Sasha, la cameriera di fiducia di Ray, le aveva fatto avere un mazzolino di fiori. Non c'era nessun biglietto, glieli aveva dati un ragazzo al mercato dicendole di darli a lei e che lei avrebbe capito.
Erano giacinti, narcisi e mughetti. Ne aveva visti a centinaia durante le sue peregrinazioni lungo la campagna di Herrington Place. Non serviva un biglietto per capire da dove provenissero e soprattutto chi li mandava. Se li strinse al petto e annusò il profumo delicato.
Le mancava da morire quel luogo che pure aveva vissuto così poco, ma che le era entrato subito nel cuore. Purtroppo, il padre non intendeva lasciarla libera e lei non era in grado di opporsi. Non lo aveva mai fatto, del resto, aveva sempre accettato tutto di buon grado.
Questa volta però, sentiva che era sbagliato. In fondo, lei aveva un marito e tutto il diritto di vivere insieme a lui. Bisognava solo aspettare che le cose si chiarissero, ma l'assenza di notizie la logorava.
Quella sera c'era la festa a casa della sua amica del cuore e lei non aveva avuto il permesso di parteciparvi come sperava. Però, nonostante questo divieto, aveva deciso di vestirsi e di pettinarsi come se fosse tra gli invitati. Sarebbe rimasta alla finestra per tutto il tempo a guardare dalle finestre del pian terreno, la gente che si divertiva, ballava, faceva amicizia e magari, con un po' di fortuna, avrebbe scorto suo marito.
Quello che non poteva sapere era che Samuel non sarebbe andato. Si trovava in un mare di guai e rischiava di trovarsi senza casa da un momento all'altro. Per questo aveva preferito restare in disparte e tentare di risolvere la sua difficile situazione economica.
Ray scrutava tutti gli invitati che entravano nel palazzo. Alcuni riusciva a riconoscerli, erano amici comuni, altri invece dovevano essere parenti che provenivano da altre località. A un certo punto scorse una figura famigliare e il cuore cominciò a batterle nel petto. Si trattava di Antony, ma era solo. Scese dalla carrozza e disse qualcosa al vetturino, che si allontanò.
Lo vide titubante sulla soglia con un pacco tra le mani. Pensò che almeno Mary quella sera sarebbe stata contenta. In fondo, erano entrambi soli e poi le piaceva molto l'idea di fare da Cupido per una volta nella vita.
Continuò a sbirciare senza essere vista. A un certo punto la porta si aprì e apparve un valletto. Il il giovane esibì il suo invito e quello lo fece entrare. Scrutò la vetrata dove le era sembrato di vedere Mary e difatti la sorprese mentre si affrettava a raggiungerlo, le mani tenevano leggermente sollevata la gonna per paura di inciampare. Veloce come una lepre raggiunse Antony, che le allungò il regalo.
Li vide sorridere impacciati. Erano bellissimi insieme e lei si sentì orgogliosa per aver preso parte al loro incontro.
I fiori nel vaso di cristallo avevano impregnato l'aria di profumi e la musica che arrivava a tratti portata dal vento. Chiuse gli occhi e immaginò di essere lì a ballare con Samuel, stretta tra le sue braccia.
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Matrimonio di convenienza ***ROMANCE***
Storie d'amoreLondra, fine 800. Ray viene data in sposa a Samuel Harrington, un uomo che non ha mai conosciuto. Si tratta di una transazione di affari che il padre ha concluso per trarne vantaggio. Così, Ray parte alla volta di Harrington Place, dove l'aspetta un...