**Importante**
Ciao a tutti come state?
Prima di tutto voglio scusarmi per l'attesa così lunga tra un capitolo e l'altro. Ho dovuto affrontare alcune questioni personali che mi hanno tenuta lontana dalla scrittura e dalla mia solita routine per un po', ma finalmente I'm back. Pronta a riprendere da dove ci eravamo lasciati.
Vi ringrazio di cuore per la vostra pazienza e per il supporto che non mi avete mai fatto mancare. Spero che il nuovo capitolo vi emozioni tanto quanto quelli precedenti. In tutta onestà non sono totalmente soddisfatta ma non potevo aspettare oltre. Mi farò perdonare giuro.
MI SIETE MANCATI.
La vostra Eli.🫀
***
Il freddo di dicembre avvolgeva Torino come una coperta gelida, ma la casa di Andrea e Beatrice era calda e accogliente. Andrea spingeva piano la porta d'ingresso, il rumore della chiave nella serratura spezzava il silenzio della sera. Posò la borsa vicino alla porta e si fermò un istante, togliendosi la sciarpa e scuotendo i capelli ancora umidi per la neve che aveva cominciato a cadere.
Dal salotto arrivava un tenue bagliore e il suono dolce di una ninna nanna in sottofondo. Andrea avanzò a passi leggeri, e il cuore gli si riempì di tenerezza alla vista davanti a lui. Beatrice era seduta sul divano, con Cecilia tra le braccia, cullandola piano. La piccola aveva il viso rilassato nel sonno, le guance rosee e morbide come petali di un fiore. I suoi piccoli pugni si stringevano piano, un gesto che Andrea trovava adorabile.
"Bentornato," sussurrò Beatrice con un sorriso dolce, alzando finalmente lo sguardo su Andrea. I suoi occhi si posarono su di lui con una luce affettuosa, come a cercare conforto nella sua presenza. "Ti sei congelato?"
Andrea si lasciò cadere accanto a lei, appoggiando il capo sullo schienale del divano. "Quasi. Ma ora sto meglio." Si chinò leggermente verso Cecilia, studiando ogni minuscolo dettaglio del suo viso. Ogni respiro regolare della bambina gli dava un senso di pace che non aveva mai provato prima. "Non importa quanto sia stanco, ogni volta che la vedo... tutto passa."
Beatrice ridacchiò piano. "Lo stesso vale per me. Anche se oggi è stata particolarmente capricciosa. Mi ha fatto girare tutta la casa per farla addormentare. Ma guarda ora, sembra un angioletto."
Andrea la guardò con uno sguardo pieno d'affetto. "Stai facendo un lavoro incredibile, sai? Non te lo dico abbastanza."
Bea scosse la testa, un po' imbarazzata, ma il sorriso sulle sue labbra rivelava quanto quelle parole fossero importanti per lei.
"Dai, passa qui la principessa," disse Andrea, allungando le braccia. Beatrice gliela porse delicatamente, e lui la prese con una naturalezza che solo due mesi prima gli sarebbe sembrata impossibile. Cecilia si mosse appena, emettendo un piccolo verso, ma non si svegliò. Andrea la guardò come se fosse un miracolo. Le sue dita si mossero leggere sulla schiena della piccola, trasmettendo calma e protezione.
"Sai che tra poco è il nostro primo Capodanno da genitori?" chiese Beatrice, spezzando il silenzio.
Andrea rise piano. "Già. E non possiamo certo fare le solite cose di una volta."
"No di certo," concordò Beatrice, "ma non voglio nemmeno che sia una serata qualsiasi. Pensavo... potremmo invitare qualche amico, magari una cena semplice qui a casa. Che ne dici?"
Andrea rifletté per un momento, accarezzando la guancia di Cecilia con un dito. "Mi sembra una bella idea. Solo poche persone, però. Non voglio che la piccola si agiti troppo."
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Andrea Cambiaso- AC27
FanfictionAndrea, un affermato calciatore sia della Juventus che della nazionale Italiana, e Beatrice, una talentuosa studentessa all'Accademia delle Belle Arti, si incontrano "casualmente" durante un concerto a Torino. Tra sguardi intensi, sorrisi rubati, le...