27 - OSSERVARE, ASPETTARE E..MA VAFFANCULO

4 1 0
                                    

"La pioggia non cade per spegnere il sole, ma per ricordarci che anche nel grigio può nascere una nuova luce."
- Rae Hart


?

Sono qui fuori, nascosto in quest'auto, a osservare l'Hotel come un cacciatore osserva la sua preda. È un luogo troppo elegante per i miei gusti, con le sue luci soffuse e le pareti di vetro che riflettono i neon della città. Tuttavia, non posso negare che ha un certo fascino, un fascino freddo e distaccato, come tutto ciò che riguarda lei. Il mio respiro è lento, misurato. Le mani nelle tasche del cappotto, un tic nervoso che cerco di reprimere. Da quando sono qui, da quando l'ho iniziata a seguire, ho imparato a mimetizzarmi. Le persone non mi vedono. Non mi vedono mai. Eppure io vedo tutto. La sua finestra è la terza dal fondo, quella con le tende leggermente tirate da un lato, abbastanza per lasciar filtrare una traccia di luce. È lì dentro, lo so. Posso sentirla anche da qui. La sua ansia, il suo timore, l'eco di qualcosa di più profondo che non riesco ancora a decifrare. Ho sempre saputo che sarebbe arrivato questo momento, ma non immaginavo sarebbe stato così... freddo. Il cielo di Londra minaccia pioggia, le nuvole si muovono veloci sopra di me, specchiandosi nell'asfalto bagnato. Mi appoggio al muro alle mie spalle, cercando di cogliere ogni dettaglio, ogni movimento. So che dentro la tensione è palpabile. So che lei sta aspettando qualcosa, qualcuno. Ma non sa di me. Nessuno sa di me. E poi c'è quel Jonathan. Sempre lui. Sempre presente. Un'ombra al suo fianco, eppure c'è qualcosa che non torna in questo quadro. L'ho seguito, l'ho studiato, eppure mi sfugge qualcosa. È qui per proteggerla o per qualcos'altro? C'è un segreto che non riesco a raggiungere. Scendo dall'auto e cammino lungo la strada, avvicinandomi all'ingresso principale. I miei passi sono silenziosi, quasi impercettibili sul marciapiede umido. Non ho fretta. Ho tutto il tempo del mondo. Osservo Jonathan che sparisce dietro le porte scorrevoli, il suo profilo riflesso nel vetro per un istante prima di dissolversi nell'interno opulento. Mi fermo, pochi passi dall'ingresso. L'aria si fa più pesante, come se l'intera città trattenesse il fiato. È un attimo, uno di quei momenti che percepisci prima che qualcosa accada. Un cambio di corrente, un battito che rallenta. Lei non lo sa ancora, ma presto tutto cambierà.

Behind youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora