu ti fiderai di me senza consultare le nostre madri?" Sara storse il naso "Uhm non credo!" Rispose con una sincerità imbarazzante.

"Io invece stavo pensando al nome per nostro figlio e ho quasi paura a dirti le mie idee" scherzò Sergio. Lei alzò gli occhi al cielo, quanto gli piaceva essere melodrammatico.

"Dai, spara!" Gli disse sorridendo.

"Avevo pensato a un nome forte, potente... tipo... Leon. Ma ne ho pensati anche altri, se questo non ti dovesse piacere!" 

"Mi piace e anche molto! Leon, è perfetto! Sono d'accordo!"
Sergio la guardó stupito, era davvero stato così semplice?

Avevano accettato l'invito di Iker e Sara per Capodanno, una cena a casa loro insieme ad altri compagni di squadra e amici.
Non sarebbe stata una serata troppo impegnativa per Sara e il bambino, avrebbero potuto andare via dopo la mezzanotte e tutti avrebbero capito.

"Sicura che vuoi andare?" le chiese Sergio "possiamo anche stare a casa!"

"Ser ho voglia di passare una serata con i nostri amici, quando nascerà Leon avremo meno occasioni per stare tutti insieme."

Arrivati nella nuova casa del capitano del Real Madrid tutte le compagne dei suoi amici la circondarono per farle i complimenti, chiederle come stesse e per congratularsi con lei.

Sergio e i suoi amici guardavano la scena "Sembra che io non abbia fatto niente!" disse loro.
"Ed infatti è così! Il tuo contributo sono stati i cinque minuti iniziali!" lo prese in giro Marcelo.
"Parla per te, io duro molto di più di cinque minuti." Gli rispose ridendo.

La serata trascorreva piacevolmente, ma Sara si era accorta che una ragazza continuava a fissarla, quando si erano presentate sembrava che le desse fastidio, ma non ci aveva dato molto peso, magari si sentiva un po' a disagio perché non conosceva quasi nessuno. Era venuta con una sua amica che era amica della padrona di casa. Durante tutta la cena si sentiva osservata e ogni volta che si guardava intorno lei la stava fissando.

Arrivò il momento del conto alla rovescia, si strinse a Sergio e quando scoccò la mezzanotte lui la prese tra le braccia e la baciò.

"È il nostro ultimo Capodanno da soli, io direi di tornare a casa e festeggiare come meritiamo." le fece un sorriso malizioso e la sua mano scivolò sul sedere dalla sua ragazza.

"Mi sembra un'ottima idea, facciamo gli auguri a tutti e fra una mezz'ora torniamo a casa."

Mentre baciava e abbracciava le sue amiche vide Sergio parlare con quella ragazza, sembrava si conoscessero. Lei aveva gli occhi tristi e lui dopo aver fatto un brindisi si era allontanato, niente di strano, ma le sue antenne da gelosa donna incinta erano in allerta.

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