Capitolo 6

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A mezzanotte in punto Mary salì sulla carrozza che la aspettava all'angolo. Era impossibile che qualcuno l'avesse riconosciuta nel breve tratto che aveva percorso, perché indossava un pesante e castigato abito nero e aveva il viso nascosto da una veletta.

L'uomo che l'attendeva all'interno la aiutò a prendere posto e diede subito ordine al cocchiere di partire.

"Quando vi ho inviato la lettera, non avrei mai immaginato di ricevere subito una vostra risposta. E credetemi, ne sono stato felice. Ero in pensiero per voi, Mary".

Lei lo osservò attraverso il pesante velo scuro. "E io sono felice che voi mi abbiate dato assistenza, Antony Charlton. Non era affatto scontato che, con così poco preavviso, vi rendeste disponibile. Per una missione così macabra, tra l'altro".

"Effettivamente, visitare un cimitero in piena notte è una situazione alquanto inusuale. Ma, come vi avevo già scritto, sono a vostra disposizione e non è necessario che mi spieghiate il motivo".

Mary apprezzò la delicatezza del giovane, ma decise comunque di metterlo a parte degli ultimi avvenimenti. Compresa la macabra caccia al tesoro che Lilibeth Shyne le aveva proposto.

La carrozza, nel frattempo, aveva superato il centro di Londra e si stava dirigendo verso i bassifondi, che a quell'ora erano ancora in fermento. Ubriaconi, prostitute e galeotti facevano la fortuna delle bettole e si appartavano nei vicoli bui per compiere le loro nefandezze.

"Non vi preoccupate di nulla, Mary. Attraverseremo solo un breve tratto di queste fogne, è la strada più breve per raggiungere il cimitero dove ci attende un uomo ben pagato per il proprio compito. Sarà lui a introdurci all'interno e ci aspetterà per tutto il tempo necessario" le disse Antony sistemando meglio la tendina del finestrino che li celava agli occhi indiscreti.

Mary si chiese dove avrebbe trovato il coraggio di scendere dalla carrozza per entrare in un cimitero in piena notte. Se non ci fosse stato Antony con lei, avrebbe dovuto senz'atro rinunciare.

Il becchino attendeva vicino al muro di cinta come convenuto, si era portato dietro anche una pala, nel caso ci fosse stata necessità di scavare una buca

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Il becchino attendeva vicino al muro di cinta come convenuto, si era portato dietro anche una pala, nel caso ci fosse stata necessità di scavare una buca. Si scambiarono un cenno con Antony e il pesante cancello infine cedette sotto le spinte dell'uomo.

"La lanterna non serve" disse Antony. "Stasera la luna è piena e brilla come se fosse d'argento".

Mary alzò gli occhi al cielo, riconoscente verso quell'astro che gettava una luce bianca sulle lapidi corrose dal tempo e dall'umidità.

Si incamminarono verso il viale principale dove c'erano le tombe più recenti. Alcune con i fiori ancora freschi lucenti di brina accatastati vicino al sepolcro. La madre era stata seppellita altrove, in un piccolo cimitero accanto alla chiesa. Mary la immaginò ricoperta di fiori, al riparo dalla corruzione della morte.

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