Capitolo 34

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Dorothy

Ho finito gli esami! Sono stati giorni intensi, difficili, ma ho recuperato tutti i test di fine anno e finalmente posso pensare al diploma, all'estate, alle vacanze e a Yale. Già, andrò a Yale questo autunno e per quanto sia spaventata so che è la strada giusta da percorrere e non c'è giorno in cui Damon non mi ricordi che mi starà accanto e mi sosterrà, qualsiasi decisione prenda.

«Allora? Come ti senti? Sei agitata?», domanda Lily, mentre siamo seduti a un tavolino di una gelateria.

«Sì e no, insomma...» Sorrido nervosa.

«Qualcosa ti preoccupa?» La sua mano si appoggia sulla mia e io alzo lo sguardo incrociando prima il suo e poi quello degli altri due ragazzi. «Quando andrò a Yale, non potrò stare con voi.»

«Ma ti verremo a trovare e tu tornerai per le vacanze.»

«Lo so, ma...» Sospiro. «Ma mio padre sarà qui e io non potrò difendervi da lui.»

«Non sei tu a doverci difendere da lui», si intromette Damon. «Siamo adulti e consapevoli, sta' tranquilla.»

«Non ci riesco, Dam. Lo sai. Purtroppo, lui ha un enorme ascendente su di me, anche se non vorrei che fosse così.» Mi torturo le dita della mano libera dalla presa di Lily.

«Con il tempo imparerai a non dare peso alle sue parole e alla sua persona.»

«E se non fosse così? Sai anche tu che speravo tanto che Maddy accettasse di riaprire il caso, ma non è stato così.»

Cala il silenzio e la consapevolezza di non poter fare nulla a riguardo mi fa sentire così impotente e inutile.

«E se trovassimo un modo per incastrare tuo padre senza Maddy?» La voce di Josh è un tuono nella calma di una sera d'estate.

«Cosa? Cosa intendi?» La mia voce è bassa e la sento tremare.

«Ecco, pensavo che potremmo escogitare un piano. Trovare un modo per incastrarlo.»

«Come facciamo a non tirare in ballo Maddy?»

«Potremmo usare me», dice Lily drizzando la schiena e Josh quasi soffoca. «Ecco, potremmo fare in modo che lui provi a farmi qualcosa, potremmo fare un video e portarlo alla polizia.»

«Sei impazzita? Vorresti farti st...» Josh non termina la frase perché lei lo blocca.

«Non deve arrivare all'atto, ma ci serve l'intenzione e che lui provi ad andare oltre nonostante gli dica di no. Dobbiamo arrivare a quello.»

«No, Lily, è pericoloso. E se lui non si fermasse? No. Scordatelo.»

«Ci saremo noi», aggiunge Damon. «Saremo nascosti a registrare e entreremo in gioco se le cose dovessero spingersi troppo oltre.»

Sospiro. La cosa non mi piace per nulla, ma tutti e tre mi sembrano abbastanza decisi a voler mettere in pratica questa idea assurda. «Dai, Dory. Dobbiamo farlo per la tua amica, per te, per tua madre e per tutte le ragazze che hanno o potrebbero in futuro subire lo stesso da lui.»

Le parole della mia amica sono così vere eppure ho la sensazione che questo piano sarà un gran fallimento.

«E va bene. Facciamolo, ma dobbiamo pensare a tutto, ogni dettaglio, non possiamo fallire e non voglio che tu ti faccia male.»


È passata una settimana, mio padre è tornato da due giorni da un viaggio di lavoro e mia madre è a fare acquisti per la serra. Mi tremano le gambe e la voce, ma cerco di risultare decisa e sicura quando lo incrocio in sala.

Come il cielo sopra di noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora