"Il sole e la luna, amanti da migliaia di anni eppure, destinati a sfuggirsi per l'eternità"
- Rae HartMia
Se ci fosse un modo per fermare il tempo, probabilmente lo avrei utilizzato per rimanere ferma, negli attimi come quello. Quando la folla applaude e urla il tuo nome. Avevo forti palpitazioni e un sorriso idiota stampato in faccia. Non c'era cosa che mi rendesse più felice di tutto quello che ero diventata nell'industria musicale. Amavo rendere felici le persone con la mia musica, pensandoci bene, non avevo mai scritto una canzone triste e non perché non lo fossi, bensì perché preferivo che le persone, conoscessero la maschera che mi ero imposta di indossare. Tutti mi credevano inarrivabile, indistruttibile e a me andava bene così. Il concerta, di quella sera, era un tributo a tutte le vittime del 4 Giugno. Eravamo al centro di Central Park, il mio palco, quella sera, era molto più piccolo rispetto a quelli a cui ero abituata, ma non importava. Sotto consiglio di Dan, il concerto sarebbe stato a ingresso libero e io non me l'ero sentita di controbattere.
<<Siete pronti?>> urlai al microfono.
<<Si!>> un boato si sollevò. Non riuscivo neanche più, a vedere l'erba. Central Park non era mai stato così pieno.
<<Canta insieme a me New York!>>.
Nell'ambiente iniziò a risuonare la base della mia nuova canzone, una canzone uscita due settimane fa. Decisi di stare in silenzio e, dopo tanto tempo, lasciai che qualcun' altro cantasse per me. Il pubblico intonò perfettamente le parole del brano; a New York erano le 10:00 pm, faceva freddo, ma riuscivo a percepire solo il calore delle persone di fronte a me. La platea venne illuminata da migliaia di torce, alcuni cartelloni sbucavano da sopra le teste. Mi diressi verso il bordo del palco, mi sedetti con le gambe a penzoloni, abbassai lo sguardo e notai che sotto di me c'era la sicurezza.
Sembrano avere tutti un palo nel culo.
Quando la canzone terminò degli applausi si levarono.
<<Stasera, è una serata speciale>> mi rimisi in piedi e mi diressi verso il centro del palco.
<<Oggi, voglio ricordare, insieme a tutti voi, le vittime del 4 Giugno, in Georgia>> un tremolio, scosse la mia mano destra e fui costretta ad abbassare il microfono.
<<Tutto bene?>> sentì Chase nell'orecchio, attraverso una delle cuffie.
Sollevai lo sguardo verso il pubblico che attendeva trepidante, ma non riuscivo ad aprire bocca. Non so per quale motivo, ma il pubblico iniziò a urlarmi parole dolci.
Respira Mia.
Va tutto bene, vedi?
Ora riprendi il controllo.
Con la mano, ancora, tremante, portai il microfono vicino alle labbra.
<<Magari dovresti mostrare loro un po' di compassione>> le parole di Dan, di qualche giorno prima, mi rimbombavano in testa. Non ero riuscita a non pensarci.
Ok Mia, forse devi ascoltare Dan per una volta.
Inspirai profondamente.
<<Le mie parole, non basteranno per riportare in vita quelle persone e non smetterò mai pensare che io sia, in parte, responsabile della loro morte>> deglutì <<Ma voglio dirvi una cosa. La morte è solo uno stato fisico. La morte, non può eliminare una persona dai nostri cuori né tantomeno dalle nostre menti. La morte è univoca e ci rende tutti uguali. La morte è una sofferenza, solo se si pensa che, dopo ella, una persona, non esista più>>.
Mi avvicinai alla folla <<Martha, Tyler, Jenna, Victor, Lisa, Amalia, Taylor, Annie, Frankie, Vivianne, Lauren, Rosmery, Trish, Anthony, Jane, Christopher e Soleil>> alzai lo sguardo verso il cielo.
Dio, ma che sto facendo.
Mi prenderanno per il culo fino alle fine dei tempi.
<<Vi dedico le stelle, perché sono eterne, la loro luce brilla al di fuori dello spazio tempo e io sono sicura che, anche il vostro ricordo rimarrà impresso nei cuori di tutti noi, indipendentemente dal tempo che passerà>>.
Ci fu qualche attimo di silenzio, ma ben presto venne sostituito da applausi e urla di assenso.
Ad noctem convenimus. (Alla notte in cui ci siamo incontrati)._________________________________
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Behind you
RomanceMia, in arte Angel, è una cantante di fama mondiale. La sua vita è sempre stata il riflesso della perfezione, tutto quello che ogni ragazza sognerebbe, eppure, per Mia non è così. La bolla in cui è cresciuta, ha fatto si che diventasse l'antagonista...