19 - Ritorno a Londra

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Ray non avrebbe mai immaginato che il ritorno a casa sarebbe stato così triste. Era partita piena di paure e di dubbi, ma poi, nella campagna inglese immersa in una realtà completamente diversa, aveva riscoperto se stessa.

Le piaceva camminare nei boschi, costeggiare il fiume, le piaceva la nuova dimora e soprattutto era attratta in modo irresistibile da Samuel Harrington. Dal momento in cui aveva visto il suo ritratto, il giorno dell'arrivo, era rimasta colpita. E poi, con il passare dei giorni, lui era cambiato, aveva messo da parte l'atteggiamento intransigente e ostile per vestire i panni del perfetto gentleman.

Il padre gli aveva detto che era un truffatore, un bugiardo e che gli aveva mentito su tutto. Era un uomo sull'orlo del baratro, un poveraccio che non possedeva neppure il letto in cui dormiva. E che l'aveva sposata solo per convenienza.

Erano parole dure che le facevano male, ma nello stesso tempo conservava di lui un'immagine diversa, che neppure le affermazioni del padre riuscivano a scalfire. Nel suo cuore sentiva che la verità non era quella e in ogni caso era ben decisa a scoprirla.

Il problema era la distanza e l'assoluto divieto di lasciare la sua camera fino a nuovo ordine. Come poteva contattare il marito? L'unica persona in grado di aiutarla era la sua amica del cuore Mary. In fondo, erano abituate a conversare dalle relative finestre delle proprie stanze, avevano un alfabeto tutto loro che avevano inventato per scambiarsi messaggi.

 In fondo, erano abituate a conversare dalle relative finestre delle proprie stanze, avevano un alfabeto tutto loro che avevano inventato per scambiarsi messaggi

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Attese che scendesse la notte. Aveva piovuto tutto il giorno e quando le prime ombre si allungarono sulla strada e i lampioni si accesero uno dopo l'altro, Ray si mise alla finestra con la lampada ad olio. Il segnale che anche Mary era alla finestra arrivò subito dopo.

E iniziarono a parlarsi come solo loro sapevano fare.

Come stai? Ti ho pensata tutto il giorno.

Non sto bene, purtroppo mio padre mi impedisce di tornare da mio marito. Ho bisogno di te.

Cosa posso fare?

Ti spiegherò tutto ma tu devi promettermi di essere forte.

Te lo prometto, non voglio vederti soffrire.

Devi raggiungere Antony, anche lui vive a Londra. Devi dargli un messaggio per mio marito.

Cosa? Dovrei andare a casa di un uomo che neppure conosco? Sei pazza?

Lo so che ti sto chiedendo tanto, ma non saprei come altro fare.

Ti prego non mi mettere in imbarazzo in questo modo.

Capisco le tue paure, ma io ho il cuore spezzato, ho paura di perdere l'uomo che amo!

Mary non rispose più. Era una ragazza molto timida e il pensiero di recarsi a casa di un uomo per di più da sola, come poco di buono, le faceva paura. Cosa avrebbe pensato la gente di lei? In quella circostanza però, c'era in ballo la felicità o l'infelicità di Ray. Ci pensò su qualche istante, poi rispose.

Va bene. Cosa devo dirgli?

Ray le mandò un bacio con la mano e preparò il messaggio. 

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