Colpevoli

20

                                  Gabriel

Era finita.
Avevo perso tutto ciò che di buono avevo costruito in quelle settimane.
Non sapevo cosa fare.
La lasciai andare via; trattenerla non sarebbe servito.
Mi ripromisi però, che l'avrei riconquistata. Dovevo farlo presto ed in ogni modo possibile.
Quando non la vidi più, mi salì una rabbia nei confronti del mio amico, inspiegabile.
Decisi di salire ancora di un piano e andare da lui.
Tirai con forza la porta ed entrai.
"Che diamine hai fatto?"
"beh vedo che l'hai già incontrata! Le ho detto la verità Gabriel."
"perché l'hai fatto? Per rovinarmi? Io davvero non capisco come tu possa essere stato così cattivo."
"Non avevo intenzione di rovinarti ma, solo quella di far capire a Francesca chi sei"
"Chi sono. Perché tu sai bene chi sono, vero? Quante volte vorrai ripetermi che ferisco le donne ecc...Avanti, sei ridicolo Max. Tu sei solo geloso perché io ero riuscito a conquistarla e tu, in questi mesi di lavoro con lei, no. Mi dispiace tanto che tu sia frustrato ma, evidentemente il suo tipo non sei tu. Lei mi adorava ed ora mi odierà con tutta se stessa. Sei spregevole. Voglio dirti solo più una cosa: riuscirò a dimostrarle chi sono veramente e, quando saremo felici, farò sì che tu resti da solo per il resto della tua vita."
Non dissi altro ed uscii da quella stanza.
Avevo altri problemi da risolvere.

Il giorno dopo...
Mi misi a chiamare Francesca in ogni modo ma, lei non voleva proprio rispondere.
Era plausibile questo suo comportamento: ero stato un'idiota.
Ad ogni modo, decisi di uscire di casa ed andare da lei.
Dovevo vederla e parlarle con più calma.
Presi l'auto e cercai di arrivare, il prima possibile.
Parcheggiai dove nessuno potesse vedere la macchina e suonai, nella speranza di una sua risposta.