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𝟏𝟗| 𝐇𝐨𝐧𝐞𝐬𝐭𝐲 𝐀𝐧𝐝 𝐑𝐞𝐯𝐞𝐥𝐚𝐭𝐢𝐨𝐧𝐬

"Non puoi assolutamente pensare di comprarlo," disse Grace guardando con occhi spalancati il vestito che Seraphina teneva in mano, "È la festa di Natale di Lumacorno! Ci parteciperanno maghi importanti da tutto il mondo."

Seraphina alzò gli occhi al cielo, sentendo il bisogno di comprare il vestito aumentare ancora di più con la disapprovazione delle amiche, "Ha ragione," aggiunse Layla, "Per quanto tu sia audace, è una questione di etica. Devi solo capire che un vestito corto non è adatto a una festa di Natale."

Voltò le spalle alle ragazze e si diresse alla cassa per pagare il vestito. Il suono delle sue amiche che sbuffavano fece comparire un sorrisetto sulle labbra di Seraphina. Dopotutto, era divertita dal dress code che le imponevano le sue amiche. Come potevano essere così antiquate e severe con una cosa così straordinaria come la moda?

Acquistò il vestito dopo aver ringraziato la signora con un piccolo sorriso e ricordando le sue nuove buone maniere. Con una busta in mano, la strega trovò le sue amiche che la aspettavano fuori con le braccia incrociate e le facce infelici, "Ragazze, non fate tante storie. Apprezzo la vostra opinione, è solo che non ho scelto di seguirla. Qual è il problema?"

"Stiamo cercando di aiutarti. Ecco perché siamo venute a Hogsmeade con te, per aiutarti a trovare un vestito," fece notare Layla, "Ma invece siamo venute qui semplicemente per vederti ignorare tutti i nostri consigli."

Seraphina ridacchiò, "Cosa volevi che facessi? Vi ho chiesto di venire con me perché pensavo che voi due avreste avuto una mentalità più aperta. In un certo senso me lo aspettavo da te, Grace," disse, sapendo che la ragazza Tassorosso seguiva sempre le regole, a prescindere da tutto, "Ma, Layla, non sei una Grifondoro? Non dovresti essere coraggiosa e audace? Non dovresti andare un po' oltre il limite? Voglio dire, sei sempre così buona, non è contraddittorio?" Layla stava per parlare, ma Seraphina continuò, "Immagino che dopotutto, non mi sbagliavo sui Grifondoro. Sei solo una ragazzina con il complesso dell'eroe."

Seraphina sapeva di aver oltrepassato il limite e probabilmente non avrebbe dovuto dire quelle cose, ma era stufa di fare la brava e di non dire quello che pensava. Erano passati mesi da quando aveva iniziato a frequentare George, Layla, Grace e Leo. Da un lato, era felice di essere in qualche modo diventata una persona più gentile, ma dall'altro c'era ancora quella parte di lei che voleva solo essere quella di sempre e dire la sua a tutti.

Seraphina cercava di integrarsi nel gruppo, davvero, ma diventava sempre più difficile continuare ad ascoltare tutto ciò che avevano da dire senza dire loro cosa ne pensava veramente di ciò che dicevano. E non aveva nulla contro di loro, assolutamente. Le persone sono come sono. Il problema era che lei non era come loro e si stava stancando di cercare di cambiare la sua personalità.

"Sai cosa sei?" Layla cominciò, "Sei una stronza ingrata!"

"Layla, per favore, non..." implorò Grace, facendo ovviamente del suo meglio per evitare una lite.

La strega Grifondoro non ascoltò l'amica: "No! Se vuoi essere onesta, allora permettimi di dirti anche la verità. Credi che io non sappia che tipo di persona sei? Sei proprio come il resto di quei testoni dei Serpeverde! Pensi di essere migliore degli altri, solo perché sei una purosangue e l'ho capito quando mi hai fatto incontrare Lestrange. Volevi solo che mi sentissi umiliata, non è vero? George e Leo hanno provato a dirmi che avevo torto, ma so che è vero."

Seraphina si accigliò e non riuscì nemmeno a rispondere a Layla. Sapeva di aver detto cose che non avrebbe dovuto, ma Layla aveva esagerato. Si era fidata di lei e per tutto quel tempo Layla pensava che Seraphina non fosse cambiata.

Kneel | Tom RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora