"Quando le parole non bastano, due anime si incontrano nel silenzio più eloquente."
- Rae HartLe luci si abbassano e sento la vibrazione della folla che ancora urla, elettrica. I ponti mobili mi portano indietro, lentamente, mentre il palcoscenico scompare davanti a me. È un momento surreale, quello tra l'adrenalina della performance e la quiete del backstage. Dietro le quinte, come sempre, c'è un caos calcolato: tecnici che corrono da una parte all'altra, gente che mi lancia complimenti, frasi che si sovrappongono in un vortice di euforia.
<<Angel, sei stata incredibile!>> urla qualcuno, e io sorrido meccanicamente, annuendo.
<<Perfetta come sempre!>> non mi fermo, non riesco a soffermarmi sulle parole che mi piovono addosso. Mi sento come se stessi ancora fluttuando, come se la realtà non fosse ancora ben ancorata sotto i miei piedi. Mi muovo tra la gente, cercando di mantenere il controllo. La mia facciata di sicurezza, la mia corazza, è intatta. Poi lo vedo. Jonathan. Il mio sguardo si incaglia su di lui, quasi senza volerlo. Sta parlando con una ragazza, molto vicina a lui, più vicina di quanto mi aspetterei. C'è qualcosa di familiare nel suo modo di interagire con lei, una confidenza che non riconosco. Mi fermo a metà passo, mentre la confusione si annida dentro di me. Non riesco a sentire cosa dicono, c'è troppo rumore intorno, ma il loro linguaggio corporeo parla chiaro. Lei gli sorride e c'è un'intesa tra di loro che mi colpisce come un pugno nello stomaco. E poi, prima che possa registrarlo davvero, lei lo bacia.
È un bacio lento, quasi naturale, come se fosse una cosa che fanno spesso. Jonathan non si tira indietro. Anzi, sembra accogliere quel gesto con una facilità che mi sorprende. Mi blocco, il cuore che batte in modo irregolare, mentre cerco di capire cosa sto guardando. Jonathan... con una ragazza. Non sapevo avesse qualcuno. Non mi ha mai detto nulla. Un senso di fastidio mi sale dallo stomaco, un fastidio che non capisco. Non dovrebbe importarmi, eppure eccolo lì, quel nodo. Lo sento stringersi sempre più forte mentre li guardo, incapace di distogliere lo sguardo. Mi costringo a scacciare via quella sensazione, ma rimane appesa, come una nebbia sottile che non si dissolve. Non dovrebbe importarmi. Cerco di convincermene mentre distolgo finalmente gli occhi, fissando il pavimento come se fosse l'unica cosa stabile nel mio mondo. Non so perché mi sento così. Jonathan è la mia guardia del corpo, nient'altro. Ha la sua vita, e questa ragazza... questa ragazza fa parte di quella vita. Eppure, c'è qualcosa in me che si spezza leggermente. Non so se è per il fatto che non mi ha mai detto di lei, o per il modo in cui sembrano così intimi. Mentre fisso il pavimento, sento un leggero spostamento nell'aria. Alzo lo sguardo, solo per un attimo, ed è lì che incrocio gli occhi di Jonathan. Ha visto che li stavo guardando. Per un istante, c'è uno scambio silenzioso tra di noi, un'interrogazione muta che non so come interpretare. Lui sembra sorpreso, forse un po' colto in fallo, ma non si muove. Io, invece, distolgo lo sguardo immediatamente, cercando di riprendere il controllo. Non so perché, ma sento una strana pesantezza dentro di me. Il rumore del backstage torna a farmi da scudo, le voci, i complimenti, tutto mi riporta alla realtà. Cerco di tornare la solita Mia, quella che non si lascia turbare da nulla. Ma adesso, mentre cerco di mantenere il mio equilibrio, so che qualcosa è cambiato. Non so cosa significhi, ma so che non posso ignorarlo. Non posso ignorare quella sensazione che si sta insinuando dentro di me, come un'ombra che cresce. Mi scuoto, scacciando quei pensieri. Non è il momento. Ho un concerto da portare a termine, una folla che mi aspetta. La performer che è in me, riprende il controllo, almeno per ora.
Quel bacio, quello sguardo, non me li toglierò dalla testa tanto facilmente.
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Behind you
RomansaMia, in arte Angel, è una cantante di fama mondiale. La sua vita è sempre stata il riflesso della perfezione, tutto quello che ogni ragazza sognerebbe, eppure, per Mia non è così. La bolla in cui è cresciuta, ha fatto si che diventasse l'antagonista...