LA QUIETE PRIMA DELLA TEMPESTA 🥵🥺

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LOUISE
Il sabato non andai a scuola. Avevo mal di testa. Rimasi a letto. I pensieri affollavano la mia mente. I genitori di Margherita stavano per rientrare. Sarei dovuta tornare in quella casa e fare finta di nulla per non destare sospetti. In più sarebbe stato più facile parlare con Ale... avevo deciso di accettare il suo aiuto. Ne avrei parlato con lui una volta tornata a casa. Mi dispiaceva dover mentire ad Ibra, ma sarebbe stato tutto troppo complicato. Avevo un obiettivo, non ci avrei rinunciato per nulla al mondo.
Presi il cellulare per guardare l'ora, era spento! Cavolo! Era rimasto spento da ieri. Lo accesi. Erano le 12:45, avevo dormito un sacco. Avevo vari messaggi di Ibra. Gli scrissi subito un messaggio.

"Amore, scusami, ieri si è scaricato il cellulare e io mi sono addormentata, avevo mal di testa! Ora va meglio! Ci sentiamo quando esci! Ti amo 🖤"

"Passo da te tra poco"

Nessun 'ti amo' o 'mi manchi'... doveva essere arrabbiato! Aveva ragione! Cosa potevo fare per farmi perdonare?! Non lo so! Avrei improvvisato!
Andai in bagno, mi lavai e indossai un paio di leggins e una maxi camicia senza canotta né reggiseno. Mi piaceva sentirmi libera.
Poi tornai nello studio/camera e cominciai a radunare le mie cose, nel pomeriggio sarei tornata a casa e dovevo dirlo a Ibra. Poco dopo qualcuno suonò il campanello. Andai ad aprire.
《Ciao amore》dissi.
《Ciao Louise》disse entrando.
Sì, era arrabbiato.
Chiusi la porta e andammo nello studio.
《Stai facendo i bagagli?》chiese.
《Sì, nel pomeriggio torno a casa...》dissi.
《Cosa?? Quella casa? Perché?》domandò.
《Stanno per rientrare i genitori di Margherita... cioè i miei zii... e non voglio dover spiegare loro perché mi trovo qui》dissi.
《In quella casa c'è il fratello di Margherita! Non mi piace quel tipo!》disse.
《Quel... tipo... ha impedito che il suo amico... bhe... e poi ci saranno i miei zii e Leo... andrà tutto bene!》gli dissi.
Mi guardò. Restò qualche istante in silenzio.
《Louise, cos'è successo ieri? Perché hai spento il cellulare?》chiese.
《No... si è scaricato! Stavo studiando... poi mi sono addormentata e questa mattina avevo un mal di testa assurdo... scusami!》dissi.
Conoscevo quello sguardo. Non credeva alle mie parole.
《Mi sono preoccupato! Dopo quello che è successo... sono un cretino a preoccuparmi!》disse.
《No, non lo sei, sei molto carino e premuroso! Scusami! Non capiterà più!》dissi baciandogli il collo.
《Mi sei mancato Ibra... da morire》dissi accarezzandogli il petto, arrivando ai suoi pantaloni.
《Davvero?》chiese. Non era convinto. O forse voleva che mi facessi perdonare in qualche modo.
《Sì...》dissi abbassando i suoi pantaloni.
《Mi sei mancato così tanto amore mio》dissi, abbassando anche i suoi boxer. Ci guardavamo. Non credeva alle mie parole, ma l'avrei distratto, l'avrei convinto.
Iniziai a massaggiarlo, guardandolo negli occhi.
Lui non parlava. I suoi occhi mi studiavano.
Poi mi abbassai e cominciai a baciarlo... a leccare la sua lunghezza... fino a prenderlo in bocca.
Gemeva, si stava eccitando.
Bene.
Continuai muovendo la mia bocca... sempre più veloce.
Le sue mani accarezzarono i miei capelli.
Continuai a dargli piacere con la bocca.
Poco dopo esplose, gemette forte.
Venne dentro alla mia bocca.
Poi si allontanò da me, mi guardò.
《Non mentirmi Lulu》disse, facendomi alzare.
Lo feci sedere sul letto.
Tolsi i leggins.
Mi misi a cavalcioni su di lui.
Volevo rassicurarlo, amarlo.
《Ti amo Ibra...》dissi sfiorando le sue labbra.
Lui cominciò a sbottonare la mia camicia fino a toglierla.
《Sei nuda... non indossi il reggiseno...》disse ammirando il mio seno nudo.
《No... e non mi sembra ti dispiaccia!》dissi io con tono malizioso.
《No, certo... quando siamo soli io e te...》disse stimolando i miei capezzoli.
《Sei la mia donna... e va bene così... ma non con gli altri... 》disse.
Un gemito uscì dalla mia bocca. Mi guardò.
《Cosa vuoi dire?》chiesi.
Fece scivolare le sue mani sul mio fondoschiena.
《Non mi piace che gli altri ammirino ciò che è mio... non mi piace che gli altri uomini guardino il tuo seno nudo e i tuoi capezzoli eccitati...》disse per poi leccare un capezzolo e prenderlo tra i denti.
Non capivo quale fosse il problema.
《Che male c'è?》chiesi.
《Non mi piace... vorrei tu indossassi sempre il reggiseno in presenza degli altri... puoi farlo per me Lulu?》disse tornando a guardarmi negli occhi.
Non mi piaceva questa sua strana gelosia.
Rimasi in silenzio.
《Se non ti va... ok... fa lo stesso... 》disse portando le sue mani dietro di lui, sul letto.
Mi sembrava una cosa stupida, ma se serviva per farlo stare tranquillo lo avrei fatto.
《Ok... lo farò per te... ti amo!》dissi.
Ed era vero. Lo amavo da matti.
Lui sorrise.
《Anch'io ti amo piccola mia》disse guardandomi con i suoi occhi scuri, misteriosi, sexy.
Mi guardava con tale intensità, mi voleva... anch'io.
Mi alzai leggermente, presi la sua erezione, l'avvicinai al mio sesso spostando gli slip. Poi, guardandolo, scesi su di lui.
《Sei meravigliosa Lulu!》disse gemendo.
《Anche tu, Ibra!》
Presi a muovermi sempre guardandolo.
Portai le mie mani dietro di me, sulle sue ginocchia, inarcai la schiena, mostrando ancor di più il mio seno. Ero completamente esposta ai suoi occhi e questo mi eccitava.
《Sei una vera visione Lulu...》disse lui tra un gemito e l'altro.
《Ora però fai fare al tuo uomo!》disse, per poi stringere la mia schiena e appoggiarmi sul letto ancora uniti.
Gli piaceva che lo stuzzicassi, provocassi, ma poi voleva essere lui a concludere, probabilmente lo faceva sentire uomo, il mio uomo.
Iniziò a muoversi, veloce... sempre più veloce. Cominciai a gemere forte, il mio corpo si muoveva eccitato sotto i suoi colpi. Lui continuò ancora... e ancora. Fino a quando l'orgasmo esplose per entrambi. Mi strinse forte. Sentivo il suo piacere caldo dentro di me. Mi baciò dolcemente, poi con più passione. Era così bello.
《Ti amo mia piccola capricciosa...》sussurrò al mio orecchio. Un fremito colpì il mio basso ventre. Lui sorrise.
《La mia piccola, sexi e calda Lulu》continuò.
Mi stava facendo impazzire.
《Stronzo!》sussurrai io.
《Uno stronzo che ami... e che vuoi...》disse ricominciando a muoversi.
《Ibra devo finire di sistemare le mie cose...》dissi tra un gemito e l'altro.
《Sarò ben felice di aiutarti... dopo!》disse prima di riprendere a prendermi con grande intensità.
L'arrivo del secondo orgasmo spense, per qualche istante, i miei pensieri, i miei tormenti, mi stavo abbandonando al piacere.
Lui, però, si alzò velocemente, recuperando i suoi abiti...lasciando me insoddisfatta.
Rimasi sul letto, nuda... il mio corpo era ancora in preda ai fremiti.
Chiusi gli occhi e strinsi le gambe.
Sentivo il suo sguardo su di me.
《Scusami Lulu... pensavo!》disse.
《Lascia fare a me》aggiunse tornando sul letto.
《No, grazie!》dissi, alzandomi con un discreto scoglionamento. Odiavo rimanere così.
Indossai gli slip e la camicia.
《Mi dispiace... io...》
《Tu hai pensato solo a te stesso! Senti, capisco tu sia arrabbiato per ieri, ma questo tuo modo così... da stronzo, non mi piace... il ragazzo che amo non è così!》dissi. Ero offesa, mi ero sentita stupida, inesistente!
《Scusami amore...》disse abbracciandomi da dietro.
《Ieri mi sono preoccupato... mi sono arrabbiato e... scusami, sono stato pessimo!》sussurrò al mio orecchio.
Era sinceramente dispiaciuto. Mi voltai.
《Scusami anche tu per ieri... non l'ho fatto intenzionalmente...non succederà più!》gli dissi.
《Ora, permettimi, amore mio, di rimediare...》disse, toccando il centro del mio piacere con la sua mano.
Chiusi gli occhi e mi abbandonai completamente.

LUCEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora