"L'intimità è un miraggio impossibile da raggiungere."
-Rae HartMia
La camera è buia, eppure il sonno sembra sfuggirmi come sabbia tra le dita. Provo a chiudere gli occhi, a ignorare il vociare che proviene dalla stanza di Jonathan. Ci sono risatine, chiacchiere, un festoso chiacchiericcio che si infiltra nei miei pensieri come un intruso. Non so cosa stia succedendo, ma la mia pazienza si sta esaurendo. Colpi. Colpi al muro dietro la testiera del mio letto. Spero che basti a farli smettere, ma nulla. Continuano a ridere come se fossimo tutti in una commedia. Stupidi imbecilli.
Mi sollevo dal letto, indossando una vestaglia di seta che scivola sul mio corpo e le ciabatte.
Non ho tempo, anche, per questo.
Esco dalla mia stanza e faccio qualche passo verso la stanza di Jonathan. Bussare non basterà, ma ci provo. Busso. Busso più forte, freneticamente, come se il mio stato d'animo potesse far breccia. La porta si apre e di fronte a me c'è Jonathan.
A torso nudo.
Con un asciugamano in vita.
Sembra un dio greco, se solo non fossi così arrabbiata.
<<Cosa c'è?>> chiede, ma la sua voce è incredibilmente calma. È il tipo di calma che mi fa sentire un po' più in colpa, ma non abbastanza da fermarmi.
<<Il tuo party sta disturbando il mio sonno!>> alza un sopracciglio, ma non sembra stupito. Non importa quanto mi arrabbi, non lo scuote mai. Non lo capisco. E mentre cerco di mantenere la mia dignità in questo dialogo assurdo, sento un impulso irresistibile di spingerlo. Non so perché. Forse perché ho bisogno di un bersaglio per questa collera che ribolle dentro di me.
<<Stai bene, Angel?>> chiede con quella calma olimpica, mentre il suo sguardo è fisso su di me. Mi fa sentire un po' come un pesce fuor d'acqua, ma rifiuto di lasciarmi intimidire.
<<Cosa sta succedendo dentro?>> indico con un gesto il suo appartamento <<Cosa c'è una gara di risate?>> scrolla le spalle, come se tutto fosse normale <<Stiamo solo chiacchierando>>.
<<Chiacchierando, eh? Ma che c'è di tanto interessante da farvi ridere a crepapelle? Non ti accorgi che ho bisogno di dormire? O stai pensando che sono solo un' artista e non una persona?>> ecco, è uscito il dramma, ma non posso fermarmi. La tensione è insopportabile. La sua faccia impassibile mi fa imbestialire. Mi ricorda quanto poco riesca a connettermi a lui e quanto invece sembriamo due mondi separati, anche quando siamo così vicini. <<Non posso controllare tutto, Mia. Non posso...>>. La sua voce si spegne, ma i suoi occhi sono come di ghiaccio. Mi sento piccola e fragile, come se stessi urlando in un deserto.
<<Non sto cercando di controllarti. Sto solo cercando di capire perché mi senta sempre in secondo piano. Anche qui, nella mia vita, nel mio lavoro...>> oh no, che cazzo ho detto! Un attimo di silenzio. È come se fossimo entrambi bloccati in un momento di stallo, ma dentro di me qualcosa esplode. La musica è finita, ma l'eco delle emozioni continua a risuonare. Finalmente, dopo un respiro profondo, lui parla <<Angel, ci sono delle cose che non puoi controllare. Il mio compito è proteggerti, non sempre capire cosa stai passando>> la sua voce è ferma, ma c'è un accenno di comprensione, il problema è che non mi conforta, per niente.
<<Non sei sola...>>
Scaccio quel pensiero, come una mosca fastidiosa. Dall'altra parte della porta, sento la voce di Sophia, sembra essere al telefono, ma questa volta non mi interessa.
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Behind you
RomanceMia, in arte Angel, è una cantante di fama mondiale. La sua vita è sempre stata il riflesso della perfezione, tutto quello che ogni ragazza sognerebbe, eppure, per Mia non è così. La bolla in cui è cresciuta, ha fatto si che diventasse l'antagonista...