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Gabriel

Presi subito la macchina per riportarla a casa.
non volevo che le succedesse nulla di grave.
Mentre guidavo, non riuscivo a dire nulla e decisi di restare in silenzio per tutto il viaggio.
Quando arrivammo fuori dal portone disse qualcosa lei.
"non è colpa tua Gabriel"
"Si che lo è. Ho deciso io di fare una scommessa ed ora ho peggiorato le cose"
"Tu però non sapevi ciò che stai provando ora e penso proprio perché, io ti piaccio sul serio. È una cosa bella"
"Si però non volevo che Max arrivasse a tanto..."
"È diventato pazzo di gelosia e gli dà fastidio che mi sia licenziata; è sbagliato certo ma, non puoi farci nulla. Hai preso la tua strada uscendo fuori dagli schemi e va bene così."
"Non voglio lasciarti sola stanotte" dissi sinceramente.
"va bene, ti ringrazio"
Salimmo in casa e, dopo qualche secondo, ci fiondammo sul divano, stanchi.
La abbracciai e la strinsi forte a me, finché non decise di addormentarsi sul mio petto.
Mentre lei dormiva, io rimasi fermo a guardare ogni singolo dettaglio di quel appartamento: tutto ricordava lei ed il suo stile perfetto.
Ero davvero immerso nei miei pensieri: cosa stava succedendo realmente?
Quello accaduto poche ore prima, mi aveva lasciato di stucco.
Cercai di prendere una decisione tra me e me. Non appena si sarebbe svegliata, la mattina dopo, le avrei detto cosa fare.

Il mattino dopo...

"Gabriel..."
"si, sono qui, in cucina"
Presi coraggio e, dopo aver preparato la colazione, parlai.
"ascoltami Francesca, dobbiamo dire al mondo che siamo una coppia...reale"
"cosa? Perché già ora?"
"perché nessuno possa farti più del male"
"la rabbia di Max non può compromettere la nostra vita"
"Proprio per questo lo dico. Se noi confessiamo la nostra relazione sana, avrai ancora più sicurezza accanto a te"
Lei mi osservò dubbiosa ed io, non sapevo davvero che fare.

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