Colpevoli

26

Gabriel

Lei era davvero molto preoccupata: lo notai dai suoi occhi.
Decisi di prenderle il viso e darle un bacio passionale.
Non mi sarei mai staccato da quelle labbra così morbide, in cui ogni volta mi perdevo.
Finora c'eravamo baciati davvero poco ma, ne avevo costantemente voglia.
Cercai di placare la sua insicurezza e le sue paure, che le stavano passando per la mente.
Mi staccai e, dopo essermi alzato, mi misi la maglietta che avevo preso dall'auto: era bianca, molto semplice. Era l'unica che avevo, oltre al completo elegante della sera precedente.
Non potevo certo rimettere quella.
Notai che lei restò lì a fissarmi come se fossi un trofeo.
Era incredibile come non riuscisse a resistermi, anche se sapevo fosse ancora dubbiosa e avevo molto da farmi perdonare.
Aspettai con ansia che si cambiò anche lei, la presi per mano e salimmo in ascensore.
"Allora, pronta tesoro?"
"No ma, farò del mio meglio"
Mi misi i miei occhiali da sole e, con molta dolcezza, aprii la porta d'uscita.
Uscimmo dal palazzo e, ci ritrovammo davanti milioni di fotografi e giornalisti.
Io e Francesca ci guardammo e, senza dire nulla, decidemmo di fare gli spavaldi in mezzo alla folla.
Le misi una mano sulla schiena nuda e la portai affianco a me, per tutto il tempo.
Io ero molto bravo in questo ma, lei no.
Mi sorprese vedere come se la stava cavando, in quel tratto tra la macchina e la porta.
Era stata fantastica e sopratutto molto disinvolta.
Non appena entrammo nella vettura, decisi di sussurrarle all'orecchio.
"Sei stata perfetta"
Vidi il suo corpo rabbrividire a quelle parole.
"Sto imparando da te, principino"
Le feci un sorriso malizioso, dopo essermi morso il labbro per l'eccitazione.
Misi in moto e capii che in breve tempo gli avremmo seminati.
Premetti tanto forte l'acceleratore da non sentire la risata di Francesca.
"ed ora dimmi, quale sarebbe la tua intenzione?"
"beh visto che siamo sotto gli occhi di tutti, divertiamoci. Tu che dici?"
"Non devo più lavorare quindi, ci sto"