22 - LA COMMEDIA DELL'AMORE

5 1 0
                                    

"Amare è donare una parte di sé, saper vivere nel riflesso dell'altro e trovare nella vulnerabilità la vera forza."
- Rae Hart



Zoey

La luce tenue della lampada sul comodino creava un'atmosfera calda e intima nella stanza. Ero sdraiata sul letto, i miei capelli disordinati sparsi sul cuscino, mentre lui era accanto a me, il suo corpo potente e sicuro, un rifugio in un mondo che spesso sembrava confuso. Ogni istante passato insieme era un colpo di fulmine che mi lasciava senza fiato. Ci eravamo lasciati andare a un momento di pura passione, i nostri corpi intrecciati come se fossero sempre stati destinati a quel contatto. La sua pelle era calda al tatto e la sensazione dei suoi baci era come un incanto che non avrei mai voluto interrompere. Nonostante la differenza di età, c'era un'intesa tra noi che sfidava ogni aspettativa, un legame che si era formato in modo silenzioso, ma mentre le nostre risate si mescolavano ai sussurri, la sua natura criptica mi lasciava sempre un po' insoddisfatta. Ogni volta che cercavo di capire chi fosse veramente, mi ritrovavo davanti a un muro di mistero. C'era qualcosa di inafferrabile in lui, un velo di segreti che lo circondava come una nebbia. Eppure, non riuscivo a resistere. Era magnetico. Lo desideravo con una intensità che mi spaventava e al contempo mi esaltava. Dopo una lunga pausa di silenzio, mi girai verso di lui, il cuore che batteva forte nel petto.
<<Perché sei così misterioso?>> chiesi, cercando di mascherare la mia vulnerabilità con un sorriso. Lui si girò lentamente, i suoi occhi scuri che brillavano nella semioscurità.
<<Avolte, il mistero è ciò che rende le cose interessanti>> rispose con un tono leggero, ma non riuscii a decifrare se stesse scherzando o parlando seriamente.
<<Già, ma mi piacerebbe conoscerti meglio>> insistetti, spingendo un po' il mio corpo verso di lui <<Perché non mi racconti mai di te?>>. La sua espressione cambiò per un attimo, come se avesse preso una decisione.
<<Ci sono parti di me che non puoi capire, Zoey. E forse è meglio così>> le sue parole suonarono come una dolce melodia e al contempo come un campanello d'allerta. Non mi piaceva l'idea che ci fossero lati di lui che non avrei mai conosciuto. Ritornammo a un silenzio riflessivo e mentre il fumo della sigaretta che stava per accendersi si disperdeva nell'aria, mi resi conto di quanto fossi profondamente innamorata di lui. Era un' amore strano, fatto di attimi rubati e risate sussurrate, ma ogni volta che eravamo insieme, mi sentivo viva. Volevo crederci, volevo sperare che ci fosse un futuro, anche se quel futuro era avvolto nell'incertezza. Dopo un momento di introspezione, la sua mano scivolò nella mia e, in quel semplice gesto, il mondo esterno svanì. Poi, all'improvviso, il suo telefono vibrò sul comodino, interrompendo la magia del momento. Un'espressione di frustrazione attraversò il suo volto mentre guardava lo schermo.
<<Scusami un attimo>> allungò la mano per afferrare il telefono. La sua voce era calma, ma nel suo sguardo c'era qualcosa di inquieto. Mentre lui rispondeva, sentii un nodo di apprensione formarsi nel mio stomaco. Non sapevo chi fosse al telefono, ma il tono della sua voce mi fece sentire come se una barriera tra noi si stesse alzando di nuovo.
<<Sì?>> il modo in cui si staccò da me, anche solo per un momento, mi fece sentire vulnerabile. Rimasi sdraiata, a metà tra il desiderio di ascoltare e la volontà di rispettare la sua privacy.
In quel momento, con il fumo che si dissolviva nell'aria, capii che c'era ancora così tanto da scoprire, e che il mistero che circondava la sua vita avrebbe potuto essere sia una benedizione che una maledizione. Mentre lui continuava a parlare, il mio cuore si riempiva di domande, ognuna più pesante dell'altra. Chi era veramente? E cosa ci aspettava nel futuro?

Behind youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora