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                                                                                          Gabriel

Francesca era da poco uscita per andare al colloquio ed io, ero rimasto in casa.
Pensavo a quanto mi sentissi fortunato ad avere una donna come lei, al mio fianco.
In cuor mio speravo davvero che avrebbe ottenuto il lavoro, perché sapevo che non si sarebbe mai fatta mantenere da me.
Incrociai le dita e mi diressi in camera, per riposare.
Una volta appoggiato sul letto, notai una figura strana fuori dalla casa.
La fortuna di questo posto era che, dalle stanze, tu vedevi giù ma gli altri non vedevano te.
Decisi di farmi più vicino al balcone ed osservai attentamente.
Capii subito chi era: Max!
Come cavolo aveva capito che fossimo qui?
Decisi di non dire nulla a Francesca perché, non volevo rovinarle il colloquio ed allarmarla.
Scesi dalla stanza e mi fiondai in salone.
Controllai fuori dalle varie porta finestra che c'erano e non vidi nessuno.
Non ero del tutto sicuro ma, ad un certo punto, suonò il citofono.
Era lui.
Ed ora si trovava difronte a me.
"Cosa vuoi" risposi molto schietto.
"Adesso è questo il vostro nido d'amore? Piuttosto romantico"
"Non mi interessa cosa ne pensi, voglio sapere cosa ci fai qui"
"Ero venuto per salutare. Vado via dalla Spagna"
Rimasi alquanto sorpreso da quell'affermazione. Stava mentendo per uno dei suoi giochetti o era serio?
"Che stai dicendo?"
"La verità Gabriel. Sono qui per scusarmi per tutto quello che vi ho fatto e dirvi che me ne vado. Ormai, non ho più nulla da fare qui e ho deciso di spostare tutto il lavoro in Olanda"
Non sapevo cosa dire: il problema più grande che avevamo avuto io e Francesca...andava via!
In fondo però, mi dispiaceva.
"Max...accetto le scuse per entrambi. Mi dispiace che le cose tra di noi, siano andate così male ma, non provo rancore"
Lui mi sorrise e continuò.
"Francesca? Avrei piacere di salutarla."
"Sta facendo un colloquio in questo momento."
"Oh sono molto felice per lei! Allora salutala da parte mia. Devo correre o perderò l'aereo. Buona vita amico."
"magari sentiamoci ogni tanto"
"certo, volentieri!"
Ci abbracciammo e lo lasciai uscire di casa.
Non appena Francesca sarebbe arrivata, le avrei raccontato tutto. 

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