8 - Un vero artista

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Se Ray aveva anche solo lontanamente pensato che la sua vita sarebbe migliorata con il matrimonio, ormai aveva accantonato ogni speranza. Il marito era la fotocopia di suo padre, interessato solo agli affari.

Eppure, nella casa di famiglia campeggiava il ritratto dei suoi genitori poco dopo sposati, entrambi bellissimi e felici. Tante vole si era fermata ad amminarlo, avevano la stessa luce negli occhi, una luce piena di dolci promesse che poi la vita, anzi la morte, aveva distrutto.

Dopo la morte della moglie, il padre si era gettato negli affari proprio per non pensare alla perdita della sua amata. E magari anche Samuel Harrington aveva fatto lo stesso. Naturalmente erano solo congetture e poi, dopo il loro ultimo incontro, non si faceva molte illusioni. Qualunque fosse il motivo che lo rendeva inavvicinabile, era costretta ad accettare la situazione.

Così, nei giorni seguenti, mentre il marito stava già pianificando nuovi acquisti per rimpolpare le scuderie, cominciò a setacciare la tenuta. Le piaceva camminare e poi il tempo era abbastanza clemente, la pioggia seppure frequente, non le dava noia.

Un giorno, mentre rasentava un ruscello, vide il piccolo Minus con l'album da disegno intento a ritrarre un albero spoglio. Non si era accorto di lei, era concentrato a studiare la pianta e a riportare fedelmente quello che vedeva.

Ray lanciò un'occhiata allo schizzo e lo trovò molto significativo.

"Sei decisamente un piccolo genio" le disse palesando a quel punto la sua presenza

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"Sei decisamente un piccolo genio" le disse palesando a quel punto la sua presenza.

Il bambino, colto sul fatto, chiuse l'album e lo nascose nella cartella.

"Immagino tu abbia fatto molti disegni e mi piacerebbe vederli" continuò Ray.

Minus scosse la testa stringendo la cartella con forza.

"Non ti forzerò di certo, piccolo. Però devi sapere che anche io amo disegnare, e magari potrei darti lezioni".

Il bambino la guardò con interesse. "Nessuno mi ha insegnato a disegnare. Ogni tanto viene un maestro da un paese vicino, ma le lezioni sono quasi sempre di matematica, storia e letteratura".

"Sei un talento naturale, allora. Una pietra grezza che potrebbe rivelare chissà quale magia. Mi permetterai di aiutarti?"

Minus annuì. "Mi piacciono i colori, ma quelli che avevo li ho consumati".

Ray si sedette sul greto del fiume accanto a lui. "Ne compreremo degli altri, sono sicura che farai dei progressi stupefacenti".

"Siete sicura di avere tempo per insegnarmi?"

"Purtroppo, non ho molto da fare. Sarà sicuramente un piacere".

Il sole stava tramontando e il cielo aveva i colori del giallo e dell'arancio. 

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