𝟒𝟐

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𝟒𝟐 |  𝐚 𝐒𝐚𝐭𝐮𝐫𝐝𝐚𝐲 𝐦𝐨𝐫𝐧𝐢𝐧𝐠 𝐰𝐢𝐭𝐡 𝐲𝐨𝐮

"Solo tu mi fai svegliare a quest'ora del mattino, di sabato," disse Seraphina, salendo le scale che portavano alla sala comune con Tom alle sue spalle.

Erano le sei del mattino e Tom entrò nel suo dormitorio per svegliarla, costringendola a prepararsi in fretta e furia e anche le gemelle che condividevano il dormitorio con lei finirono per svegliarsi a causa di tutto il rumore che Seraphina faceva mentre si preparava.

"Non lamentarti così tanto, abbiamo un sacco di cose da fare oggi," disse lui, guardando sfacciatamente la sua corta gonna nera mentre saliva le scale.

Entrarono nella sala comune vuota e non si fermarono a sedersi, lasciandola in fretta, "Beh, puoi raccontarmi quei tuoi progetti mentre io faccio la mia deliziosa colazione in Sala Grande. Ho bisogno di caffè per stare a passo con te, Tom."

Camminarono insieme nei corridoi vuoti e bui dei sotterranei, "Va bene. Ma tu sei mia tutto il giorno."

Seraphina ridacchiò, "So già che mi farai venire con te nella Camera dei Segreti. Correggimi se sbaglio."

"Non ti sbagli, perché andremo davvero a vedere la camera, ma solo dopo cena."

Raggiunsero la Sala Grande e, senza alcuna sorpresa, era praticamente vuota. Solo pochi studenti stavano mangiando e c'erano anche un paio di professori. Tra questi c'era Lumacorno, che leggeva la Gazzetta del Profeta mentre faceva colazione.

Tom e Seraphina si sedettero al tavolo, ma la strega notò che Tom di tanto in tanto guardava Lumacorno da sopra la spalla mentre lei beveva il suo caffè, "Cosa stai facendo? Lascia che l'uomo mangi in pace. Anzi, perché tu non mangi? Ogni volta che mangio con te in qualche modo sono l'unica a mangiare, non ti farebbe male se cominciassi a mangiare di più, sei piuttosto magro, Tom."

Tom non sembrava interessato a ciò che lei aveva da dire. Invece, fissava ancora Lumacorno, "Devo parlargli."

"Tom, ti prego, dimmi che non mi hai svegliata così presto per parlare con Lumacorno," disse lei a denti stretti, già sospettosa dei suoi piani.

Tom si voltò di nuovo a guardarla, "È importante e non potevo parlarne in classe, qualcuno avrebbe potuto sentirmi."

"Perché è così urgente?"

"L'altro giorno mi ha detto qualcosa di importante sugli Horcrux e devo saperne di più," spiegò Tom mentre Seraphina sorseggiava il suo caffè.

"Vorrei capire qual è la tua ossessione per gli Horcrux," disse lei, "Ne parli da mesi. Lumacorno si insospettirà."

"È per questo che sei qui."

Lei alzò le sopracciglia, "Cosa? Spero che tu non mi faccia chiedere a Lumacorno di questo. Saprà che lo sto facendo per te, è abbastanza ovvio."

"Esattattamente, il tuo compito è di non sembrare sospetta, Seraphina. So che sei una brava bugiarda e Lumacorno ti adora. Basta dargli una scusa o qualcosa del genere," Tom iniziò a mangiare una mela.

"E perché dovrei farlo?"

"Perché vuoi aiutarmi."

Lei alzò le sopracciglia, "Non credo di volerlo fare, Tom. Sai che penso che l'immortalità sia stupida e priva di senso," disse.

"Beh, io no. Quindi aiutami e ti ricompenserò," diede di nuovo un morso alla mela e la lasciò cadere sul tavolo, "Vai, adesso. Sarò qui a guardarti."

"Sarà meglio che la ricompensa sia buona," disse Seraphina alzandosi, maledicendosi ancora una volta per aver sempre voluto compiacere Tom nel miglior modo possibile, "Ti odio."

Kneel | Tom RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora