Ormai gli inviti erano stati spediti e la data fissata. Però, mancavano ancora due settimane e il tempo doveva essere impiegato in qualche modo. Ray preparò una tela con i colori, aveva intenzione di scendere al fiume e magari di portare Minus con se per mostrargli i primi rudimenti della pittura.
Quel ragazzino meritava maggiori attenzioni e con una giusta guida avrebbe potuto fare dei passi da gigante. Il fatto che fosse relegato con la servitù di certo non gli giovava. Ray aveva intenzione di parlarne con suo marito, in fondo non gli aveva mai chiesto nulla ed era certa che le avrebbe concesso questo favore.
Miss Fitz però, la informò che il marito aveva visite, c'era un vecchio amico che era venuto a trovarlo dalla capitale e aveva chiesto espressamente di non essere disturbato. Inoltre, il padrone aveva disposto che Minus fosse confinato nelle sue stanze. Era tutto molto strano e Ray era una ragazza fin troppo curiosa per farsi scappare l'occasione di sapere qualcosa in più su suo marito.
Lo studio si trovava a ridosso della biblioteca, per cui non sarebbe stato affatto strano recarsi lì in cerca di un libro e cercare di carpire dettagli della conversazione, ma, una volta nella biblioteca, Ray si accorse che la porta scorrevole era appena accostata e con discrezione di poteva guardare al suo interno.
Non perse tempo e si appiattì contro la porta, sentiva le voci all'inizio indistinte, poi sempre più chiare. Si fece coraggio e guardò nello spiraglio aperto.
I due uomini erano seduti alla scrivania, entrambi in tenuta da fantino, evidentemente avevano intenzione di fare una cavalcata nei boschi. L'amico del marito era di profilo, era magro e pallido, con i capelli neri fino alle spalle. Aveva un'aria vagamente famigliare.
Da quella posizione la visuale non era ottima, ma riusciva a sentire ogni cosa.
"Sono sicuro che non mancherai alla festa, sarà una buona occasione di svago per te."
"Sai bene che non amo la mondanità"
"Ti conosco bene, Antony, ma ti ho invitato perché credo che sia trascorso tempo a sufficienza ed è ora che torni in pista".
L'altro abbassò la testa poco convinto.
"E poi devo presentarti mia moglie, non puoi assolutamente mancare, ti pare?"
"Ti sei sposato senza neanche avvisare. E io che ero convinto che saresti rimasto scapolo a vita! Ma dimmi qualcosa di questa Lady, sono curioso di conoscerla, su questo hai ragione".
"Ottimo! Allora non ti dirò nulla per accrescere la tua curiosità ed essere certo che verrai".
"E va bene. Però almeno rispondi a una domanda: ti piace?"
Samuel Harrington restò qualche istante in silenzio e a Ray parve che il suo cuore si fermasse. Invece batteva più forte a ogni istante che passava.
Infine suo marito ruppe l'indugio: "Dovresti vederla, Antony, è bella come la prima stella del mattino".
"Accidenti, deve essere proprio uno splendore per aver risvegliato il tuo lato poetico".
Ray chiuse la porta di scatto e fuggì dalla biblioteca, il cuore in tumulto sembrava un tamburo.
Mi avranno sentita?
STAI LEGGENDO
Matrimonio di convenienza ***ROMANCE***
RomanceLondra, fine 800. Ray viene data in sposa a Samuel Harrington, un uomo che non ha mai conosciuto. Si tratta di una transazione di affari che il padre ha concluso per trarne vantaggio. Così, Ray parte alla volta di Harrington Place, dove l'aspetta un...