Londra, fine 800.
Ray viene data in sposa a Samuel Harrington, un uomo che non ha mai conosciuto. Si tratta di una transazione di affari che il padre ha concluso per trarne vantaggio. Così, Ray parte alla volta di Harrington Place, dove l'aspetta un...
La carrozza degli Harrington si fermò davanti al palazzo di Mary. Ray guardò fuori e vide le finestre listate a lutto.
"Mi sembra incredibile che Jane Stanford non ci sia più. La conosco da quando ero piccola, era una persona molto dolce, sognavo di assomigliarle un giorno".
Il marito le prese il viso tra le mani: "Tu sei unica, Ray. Non esiste un'altra come te e questo significa che io ho l'esclusiva e mi ritengo orgoglioso e fortunato per questo".
Ogni volta il marito riusciva a sorprenderla. Il loro, era stato un matrimonio combinato e non era iniziato nel migliore dei modi. Samuel Harrington l'aveva accolta con diffidenza e si era dimostrato scontroso e irritante. Ma poi, si erano accorti di essere anime affini e il loro legame si era rafforzato ogni giorno di più. L'uomo intransigente aveva lasciato il posto a un marito premuroso e attento.
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L'unica gioia che mancava al loro matrimonio era un figlio che però, a distanza di un anno, tardava ad arrivare. Prima di separarsi da lui, Ray si toccò fugacemente la pancia, lo faceva spesso, sperando che un piccolo Harrington fosse lì in attesa di venire alla luce.
"Non dimenticarti di me" le disse Samuel prima che scendesse dalla carrozza.
Per loro, quella frase aveva un significato importante. Erano le parole che il marito aveva pronunciato quando stavano per perdersi e che l'avevano ricondotta tra le sue braccia.
"Mai" gli rispose Ray e si sporse per ricevere un bacio.
Sulle sue labbra aveva conosciuto cos'è il desiderio e il corpo aveva imparato a lasciarsi andare. Facevano l'amore spesso, anche in luoghi occasionali, conoscevano ogni centimetro l'uno del corpo dell'altra e a volte, gli sembrava di essere una cosa sola.
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Samuel l'aiutò a scendere dalla carrozza e la guardò allontanarsi senza di lui per la prima volta dopo tanto tempo. Il senso di vuoto che avvertiva, però, era temporaneo: sarebbe stata via solo qualche giorno, il tempo per aiutare Mary a organizzare il funerale.
Di fronte alla casa degli Stanford c'era il palazzo dei Bradbury, dove Ray era cresciuta. Abbandonato da tempo, dopo che il padre era fuggito all'estero per evitare la cattura da parte delle autorità, si era trasformato in un luogo triste. Le imposte chiuse, la porta sbarrata, il cancello serrato con un pesante lucchetto.
