25 - Festa di Compleanno

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Mary non aveva badato a spese per la sua festa e aveva deciso che il tema sarebbero state le fiabe. Era indecisa tra Cenerentola e Biancaneve, ma, alla fine, dato che aveva i capelli corvini, aveva optato per quest'ultima.

Si era fatta confezionare un abito tradizionale semplice, con maniche a sbuffo e un corpetto rosso con intarsi blu. Una coroncina di fiori e un candido velo che le copriva parte dei capelli e scendeva fino alle spalle, completavano il suo outift.

Il trucco, leggermente accentuato, metteva in risalto il suo incarnato e soprattutto gli occhi, profondi e malinconici.

Antony non aveva potuto fare a meno di notare la sua bellezza che non era prorompente, ma discreta, esattamente come piaceva a lui

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Antony non aveva potuto fare a meno di notare la sua bellezza che non era prorompente, ma discreta, esattamente come piaceva a lui. Non assomigliava per niente ad Helena, eppure gli piaceva, anche se faticava ad ammetterlo, persino con se stesso.

Era stato solo per troppi anni e nessuna era riuscita a penetrare nel suo intimo. Forse perché sperava un giorno di ritrovare la sua amata. Ma ora aveva l'assoluta certezza che Helena non era più in vita e forse in qualche modo, lo sentiva anche prima, per questo era sempre triste.

Adesso c'era il bambino, ma c'era anche la speranza di un nuovo amore, anche se avere entrambe le cose gli sembrava impossibile. Quale donna avrebbe accettato il bambino di un'altra? Cercò di scacciare quel pensiero e di concentrarsi sul ricevimento e su Mary.

Le aveva portato un quadro in dono, era uno dei primi che aveva dipinto, quando preferiva paesaggi ai ritratti. Rappresentava una scena marina dove velieri combattevano con il mare in tempesta e gli scogli scuri erano lì come un monito o una minaccia.

Mary lo aprì subito e rimase abbagliata dalla vivacità dei colori, dalle tinte del cielo e dalla schiuma bianca del mare impastata con il blu.

"Non ho mai visto nulla di più bello" disse.

"Vi ringrazio, Mi ss Stanford. Mi dispiace che Samuel Harrington non sia qui, ma sto raccogliendo notizie che interesseranno la vostra amica."

Mary lo portò in disparte provocando risatine da parte delle altre dame. Si fermarono vicino alla vetrata, dietro una pianta ornamentale.

"Buone notizie, spero".

"Sto indagando e con l'aiuto di una persona ho scoperto alcune cose. Forse una soluzione c'è. Ma non posso rivelarvi nulla per ora".

"Ritenete che Ray possa soffrire?" Gli chiese Mary ansiosa.

"Comunque vadano le cose, temo di sì. Soffrirà in un modo o nell'altro".


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