𝟐𝟖

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𝟐𝟖 |  𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐛𝐚𝐜𝐤, 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐛𝐚𝐜𝐤 𝐭𝐨 𝐦𝐞

"Leo?" Seraphina guardò il suo ragazzo mentre leggeva un libro nella grande biblioteca del maniero. Sdraiata sul divano con un libro in grembo, Seraphina non riusciva a smettere di pensare a Tom e a dove si trovava. Erano passati due giorni da quando gli aveva mandato un gufo e lui non aveva ancora risposto.

Miguel era ancora assente e lei cominciava a preoccuparsi. E se il suo gufo si fosse perso nel tragitto verso Tom? E se Miguel fosse morto? Non poteva perdere il suo gufo, lo amava. Forse c'era qualcosa che non andava in Tom, il che sarebbe stato ancora peggio e molto più tragico.

"Sì?" Leo voltò la testa per guardarla dall'altra parte del divano.

"Quando parti?" si rese conto di poter essere sgarbata e scortese, "Non è che voglio che tu vada, sono solo curiosa.

Lui sorrise, "Lo so. Parto domani prima di pranzo. Quando arriva Riddle?"

"Presumibilmente oggi, ma non lo sento da un po', quindi non ne sono sicura."

Leo annuì, concentrando nuovamente la sua attenzione sul libro. Dopo qualche minuto di pacifico silenzio, parlò di nuovo, "Non è andato via perché ci sono io, vero?"

"No, no! Aveva solo delle cose da fare."

"Bene."

Il silenzio riempì di nuovo la grande biblioteca, con entrambi i maghi che leggevano tranquillamente i loro libri, anche se le loro menti si interrogavano su qualcosa di più del loro contenuto. Dopo la conversazione di due giorni prima, il loro rapporto era migliorato notevolmente, ma Seraphina si sentiva ancora un po' a disagio con lui.

Non capiva perché non si relazionassero come una coppia normale. Anche se Leo era un ragazzo fantastico, non lo amava più come fidanzato e questo la preoccupava immensamente. Seraphina iniziò persino a mettere in discussione i suoi precedenti sentimenti che provava per lui. Lo amava davvero o era solo un'avventura di lunga durata?

Forse poteva fare qualcosa per cambiare le cose, provare non fa mai male. Lasciando cadere il libro a terra, si avvicinò a Leo, facendogli alzare lo sguardo per guardarla, "Stai bene? Il libro non era bello?"

Lei sorrise "È okay."

"Va bene, allora," ricominciò a leggere il suo libro, non capendo le sue intenzioni.

"Sono nel mood."

Lui si accigliò, "Che mood?"

"Nel mood."

"Nel mood  per cosa, esattamente? Devi essere più specifica."

Lei sbuffò, infastidita del fatto che il suo ragazzo non capisse mai le sue esigenze. Era sempre così ignaro di questo genere di cose. Perché non provava mai a pomiciare con lei? Non voleva un ragazzo che non la capisse. La strega tenne conto che probabilmente era drammatica e stava esagerando, ma è stancante avere per mesi un ragazzo che non vuole approfondire ulteriormente il loro legame.

Era un dato di fatto che Seraphina fosse abituata a perdere facilmente le staffe e in quel momento Leo ne fu testimone, "In questo momento sono nel mood giusto per lasciarti se non capisci quello che dico!"

Leo chiuse il libro e la guardò spaventato, "Cosa? Seraphina, davvero non capisco."

Urlando, seppellì il viso nel cuscino e poi lo gettò violentemente a terra, "Merlino!" esclamò prima di fare un respiro profondo per calmarsi. Quando finalmente fu abbastanza calma per affrontarlo, si rivolse a lui con un sorriso, "Mi dispiace di essere scoppiata in quel modo," gli disse dolcemente, "volevo solo che tu mi fossi più vicino."

Kneel | Tom RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora