21 - IL MIO UMORE, DI MATTINA, DICE: ANCHE MENO!

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"I falchi non temono l'altezza, perché sanno che il vero potere non è nel volo, ma nella precisione con cui colpiscono il loro obiettivo."
- Rae Hart

Mia


Mi svegliai con il frastuono di alcune voci urlanti.
<<Abbassi la voce, per favore>> sussurrò Jonathan dietro la mia porta. Era seriamente rimasto li per tutta la notte? Mi sfuggì un sorriso. Che cazzo sorridi Mia?
Mi alzai velocemente, indossai una vestaglia di seta e un paio di pantofole. Mi avvicinai alla porta della mia stanza.
<<La prego signora, se Angel si svegliasse, mi farebbe fuori>> le parole di Jonathan mi suscitarono una risatina, ma con chi stava parlando?
<<Sarebbe molto più semplice se mi lasciassi entrare, giovanotto. Anche se pensandoci bene, sei un bel bocconcino, potrei preferire stare qui fuori con te>> la voce di mia nonna, mi arrivo dritta alle orecchie. Spalancai la porta.
<<Hannah, Madelyn, Grace Harris Parker!>> ero a braccia conserte. Jonathan sussultò e mi scrutò spaventato, mia nonna, invece, non si scompose.
<<Tesoro mio!>> mi venne incontro abbracciandomi. Mi mancava l'aria nella sua stretta <<Nonna, non respiro>>.
Si allontanò leggermente, stringendomi dalle spalle <<Dio mio, ma che hai fatto? Hai le tette di, almeno, due taglie più grandi! E...>> si spostò con il capo di lato, per guardarmi il fondoschiena <<Guarda qui che culo!>> alzai gli occhi al cielo sconcertata e non per la volgarità di mia nonna, bensì perché, proprio davanti a noi, c'era Jonathan, che si stata godendo la scena ridacchiando.
<<Non hai di meglio da fare?>> le mie parole uscirono affilate come lastre di vetro. Jonathan tornò serio, mi guardò negli occhi per qualche secondo <<Se avete bisogno di me, mi trovate nella hall>> fece per voltarci le spalle, ma mia nonna lo richiamò <<Hey Jo!>>
Jonathan si fermò di colpo. Le sue spalle diventarono rigide. Voltò leggermente il capo per guardare mia nonna oltre la sua spalla <<Si?>>
<<Potrei dire di far preparare l'auto? Io e Mia, andremo a fare colazione fuori di qui>> Jonathan annuì e s'incamminò verso l'ascensore, dall'altra parte del corridoio. Mia nonna non scrollò gli occhi dalla sua figura nemmeno per un secondo, finché non sparì completamente dalla sua visuale.

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