Colpevoli

23

Francesca

Una volta arrivati al tavolo, restai ancora più a bocca aperta da tutta quella bellezza.
Gabriel si sedette accanto a me e chiese i menù.
"ti sei dato da fare vedo"
"certo, solo il meglio per te"
"grazie"
Mentre cercai di scegliere cosa mangiare, lo spagnolo mi sistemò i capelli dietro l'orecchio da vero galantuomo.
Erano quei gesti così spontanei a piacermi così tanto da parte sua.
Dopo aver ordinato, sentimmo un tonfo provenire dalla porta del ristorante.
Immediatamente, tutta la sala si girò a guardare e...era Max!
Si stava dirigendo con velocità verso di noi!
Gabriel mi prese con sé e mi portò alle sue spalle.
"Che diamine ci fai qui amico?" Esordì lo spagnolo.
"Lei adesso viene con me"
A quelle parole, decisi di parlare prima di Gabriel.
"Ma che diamine stai dicendo? Mi sono licenziata, non sono più una tua dipendente e non mi dai ordini. sei stato un falso scorretto."
"Oh ti prego Francesca, non vorrai mica dirmi che io sono stato l'unico. Il ragazzo che ora hai davanti a te ha fatto peggio di me. Non starai davvero pensando di stare con lui? "
"Questa cosa non ti riguarda" disse Gabriel.
"Chi ti credi di essere davvero? Tutti quelli seduti a questi tavoli sanno che razza di persona sei."
"Smettila Max, ti stai comportando come un bambino. Lasciaci in pace"
"Non prendo ordini da te, Gabriel."
A quel punto lo vedemmo buttare giù le nostre sedie e tentammo di chiamare la sicurezza.
Faceva paura ed io, ero terrorizzata.
Sferrò un colpo in faccia allo spagnolo e lui cadde a terra.
Le persone accanto a noi, mi aiutarono ad alzarlo e cercarono di allontanare Max.
La sicurezza stava per arrivare.
"Stai bene?"
"Si, sta tranquilla principessa"
Non appena vidi gli uomini, parlai facendomi sentire anche da Max.
"Portate via questo buffone"
Lui mi guardò con un'aria delusa e lasciò che le guardie lo conducessero all'uscita.
Ero davvero devastata da ciò che stava succedendo, così lo spagnolo decise di prendere tutto e portarmi in appartamento.