27 - Il conte di Bradbury

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Le brutte notizie arrivarono con il giornale del mattino. Il conte di Bradbury si alzava prestissimo, perché gli piaceva godersi il silenzio della casa, leggere i quotidiani appena usciti e studiare il metodo migliore per fare soldi e fregare il prossimo. 

Però, quando inforcò gli occhiali e lesse la notizia che campeggiava su tutte le prime pagine dei giornali, sbiancò e cominciò a sudare. Il sudore gli colava lungo la schiena e gli imperlava la fronte di piccole gelide goccioline. Cercò di calmarsi prima di riprendere la lettura che tanto lo aveva spaventato.

Avvicinò il giornale e mise a fuoco la notizia, come se temesse che potesse sfuggirgli di mano e finire sotto occhi indiscreti. 

"Il pastore Blake della contea di Brighton, è stato posto agli arresti dopo la denuncia di stupro e pedofilia da parte di numerose vittime. Si suppone esistano dei complici, inoltre, gli inquirenti stanno vagliando altre probabili incriminazioni di natura economica e sociale messe a punto grazie a figure di spicco".

 Si suppone esistano dei complici, inoltre, gli inquirenti stanno vagliando altre probabili incriminazioni di natura economica e sociale messe a punto grazie a figure di spicco"

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Si slacciò i primi bottoni della camicia, perché faceva fatica a respirare. Se il prete avesse parlato, per lui sarebbe stata la rovina. Si era spinto troppo in là e non aveva valutato le conseguenze del suo gesto. 

Per fortuna l'asta per appropriarsi della tenuta del genero era tra appena due giorni. Con un poco di fortuna avrebbe potuto mettere le mani su un ingente patrimonio e poi, non restava che trovare il modo per monetizzare e sparire. 

Poteva andare in Europa, oppure nelle americhe. Lontanto dalle patrie galere, in ogni caso. 

Chiuse i giornali, non aveva più voglia di leggere e neppure di fare colazione. L'unica cosa che desiderava era acciuffare più denaro possibile e mettere il mare o meglio l'oceano tra lui e l'Inghilterra.

La figlia lo avrebbe seguito? Non era affatto certo di questo, dopo il matrimonio era diventata strana, meno incline ad essere manipolata, più recalcitrante ad eseguire i suoi ordini.

Se avesse voluto restare a Londra, nonostante lo scandalo che li avrebbe travolti, non era affar suo. In fondo, aveva sempre avuto il dubbio che non fosse sua figlia, troppo sentimentale, idealista, generosa. 

Simile alla madre, tutto cuore e niente cinismo. 

Prese il cappotto e uscì. C'erano diverse persone che doveva incontrare per pianificare i dettagli del viaggio, falsificare i documenti di imbarco e mettere al sicuro i suoi beni. 

L'unica cosa che si era dimenticato di fare, era chiudere a chiave la porta di Ray, come faceva sempre prima di uscire. 

Non se lo ricordò neppure dopo, quando era in una bettola a bere wisky con uomini di mare e tagliagole. 

Quando tornò a casa, nel vedere le luci spente al piano superiore, capì di aver fatto un errore. 

L'errore di aver sottovalutato il cuore di una donna. 




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