Inaspettato

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Ship: HyunSung

Genere: soft/fluff

Le bugie sono l'opposto dell'amore.

<<Ma non potevi svegliare Felix?>> Jisung si lamentò mentre si allacciava la cintura.

Hyunjin, seduto al posto del guidatore, lo guardò male mentre metteva in moto.

<<Stava dormendo con Chan, secondo te ne sarei uscito vivo se li avessi svegliati?>> rabbrividì pensando al leader incazzato.

Jisung potè solo che dargli ragione, ma sbuffò ugualmente mentre si passava una mano nei capelli per il troppo caldo.

<<Come se svegliarmi dal mio pisolino fosse una cosa da niente>> gli ricordò lanciandogli un'occhiataccia.

<<Non puoi scappare per sempre Jisung, lo sai?>> e queste parole non piacquero al minore.

Lo aveva svegliato per andare a fare shopping insieme a lui, ma era certo che questo non fosse l'unico motivo per cui era in quella macchina.

Aveva ragione, non poteva scappare, ma non voleva neanche affrontare la situazione, perciò stette in silenzio e il maggiore per sua fortuna lasciò morire il discorso.

Non ne voleva parlare, non ancora, non adesso e soprattutto non con il diretto interessato.

Fissò il finestrino per tutto il tempo del viaggio, girando ogni tanto gli occhi per guardare il ragazzo affianco a lui. Oggi si era vestito semplice, eppure ogni capo che indossava, prendeva un eleganza assurda.

Il corpo era snello e sottile, pelle candida e capelli sbarazzini color pece. Tutto l'opposto del proprio, più compatto, più abbronzato, con i capelli ramati, anche se, poteva vantare di avere una vita e dei fianchi molto sottili.

Quando capì che l'auto si era fermata, aprì lo sportello e scese, aspettando che il ragazzo lo affiancasse per raggiungere insieme il centro commerciale.

Si erano portati gli occhiali da sole e un cappello per evenienza di fan accanite, ma faceva troppo caldo per indossarli.

Entrarono nella struttura e Jisung seguì semplicemente l'altro senza farsi domande su dove andare o cosa comprare, dato che non era lì di sua volontà.

Stette sul telefono mentre si lasciava portare nei negozi, ed annuisce quando gli veniva chiesto consiglio per un capo.

<<Questo?>> il minore ci pensò guardando quella maglietta trasparente bianca, che il maggiore si era provato.

<<Ti sta bene>> annuì facendo il pollice in su e l'altro la comprò insieme ad altri capi.

Hyunjin lo avvisò che doveva andare in bagno, ma conoscendo l'ansia del minore dei luoghi pubblici, se lo portò anche lí dentro.

<<Ti aspetto qui>> Jisung si appoggiò al muro mentre il maggiore entrava in uno dei bagni.

Mentre parlava con alcune Stay su bubble, sperava di poter tornare a casa e continuare a scappare da Hyunjin.

Successe tutto una sera, dove era sceso per mangiarsi del latte con i cereali e aveva trovato l'altro intento a mangiarsi del ramen.

Si erano seduti a mangiare le proprie cose e non sa cosa fosse successo all'altro ma, prima di tornare ognuno nelle proprie stanze, gli si era avvicinato per baciarlo a fior di labbra.

È durato poco ed è stato così inaspettato, che l'altro se ne tornò subito in camera e il povero Jisung rimase lì imbambolato come un idiota.

Insomma, non si aspettava di certo tutto ciò e soprattutto, non si aspettava che gli sarebbe piaciuto. Fu proprio per questo che nei giorni seguenti Jisung scappò dal maggiore, in ogni modo, sperando che non tirasse fuori quell'avvenimento.

Era troppo per lui.

<<Jisung, a cosa pensi?>> il minore tirò un urlo appena si ritrovò Hyunjin davanti a sé, con le mani sul muro e la faccia divertita.

<<Hyung ho preso un colpo!>> gli tirò una sberla sul braccio <<Non stavo pensando..a niente>> arrossì leggermente stringendo il telefono.

<<Davvero?>> il maggiore si avvicinò al suo orecchio<<Forse pensavi al nostro bacio>> sussurrò all'orecchio del minore il quale arrossì in modo più accesso.

Sentiva il suo fiato addosso, il suo sguardo bollente e tutta la pressione della situazione da cui stava scappando.

<<F-Forse..>> Jisung non mentì, perché col maggiore non ne era mai stato in grado.

Hyunjin, allontanandosi dal suo orecchio, ghignò contento.

Immaginava che il minore se ne fosse dimenticato, oppure lo odiasse, ma in realtà ci pensava anche lui.

<<Se ci pensi ancora, perché scappi da me?>> Hyunjin ne approfittò, conoscendo la scarsa abilità nel mentire dell'altro.

Jisung fece un respiro rassegnato.

<<Perchè mi è piaciuto..ed è stato strano e non me l'aspettavo..ed io..>> iniziò a parlare a raffica troppo agitato dalla situazione e venne zittito.

Hyunjin posizionò il suo dito sulle labbra dell'altro che, dopo essere diventato un pomodoro, scattò gli occhi sul maggiore e si zittì.

<<Mi basta sapere che ti è piaciuto, Jis..perché anche a me, davvero tanto>> le loro labbra misero su un sorriso contagioso e si guardarono, come se si fossero già dati le risposte a tutti i loro dubbi.

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