3 - LA MAGIA DELL'APOCALISSE IN DIRETTA

12 1 0
                                    

"La musica è una macchina per sopprimere il tempo."
- Claude Lévi - Strauss

Dan

4 Giugno 2024 - Sera dell'attentato

<<Angel, sei di scena tra 5 minuti>> la testa di Lisa, sbucò dalla porta del camerino di Angel per avvisarci. Spostai lo sguardo su quest'ultima, rimirai il suo viso riflesso nello specchio, era così bella, era tempo che sognavo di morderle quelle labbra piene. Mi ero fatto avanti, svariate volte, ma non aveva voluto che saperne, ma mi ero reso conto che non ero io il problema. Angel non usciva con un ragazzo da più di 7 anni, per lei ogni rapporto doveva essere strettamente di lavoro, non esisteva divertimento, ne tanto meno amore, per lei. Eppure, per quanto si comportasse da vera stronza, sapevo che in fondo, aveva un cuore d'oro, me lo aveva dimostrato, a modo suo. Era come se preferisse mantenersi a distanza dal mondo. Mi avvicinai allo schienale della sedia dov'era seduta Angel, alzò lo sguardo, incrociando i miei occhi <<Voglio vedere il fuoco su quel palco stasera>> alzò un angolo della bocca, sorridendomi di sbieco <<Come sempre>>.
<<Andiamo>> le porsi la mano, ma lei, come sempre, non l'afferrò. Si alzò, mi sorpassò andando verso la porta e uscì dal
camerino. Stavo per seguirla quando mi arrivò un messaggio da un numero sconosciuto.

Falco17

Arricciai le labbra. Non c'era scritto altro e non avevo idea di cosa volesse dire.
<<Dan, andiamo, mancano 30 secondi>> alzai lo sguardo su Lisa, rimisi il telefono nel taschino interno della giacca e la seguì fin quando non arrivai alle spalle di Angel. Era già in posizione, come ogni sera: inginocchiata, con il sedere poggiato sui talloni. Vederla in quel modo, mi provocava sempre strane fantasie.
Riprenditi Dan.
Poggia i palmi sulle spalle di Angel <<Divertiti>> mi allontanai dal suo orecchio e la seguì con lo sguardo quando, il ponte mobile, la portò sul palcoscenico. La folla era in delirio, come sempre. Angel riusciva a far sentire, tutte quelle persone, come un'unica, grande, famiglia. I suoi fan, le volevano molto bene. Era speciale e non se ne rendeva conto. Lisa si avvicinò con uno sguardo preoccupato.
<<Cosa succede?>> sembrava in preda ad una crisi isterica.

—————————————————————————

—————————————————————————

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Behind youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora